In occasione del 30esimo anniversario di Möbel Tamburro, abbiamo incontrato Mario Tamburro che dopo uno sguardo al passato ci ha rivelato quali saranno i prossimi trend nel mondo dell’arredamento
Grandi festeggiamenti da Möbel Tamburro che tra il 23 e il 25 aprile scorso ha festeggiato il suo trentesimo anniversario offrendo ai clienti, a parte sconti particolari, anche intrattenimento e gastronomia.
Con l’esibizione del gruppo folk Radici di Calabria, una buona salsiccia che si poteva gustare nello spazio all’aperto antistante al locale e i dolci italiani come dessert, il motto “La bella Italia” che Möbel Tamburro ha scelto per l’anniversario non poteva essere concretizzato in un modo migliore. I clienti e gli ospiti di Möbel Tamburro hanno potuto approfittare anche di sconti particolari e, come da trent’anni avviene, di una vasta scelta di mobili e oggetti per la casa. Certo, negli ultimi trent’anni sono cambiate tante cose per quanto riguarda l’arredamento delle nostre case, e chi meglio di Mario Tamburro, fondatore del mobilificio, potrebbe saperlo?
In 30 anni è accaduto molto nel mondo dell’arredamento, dando uno sguardo al passato cosa ci racconta?
Quello che notiamo è che le generazioni sono cambiate tanto, al centro degli acquisti una volta c’era più famiglia, si dava forse più importanza all’unità, oggi quello che conta è soprattutto l’individualità. Si vede nei mobili, l’arredamento non è come prima, si usa solo quello che è necessario: il letto, per esempio, è giusto per dormire e quello che interessa è soprattutto un buon materasso. Praticamente è mutato il volume del nostro lavoro e per noi questo significa soprattutto molto lavoro in più, tutto si concentra sulle consegne, sulla parte amministrativa e ci vogliono almeno 10 o anche 15 clienti per arrivare alle cifre che prima si realizzava con un solo cliente!
Si guarda più alla qualità oggi o prima?
Prima si dava più importanza alla qualità. Oggi la situazione è che i ragazzi vanno a convivere tra i 20 e 25 anni e se devono scegliere un divano, mentre prima si spendeva tra i 6000 e 7000 franchi, oggi ne comprano uno da 2000 franchi perché pensano di cambiarlo dopo un paio di anni. Una volta non era così, si compravano mobili per i successivi 10 o 15 anni. La vendita di mobili di 15 o 30 anni fa è completamente differente da oggi.
Anche i mobili stessi, quindi il materiale e il design sono cambiati?
Sì, i mobili sono cambiati totalmente. Una volta si usava più legno, più massiccio, più scuro, oggi invece si va sui materiali meno consistenti, per esempio i vetri. Oggi un solo mobile si può avere in 80 colori differenti, una volta non era così. Ci sono ancora clienti che cercano il classico, ma sono pochi, e noi siamo in grado di offrire mobili di Le Fablier, fatti a mano, molto classici, e di indubbia qualità. Per quanto riguarda i divani si usa sempre la pelle, è un classico, mentre il tavolo adesso è diventato tavolo massiccio in stile semplice.
Möbel Tamburro festeggia il trentesimo anniversario. Come riuscite sempre ad accontentare le richieste dei clienti, qual è il vostro segreto?
Innanzitutto devo dire che sono molto orgoglioso di questo traguardo: è bello che dopo 30 anni siamo ancora qui e possiamo andare avanti con il nostro lavoro e la nostra passione. Certamente ci aggiorniamo continuamente, tenendo lo sguardo vigile al mercato, anche se è molto difficile visto la grandissima varietà d’offerta nel mondo dei mobili. Da trent’anni siamo sempre lo stesso team, questo per i nostri clienti è segno di fiducia, ci conoscono e soprattutto conoscono il nostro lavoro e impegno. Non meno importante la professionalità: noi accompagniamo i nostri clienti dal disegno al montaggio dei mobili.
Sa esperto nel settore, ci sveli qualche novità su come arrederemo le nostre case in futuro…
Credo che ci saranno meno mobili alla parete, penso che ritornerà il mobile poggiato in terra. Di colori è molto difficile, stanno puntando sui vecchi colori mogano il palissandro ma sarà difficile fare un pronostico dei prossimi tempi. Provano nuovi colori e rinnovano anche il noce europeo che è molto bello, usano pure il lucido di sopra, veramente bello. Personalmente mi auguro che torni il boxspring, il letto alto, senza di quello non si vive più.
Manuela Salamone