Rapporto Aifa: 33,8% cittadini pagano medicine di tasca propria
Aumenta il consumo dei farmaci da parte degli italiani, adulti e bambini. Lo rileva il Rapporto Nazionale sull’uso dei farmaci, presentato dall’Agenzia del Farmaco, che per il 2017 fotografa, rispetto all’anno precedente, un incremento pari al 4,3% per i consumi e all’1,2% per la spesa farmaceutica nazionale totale.
“È importante sottolineare il ruolo del Servizio Sanitario Nazionale – ha dichiarato il direttore generale dell’Agenzia del Farmaco, Mario Melazzini – che ha rimborsato il 75% della spesa farmaceutica. In particolare, la spesa territoriale a carico del SSN è pari a 12.909 milioni di euro ed è in diminuzione rispetto all’anno precedente (-6,5%), così come si è ridotta quella per i medicinali acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche (-0,7%), pari a 12,1 miliardi di euro”.
“Dal punto di vista dei consumi – ha proseguito il DG Aifa – i dati mostrano che ogni italiano ha assunto in media 1,7 dosi di farmaco al giorno”, il 66,2% delle quali erogate a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), mentre il restante 33,8% è relativo a dosi di medicinali acquistati direttamente dal cittadino (acquisto privato di classe A, classe C con ricetta e automedicazione.
La spesa a carico dei cittadini, comprendente la spesa per compartecipazione1, per i medicinali di classe A acquistati privatamente e quella per i farmaci di classe C, è stata di 8.806 milioni euro, registrando un aumento del +7,1% rispetto al 2016.
Tra le Regioni, Emilia Romagna (317,6 DDD 1000 ab die) e Lombardia (98,2 DDD 1000 ab die) hanno registrato rispettivamente i livelli più alti e più bassi di consumo, mentre i valori di spesa più elevati sono stati riscontrati in Sardegna (239,64 euro pro capite), Puglia (227,13 euro pro capite), Campania (223,34 euro pro capite) e quelli più bassi invece in Valle d’Aosta (139,40 euro pro capite), nella Provincia Autonoma di Trento (154,94 euro pro capite) e in Lombardia (165,79 euro pro capite)”.
“I medicinali per il sistema cardiovascolare si confermano la categoria maggiormente consumata dagli italiani, seguiti dai farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo, dai farmaci del sangue e organi emopoietici, dai farmaci per il Sistema Nervoso Centrale e da quelli per l’apparato respiratorio”, ha sottolineato Melazzini, “in termini di impatto sulla spesa farmaceutica pubblica, i farmaci antineoplastici e immunomodulatori sono al primo posto (5.064 milioni di euro), seguiti dai farmaci dell’apparato cardiovascolare (3.548 milioni di euro)”.
“Significativi anche i dati sui medicinali a brevetto scaduto, che rappresentano il 79,4% delle dosi di farmaci consumate ogni giorno e il 59% della spesa convenzionata, e quelli sull’aumento dell’utilizzo dei biosimilari, soprattutto delle epoetine (+65,1% rispetto al 2016) e della somatropina (+101,8%), con effetti positivi sulla spesa”.
askanews