Pari opportunità: compensare l’influenza dei fattori socioeconomici sulla salute
Di fronte alla malattia non siamo tutti uguali: i fattori socioeconomici quali il reddito, il livello di formazione o la migrazione hanno conseguenze importanti sulla nostra salute. In Svizzera, ad esempio, le persone con un reddito basso sono esposte a un rischio sei volte maggiore di sviluppare un cancro al polmone. Per lottare contro questo problema, l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), la fondazione Promozione Salute Svizzera e la Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (CDS) hanno deciso che nel 2018 sarà data la priorità anche alle pari opportunità nel quadro della Strategia nazionale sulla prevenzione delle malattie non trasmissibili (MNT).
Per misurare meglio l’estensione del fenomeno, l’UFSP ha fatto il punto della situazione raccogliendo tutti i dati a disposizione, da cui risulta l’influenza dei fattori socioeconomici su numerose malattie. Il diabete, ad esempio, è due volte più frequente nelle persone con basso tasso di formazione. Parimenti, le stesse persone hanno un rischio 2,3 volte superiore di soffrire di mal di schiena e del 37% in più di essere affette da ipertensione, rispetto al 25% delle persone con un livello di formazione elevato.
Anche i nostri comportamenti sono influenzati da fattori socioeconomici: i migranti che vivono in Svizzera rinunciano sei volte più spesso alle prestazioni mediche degli autoctoni.
L’attività fisica è praticata maggiormente dalla persone con un alto reddito e un elevato livello di formazione: il 75% di esse la svolge almeno una volta alla settimana, contro il 54% di coloro che hanno un reddito e un livello di formazione bassi. In materia di alimentazione, il 22% delle persone che dispongono di un reddito elevato e un alto livello di formazione consuma sufficientemente frutta e verdura, rispetto al 15% di coloro che hanno un basso livello di formazione.
Misure per sostenere le pari opportunità
Per favorire le pari opportunità finora gli sforzi si sono concentrati sull’ambito della migrazione. Grazie ai mediatori interculturali, ad esempio, i professionisti della salute e i pazienti che non parlano nessuna lingua nazionale sono in grado di capirsi. Questi ultimi possono anche utilizzare la piattaforma migesplus della Croce Rossa Svizzera, che mette a disposizione materiale informativo sulla salute tradotto in numerose lingue straniere.
La fondazione Promozione Salute Svizzera favorisce le pari opportunità nell’ambito del suo sostegno a numerosi progetti facenti parte dei programmi d’azione cantonali. Nel quadro del progetto Vitalina, i mediatori interculturali avvicinano negli spazi pubblici le famiglie socialmente svantaggiate (migranti o monoparentali) con bambini in età prescolare, offrendo loro consulenza nell’ambito dell’alimentazione e dell’attività fisica.
Oltre alle attività nei programmi d’azione cantonali, otto Cantoni si sono attivati nel quadro del programma «Migrazione e salute» finanziato dall’UFSP. Quattro di essi hanno realizzato progetti per creare connessioni tra i settori della salute e dell’integrazione (BS, JU, NE, SG) e altri quattro hanno sviluppato offerte a bassa soglia per promuovere l’alfabetizzazione sanitaria di gruppi difficilmente raggiungibili (OW, NW, FR, VS). In tal modo, ad esempio, nel Cantone di Obvaldo è stato creata un’occasione d’incontro intergenerazionale.
Maggior considerazione del reddito e del livello di formazione
Queste misure incentrate sulla migrazione hanno dato risultati incoraggianti, ma è necessario estenderle includendo altri gruppi destinatari svantaggiati e tenendo maggiormente conto del reddito e del livello di formazione.
Dal 2018 la fondazione Promozione Salute Svizzera, l’UFSP e la CDS prevedono di completare in tal senso i criteri di selezione dei nuovi progetti da sostenere. Saranno anche formulate raccomandazioni destinate ai Cantoni per rafforzare le pari opportunità dei programmi d’azione cantonali. Infine, Promozione Salute Svizzera provvederà affinché i progetti di prevenzione nell’ambito delle cure che beneficeranno del suo finanziamento tengano conto dei gruppi di popolazione vulnerabili.
In Svizzera si contano indicativamente 300’000 malati di diabete. Le persone con un livello d’istruzione più basso si ammalano di diabete in misura due volte maggiore rispetto alle persone con un livello d’istruzione più alto. Sono particolarmente colpiti gli uomini e le persone anziane. Il diabete dipende fortemente dallo stile di vita ed è associato al sovrappeso. I tassi di sovrappeso e di obesità nella popolazione totale sono aumentati tra il 1992 e il 2012 dal 30 al 41 %.
Il cancro è la seconda più frequente causa di morte in Svizzera. Ogni anno si ammalano di cancro circa 21’000 uomini e 17’000 donne. Con 3000 decessi l’anno, il cancro ai polmoni è la forma di cancro che miete più vittime in Svizzera.