Le migliori di tutte le medicine sono il riposo e il digiuno.
[The best of all medicines is resting and fasting].
Benjamin Franklin, Almanacco del povero Riccardo, 1732/58
Il digiuno del corpo è cibo per l’anima.
Giovanni Crisostomo, IV-V sec. [1]
Per questo articolo ho scelto ben due aforismi, invece di uno. La scelta non è casuale, ma mira a sottolineare come la cultura del digiuno non solo è radicata da millenni, ma anche che non è necessariamente legata alla religione. Infatti, se Giovanni Crisostomo era un dottore della Chiesa, il poliedrico Benjamin Franklin non era, a quanto pare, nemmeno credente e sicuramente non cristiano.
Diversi culti religiosi e pratiche spirituali mettono al centro il digiuno, applicato in varie forme, dal ramadan islamico al digiuno quaresimale cristiano, dai digiuni per la pace induisti al ta’anit ebraico e anche nel buddismo sono contemplate alcune forme di digiuno. A differenza di quanto molti pensano, però, in nessun caso il digiuno è inteso come forma di punizione o di mortificazione; piuttosto, è mezzo di purificazione e di avvicinamento alla divinità.
Ma l’astinenza dal cibo non ha solo un risvolto spirituale: è stato invece usato, fin dall’antichità, per migliorare il proprio stato psico-fisico. Infatti, viene riportato che Pitagora (VI secolo a.C.) digiunò 40 giorni per prepararsi a superare prove previste dal suo percorso di studi presso l’Accademia di Alessandria e che lo stesso Ippocrate, il padre della medicina (IV secolo a. C.) prescrisse digiuni terapeutici come rimedio alle malattie.
E oggi? Beh, al pari di diete, superfood e alcuni integratori, anche nel caso del digiuno può essere difficile orientarsi, vista l’enorme diffusione di mode e modelli proposti. Vediamo cosa ci dice la letteratura sui metodi di restrizione o astinenza dal cibo.
Innanzitutto, possiamo fare una prima suddivisione tra metodi basati sulla restrizione calorica, che regolamentano cosa e quanto mangiamo e i metodi sulla restrizione oraria, che regolano invece in quando mangiamo.
Se ai primi appartengono le diete di restrizione (a basso e a bassissimo contenuto calorico, oltre alla cosiddetta dieta mima digiuno, dove si alternano giorni a bassissimo introito calorico a giorni di alimentazione normocalorica), è tra i secondi che troviamo i vari tipi di digiuno terapeutico:
- Il digiuno intermittente, che a sua volta si distingue in:
- Digiuno a giorni alterni (un giorno mangio, il giorno successivo mi astengo)
- Digiuno 5:2 (mangio per 5 giorni, mi astengo per due)
- Il “time restricted eating” in cui si mangiano cibi solidi per una finestra temporale definita (che può essere di 6 o 8 ore), seguita da una fase più lunga (rispettivamente di 18 e 16 ore) in cui sono ammesse solo le bevande, ovviamente non dolcificate.
Come orientarsi tra tutte queste scelte? Innanzitutto, dovete essere sani o, se questo non è il caso, accedere a queste metodiche sotto controllo medico. Anche chi non presenta patologie, però, deve stare attento, affinché non manchi il corretto apporto di micronutrienti (vitamine, minerali, metaboliti secondari delle piante) necessari a supportare l’organismo in un momento di stress come quello rappresentato dal digiuno, quindi quantomeno all’inizio della pratica, è consigliabile consultare un esperto, anche per scegliere la modalità più adatta alle proprie esigenze e alle proprie condizioni (età, sesso, attività fisica, composizione corporea).
I vantaggi possono essere molteplici, sia dal punto di vista fisico, perché la restrizione o l’astensione dagli alimenti può essere la chiave per far ripartire un metabolismo bloccato, per controllare uno stato infiammatorio, per riattivare cellule e tessuti, con effetti positivi sul peso, stato energetico e aspetto; sia sotto il profilo psicologico, con un aumento della concentrazione, della resistenza allo stress e un sollievo anche da problematiche legate al sonno.
E voi, siete già avvezzi a digiunare? E se no, siete pronti a provare? Aspetto i vostri commenti!
Alleggeriti saluti
dalla vostra consulente nutrizionale
Dr. Tatiana Gaudimonte
[email protected]
Fonte: Soliman G. A. (2022). Intermittent fasting and time-restricted eating role in dietary interventions and precision nutrition. Frontiers in public health, 10, 1017254.
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