Intervista esclusiva al rocker partenopeo
Anche se facciamo fatica a crederci, lo scorso 23 luglio è entrato nella cerchia dei rocker settantenni. Edoardo Bennato, con le sue leggendarie hit, sarà il protagonista del tour elvetico tra il 9 e il 20 marzo. L’artista napoletano vanta una carriera che è un vero pezzo della storia musicale italiana.
Lo ricordiamo negli anni ’70 quando, suonando la chitarra, armonica, kazoo e il tamburello a pedale, aveva letteralmente reinventato la figura del cantautore, mettendo insieme l’irriverenza e l’energia del rock. Poi ha messo insieme la canzone d’autore con il rock e il blues, raggiungendo una popolarità da star. Il 19 luglio 1980, è stato il primo artista italiano a riempire San Siro.
Negli anni Bennato, che è laureato in architettura ed è molto impegnato per la riqualificazione della sua città e di zone come Bagnoli, ha anche tentato coraggiosamente altre strade musicali, flirtando con la sperimentazione, l’elettronica e il rock più duro, cogliendo altri clamorosi successi commerciali tipo “Viva la mamma”, altro titolo entrato nell’immaginario collettivo pop, o “Un’estate italiana”, la sigla di Italia ’90. La sua discografia è un viaggio nel tempo e nel mondo e ha come ultimo episodio discografico l’album “Pronti a salpare”.
Quattordici brani per descrivere e raccontare con il suo inconfondibile graffio ironico quello che succede in Italia e nel mondo.
Con un’attenzione di riguardo per la famiglia umana, per i migranti e per noi privilegiati che viviamo nel benessere. Quindi un titolo strettamente connesso con il tempo che stiamo vivendo?: “Quello che succede in Nigeria, in Libia, in Messico riguarda anche noi occidentali”, ci racconta Edoardo Bennato, “noi che siamo responsabili, noi che spietatamente abbiamo abbandonato i paesi poveri a se stessi, nell’inferno e che adesso – volenti o nolenti – dobbiamo essere disponibili ad accoglierli, a dare una mano”.
Alla domanda se secondo lui le donne dell’occidente oggigiorno siano ancora discriminate risponde: “Assolutamente no, hanno raggiunto la parità dei diritti e spesso scimiottano gli uomini con dei comportamenti cattivi; invece dovrebbero essere degli esempi per gli uomini”.
Il tour di Bennato parte da Castione per poi proseguire nella Svizzera interna (Aarau, Basilea, Zurigo, Lucerna e Rubigen), con una tappa in Vallese a Zermatt e una a Klosters. Quello di Edoardo Bennato sarà sicuramente uno show molto coinvolgente per il pubblico: “Faremo uno spettacolo in cui si mescolano perfettamente il blues, il rock e la storia della canzone italiana”, ci svela Bennato. Tra i successi che canterà il rocker napoletano ci saranno brani che hanno segnato profondamente gli ultimi decenni risultando sempre attuali, come “Il gatto e la volpe”, “L’isola che non c’è”, “Capitan Uncino” e tanti altri.
I biglietti sono disponibili in prevendita: Aarau, 10 marzo, ore 20.30 Ristorante Einstein: www.restauranteinstein.ch; Zurigo, 14 marzo, ore 20 Kaufleuten: www.kaufleuten.ch e www.ticketcorner.ch. Per tutte le altre tappe, informazioni su: ticketcorner e su www.bennato.net/concerti.
Bruno Indelicato
foto: Ansa