In Austria è già una realtà, in Cina lo sarà a breve.
Sembrano cadere gli ultimi tabù nei confronti dei funerali online in Occidente come in Oriente. In Cina è il Ministero degli Affari civili ad aprire le porte al nuovo fenomeno, spingendo per la sua promozione.
A rivelarlo è il China Daily, spiegando che l’idea è emersa durante un forum, con l’approssimarsi della tradizionale festa di Qinming, durante la quale per la tradizione cinese si visitano i defunti.
Nell’era di Internet, senza dubbio la rivoluzione nell’ambito delle cerimonie funebri consentirebbe a chi non può assistervi di presenza di essere comunque “presente” in un momento tanto particolare come quello dell’ultimo saluto ad un caro estinto, tuttavia la proposta non risulta essere ancora del tutto chiara.
L’idea permetterebbe a chiunque, anche se lontano, di partecipare ad un funerale, perché online verrebbero celebrate le cerimonie con la possibilità di lasciare messaggi di cordoglio.
In questo modo, non ci sarebbero più cimiteri normali che, secondo Zhu Yong, funzionario del ministero, “provocano anche inquinamento.
Il funerale online invece è la via ecologica ai funerali e può facilitare gli sforzi delle persone per ricordare i loro cari”.
Il progetto, infatti, oltre a mettere in luce le possibilità di partecipazione a distanza, chiarisce che, grazie alle nuove modalità, sarebbe finalmente possibile eliminare anche i cimiteri normali che, a detta dei cinesi, provocano inquinamento.
Alla luce di tali considerazioni, la domanda sorge spontanea: che connessione può esserci tra la celebrazione online delle funzioni e la sepoltura delle salme?
Il proposito, promosso da alcuni e già bocciato da altri, non si presenta in maniera dettagliata e ciò ha fatto scaturire, specialmente sul web, i primi commenti sarcastici in merito alle usanze e ai costumi cinesi riguardo al trapasso.
A fronte di tali perplessità, il Ministero cinese degli affari civili rincara la dose, elogiando tale iniziativa parlandone come la via più ecologica e semplice per ricordare i defunti.
Il funerale online, comuque, sembra cozzare con l’idea tradizionale cinese di “trovare la pace risposando nella pace eterna”, e secondo uno studio dello stesso ministero, questo potrebbe limitare la diffusione dei funerali online.
Il ministero ha anche in mente campagne di sensibilizzazione sui “funerali ecologici”, cercando di promuovere i funerali online.
In Austria il servizio ha preso il nome di Funeralcast ed è prodotto dalla Mediahouse Technology, agenzia locale specializzata in video streaming e in webcast dal 1997.
L’azienda austriaca offre un servizio di un webcasting dedicato ai funerali ovvero la “messa in onda” in diretta su internet di un funerale.
Il ‘pacchetto Funeralcast’ costa meno di 300 euro e include la distribuzione live del video, una pagina web personalizzata, il funerale privato online, un guestbook, la possibilità di archiviare il webcast per un mese e una pagina di supporto tecnico e aiuto per gli spettatori della funzione. Con un supplemento al mese si potrà inoltre mantenere più a lungo il webcast online.
Nonostante a molti l’idea sembri ancora strana e spesso anche offensiva, oltre alla Cina molti altri Paesi iniziano a prendere in considerazione l’idea dei funerali online che diventeranno presto una realtà in tutto il mondo.