Il Papa: “Bisogna agire con solidarietà e carità cristiana” E Save the Children: nel 2012 sistema nazionale di accoglienza e riforma della cittadinanza per i minori
Gli immigrati “non sono numeri”, ma “uomini e donne, bambini, giovani e anziani che cercano un luogo dove vivere in pace”. Lo ha detto Benedetto XVI dopo la recita dell’Angelus, in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Verso i “nostri fratelli e sorelle rifugiati e migranti dobbiamo essere testimoni autentici del Vangelo vivendo concretamente la solidarietà e la carità cristiana, non solamente con la preghiera ma anche con gli atti”, ha detto il Papa. Sono 932mila i minori di origine straniera regolarmente registrati all’anagrafe italiana, di cui 572mila sono nati in Italia. A loro si uniscono i 7.540 minori migranti soli non accompagnati presenti in Italia, che sono il volto insieme più vivo e vulnerabile della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2012. Save the Children richiama l’attenzione sulla necessità di una migliore accoglienza, protezione e una piena integrazione per tutti i bambini e gli adolescenti stranieri presenti nel nostro paese. Tra i più a rischio ci sono proprio i minori non accompagnati registrati dal sistema di accoglienza nazionale, che hanno quasi tutti un’età compresa tra i 15 e 16 anni, ma 728 hanno meno di 14 anni e 68 meno di 6. Più del 90% sono maschi, le nazionalità prevalenti sono quella afghana (1.37), egiziana (1.058) e tunisina (1027), seguite da Marocco, Bangladesh e Mali. Uno su due è giunto in Italia via mare nel periodo tra l’1 gennaio e il 14 dicembre 2011, con viaggi spesso drammatici, rischiando più volte la vita o assistendo alla morte per naufragio dei propri compagni o familiari.
“Il flusso continuo di sbarchi sulle nostre coste nell’ultimo anno ha visto una presenza costante di minori soli non accompagnati, di bambini anche piccolissimi e di donne incinte, in gran parte in fuga dalla Libia ma originari di altri paesi o provenienti dalla Tunisia, in condizioni di precarietà e pericolo estremo che in non pochi casi ha significato la morte in mare” ha dichiarato Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia Europa di Save the Children. “Il richiamo del Santo Padre alle cause drammatiche, e purtroppo continue, delle recenti migrazioni come la minaccia di persecuzioni, le guerre, la violenza, la fame e le catastrofi naturali, deve intanto trovare un riscontro più forte ed efficace in un sistema di accoglienza nazionale per i minori più a rischio che necessitano di protezione, non con una logica di sola emergenza che prevede sistemazioni spesso provvisorie e inadeguate. Oltre alle misure per l’accoglienza, deve essere fatto un passo avanti deciso sull’integrazione dei minori di origine straniera nati in Italia o arrivati nel nostro paese in tenera età, per i quali è urgente un percorso agevolato per l’acquisizione della cittadinanza, modificando una delle leggi più obsolete e restrittive d’Europa”. Gli sbarchi, intanto, continuano. Dopo la fase acuta di Lampedusa, dichiarata dalle autorità ‘porto non sicuro’ lo scorso settembre, gli sbarchi sono continuati in Puglia, 21 tra ottobre e dicembre con 1.409 persone tra cui 389 minori soli non accompagnati principalmente afghani (171) e egiziani (163), e in Calabria, 5 tra ottobre, dicembre e gennaio, con 273 persone tra cui 71 minori soli (49 egiziani e 19 afghani). Ma anche a Lampedusa ci sono stati sbarchi dalla Libia e soccorsi di gommoni in mare, 2 tra novembre e dicembre con 120 persone e la presenza di minori, e sono stati soccorsi in mare al largo dell’isola venerdì scorso 72 somali provenienti dalla Libia, tra cui 18 donne, un bimbo di pochi mesi e 28 presunti minori soli non accompagnati tra cui 2 ragazze e alcuni tredicenni. Gli adulti sono stati trasferiti mentre i minori sono temporaneamente ospitati sull’isola in attesa di trasferimento.
1 commento
MANDO TANTI SALUTI AL PAPA DALLA SVIZZERA, E HO LETTO LE PAROLE :SONO DAVERO SIGNIFICANTI PER UN EMIGRANTE.
IO NEGLI ANNI 70 MI ERO QUASI VOLESSI PRENDERE LA STRADA DEL SACERDOZIO.ERO UN CHIERICCHETTO TUTTO CHIESA
E FAMIGLIA: MA IN QUEL`ANNO MORI IL SACERDOTE DEL PAESE E TUTTO SVANNI.POI INCOMINCIAI A DIVENTARE GIOVINCELLO
E NON TROVANDO LAVORO AL SUD SON VENUTO IN SVIZZERA E CONTINUANDO A PRATICARE CHIESA MI SONO SEMPRE INVENTATO QUALCHE COSA PER GLI EMIGRANTI SONO STATO PRESIDENTE DEGLI ITALIANI NEL COMUNE E IN PIU SONO NEL CONSIGLIO PASTORALE DELLA CHIESA MA LE PERSONE OGGI NON SI OCCONTENTANO PIU E ALLORA QUELLO CHE SI FA SI VA SEMPRE CONTRO AL PROSSIMO SPERO CHE LA MENTE DEL PROSSIMO CAMBIERA? attruia francesco