Una prospettiva nuova per scoprire l’eccentrico artista spagnolo
Nell’approssimarsi del trentennio dalla morte del grande pittore spagnolo che plasmò la sua stessa vita come fosse un’opera d’arte, arriva nelle sale il film ‘Salvador Dalí. La ricerca dell’immortalità’, nel quale il regista David Pujol propone un viaggio attraverso la vita e le opere del famoso pittore. La pellicola, dedicata alla vita dell’imprevedibile e geniale artista spagnolo, sarà in sala come film evento solo il 24, 25 e 26 settembre e inaugura il cartellone 2018 della rassegna ‘La grande arte al cinema’, progetto originale di Nexo Digital.
Il 23 gennaio prossimo cadranno i trent’anni dalla morte dell’artista che questo film racconta da un punto di vista insolito e a tratti intimo. Protagonisti sono soprattutto i luoghi del suo cuore: Figueres, la città dove è nato e dove ora sorge il suo museo-teatro, il testamento artistico di Salvador Dalí; proprio a Figueres, nella Torre Galatea, Dalí ha trascorso gli ultimi anni della sua vita in una dimensione più intima, con studi volti a comprendere il caos e a carpire il segreto dell’immortalità; dopo Figueres è la volta di Portlligat il posto che l’artista ha scelto come abitazione e atelier e che con le sue grandi finestre accoglie tutti i colori della Catalogna e i paesaggi tipici delle opere di Dalì; ci ritroviamo poi a Púbol, dove sorge il castello che Dalí ha regalato a Gala, l’amore di una vita, nonché sua musa e ispiratrice. Il percorso attraverso il quale il regista ci guida con l’aiuto di Montse Aguer Teixidor, Direttrice del Museo Dalí, e di Jordi Artigas, Coordinatore delle Case Museo Dalí, ha inizio nel 1929 con l’adesione del pittore al gruppo surrealista che causò la sua rottura con la famiglia e, attraverso inediti documenti e immagini esclusive che guidano lo spettatore tra le creazioni dell’artista, si conclude nel 1989, anno della sua morte.
Un viaggio pieno di scoperte che mostra non solo l’artista ma anche l’uomo che fece di se stesso un’opera straordinaria capace di regalargli quell’immortalità che ha cercato per tutta la vita. Posto d’onore nel film come nella vita per Gala, unico e grande amore dell’artista, la musa che lo ha ispirato e la donna con la quale ha vissuto piaceri e divertimenti ma che allo stesso tempo ha saputo riportarlo alla realtà restituendogli l’equilibrio necessario: in sintesi la persona che ha saputo comprendere il suo talento e affrontare le sue ossessioni.
Un film che è un tour tra le opere e le emozioni di colui che il regista Alfred Hitchcock riteneva essere ‘il miglior uomo in grado di rappresentare i sogni’ e replicare il mondo del subconscio. Il talento artistico di Dalí trovò espressione in svariati ambiti, tra cui il cinema, la scultura e la fotografia, portandolo a collaborare con artisti di ogni settore. Il cartellone 2018 della Grande Arte al Cinema inaugurato con la pellicola su Dalì continuerà ad ottobre con ‘Klimt & Schiele’, mentre a novembre arriveranno nelle sale cinematografiche le ninfee di Monet, seguite da un docufilm dedicato a Bansky, atteso invece per dicembre.