Napoli e Juventus di misura, la Roma difende il terzo posto, riparte la Lazio, disastro Inter ora quinta, il Milan rivede la zona Champions, in zona salvezza classifica immutata
La sfida scudetto sta entrando nella fase decisiva e comincia a pesare psicologicamente su Napoli e Juventus, che badano al sodo. Due 1-0 con il minimo sforzo, meno gioco spettacolare e più concretezza nel controllare partita e risultato. Alla vittoria della Juventus in un noiosissimo derby di Torino, il Napoli ha risposto immediatamente con una vittoria di misura contro la Spal. Due vittorie senza fronzoli che mantengono apertissima la sfida al titolo che si svolge su ritmi ancora altissimi e resta un’incognita. Il Napoli con il gol di Allan (bello per le geometrie dell’azione) arriva a nove vittorie consecutive, sfoggiando il suo calcio offensivo solo per metà gara, calando di intensità nella ripresa e gestendo il vantaggio con molto ordine e senza affanni, al cospetto anche di una Spal mai pericolosa. Il rammarico è di non aver chiuso la gara in anticipo e di avere costretto il pubblico a restare in apprensione per il risultato in bilico. Con un turno in meno da giocare il Napoli mantiene il primo posto in classifica e ha capito che una buona dose di cinismo aiuta a vincere. Cinismo che per la Juventus è uno degli aspetti del suo gioco da quando è allenata da Allegri. Il gol di Alex Sandro è bastato a vincere il derby contro un Torino molto timido e rinunciatario a livello di agonismo e raccolto nella sua metà campo senza sussulti offensivi. La gara è stata bruttissima e non passerà alla storia, ma la Juventus, per altro in emergenza, ha vinto controllando senza dannarsi l’anima e si è accontentata di prendersi i tre punti con il minimo sforzo, blindando l’1-0 con la solita difesa invalicabile. A preoccupare Allegri sono gli infortuni di Higuain e Bernardeschi che rischiano uno stop di alcune settimane e alla Juventus servirà soprattutto solidità mentale per competere sui tre fronti.
Per i posti in Champions League la Roma sta tornando su livelli accettabili e sorpassa l’Inter al terzo posto, dopo la disastrosa gara dei nerazzurri sul campo del Genoa. I giallorossi stanno pian piano uscendo dalla crisi, al momento propizio per affrontare l’ottavo di finale della Champions League contro lo Shakthar e un ciclo di gare decisive. A Udine è arrivata la conferma del talento di Cengiz Under, 20enne turco diventato il simbolo della rinascita della Roma con le sue reti e gli assist che hanno regalato tre vittorie consecutive a Di Francesco e dato qualità e imprevedibilità alla squadra. Torna così serenità nell’ambiente della Roma che non poteva chiedere niente di meglio per affrontare con la morale alta le gare in campionato contro Milan e Napoli. Nella lotta per la Champions League e la corsa al terzo posto, perde consapevolezza l’Inter di Spalletti, sconfitta meritatamente da un Genoa rigenerato da Ballardini. Si acuisce la crisi dei nerazzurri che dai sogni scudetto sono scivolati al quinto posto, che significa fuori dall’Europa che conta. Pesano sicuramente le assenze di Icardi, Perisic e Miranda, ma non giustificano l’involuzione della squadra, minimizzata da Spalletti, ma non negabile dall’evidenza di giocatori demoralizzati e incapaci di reagire alle difficoltà. Il tecnico non ha trovato una via di uscita e visto che la classifica non è ancora compressa, c’è ancora la possibilità di trovare le soluzioni tattiche giuste e rigenerare i giocatori per riproporre l’Inter dei 40 punti delle prime 16 giornate. Non spreca l’occasione di superare l’Inter la Lazio che nel posticipo del lunedì regola il Verona con qualche difficoltà e si prende il quarto posto. Ricomincia dopo tre sconfitte e un periodo di mini crisi la rincorsa della squadra di Inzaghi alla qualificazione in Champions League con una gara convincente contro un Verona che però è stato troppo rinunciatario, aspetto mentale che difficilmente porterà alla salvezza. Gara dominata dalla Lazio che spreca però molto, ma ritrova Immobile tornato al gol con una doppietta (dal 6 gennaio non segnava) e sale a 22 nella classifica cannonieri. Le tre squadre per i due posti Champions sono racchiuse in due punti e questa sfida si fa appassionante e incerta come quella dello scudetto.
In controtendenza all’Inter c’è il Milan di Gattuso che non si ferma più. Nei confronti dei cugini ha recuperato 11 punti e si riavvicina a quel quarto posto della Lazio (-8) che sembrava perso. Gattuso è stato bravo a risistemare la squadra sotto tutti gli aspetti e la vittoria nel confronto diretto contro la Sampdoria ha sancito la rinascita dei rossoneri. L’1-0 sta stretto al Milan perché è stato superiore alla Sampdoria e deve recriminare solo per non avere chiuso la gara prima. Agganciata la Sampdoria al sesto posto per il Milan arrivano ora gli esami di maturità contro la Roma e l’Inter per completare quella rimonta qualche mese fa apparsa impossibile. Ma arrivare quarti resta complicato perché sarà difficile mantenere questo ritmo, ma intanto ha spazzato via qualche scetticismo sul progetto Milan. Resta invece pesante la situazione della proprietà e del presidente Yonghong Li, che secondo il Corriere della Sera, sono finiti all’asta i suoi beni in Cina.
In zona Europa League resta aggrappata solo l’Atalanta, fermata dalla Fiorentina, mentre il Torino e l’Udinese dovranno accantonare i loro sogni europei. Non cambia nulla in zona retrocessione, dove la classifica resta invariata, a parte il Benevento che nello scontro diretto ha battuto 3-2 il Crotone di Zenga, che ha perso l’occasione di conquistare tre punti contro un avversario, che probabilmente non eviterà la retrocessione, ma non demorde e prova a tenersi aggrappato alla salvezza con le unghie.
G.S.
foto: Ansa