Inasprite le misure per contrastare il Covid-19. Chiusura totale dei ristoranti e dei bar per un mese
Nella conferenza stampa appena conclusa, il Consiglio federale ha comunicato le nuove decisioni prese per contrastare la diffusione del nuovo coronavirus in Svizzera. I tre consiglieri federali che hanno esposto le nuove misure di contenimento della pandemia – Simonetta Sommaruga, Alain Berset e Guy Parmelin – hanno presentato una situazione definita talmente seria che non è più possibile mantenere le attuali regole.
L’obiettivo è quello di ridurre in modo rapido il numero dei casi. Da settimane, infatti, gli ospedali e il personale sanitario sono sotto pressione e con i giorni festivi cresce il rischio di una rapida impennata delle infezioni. Proprio per questo motivo, il Consiglio federale consiglia caldamente di ridurre il più possibile i contatti sociali e rinunciare a viaggi e spostamenti non strettamente necessari.
Dal 22 dicembre al 22 gennaio: un mese di chiusura
I ristoranti e i bar della Confederazione dovranno affrontare un mese di totale chiusura dal 22 dicembre al 22 gennaio, una decisione dovuta dall’attuale situazione epidemiologica, dal preoccupante numero di contagi molto elevato e che ha ripreso a salire. Eccezione ammessa per le mense aziendali, scolastiche e la ristorazione negli alberghi solo per i clienti. Mentre rimane permessa la vendita di cibi e bevande da asporto e i servizi di consegna. La stessa chiusura interessa i settori di cultura e tempo libero, quindi non saranno accessibili strutture quali musei, cinema, biblioteche, giardini botanici e zoo.
Nello stesso tempo saranno chiusi gli impianti sportivi, e le competizioni saranno fatte a porte chiuse, senza spettatori. La pratica dello sport all’aperto sarà permessa per gruppi di massimo 5 persone.
Un discorso a parte, invece, riguarda gli impianti sciistici la cui apertura rimane di competenza dei cantoni. Ma i ristoranti e i bar all’interno degli impianti sciistici dovranno chiudere come in tutta la Confederazione.
Nei negozi bisognerà contingentare gli ingressi, mentre saranno mantenute le restrizioni di orari di apertura: devono rimanere chiusi tra le 19 e le 6, così come la domenica e nei giorni festivi. Infine, sono vietate anche le manifestazioni in pubblico.
Test rapidi e proroga della procedura di indennità per lavoro ridotto
Nel frattempo il Consiglio federale ha annunciato l’estensione dei test rapidi che potranno essere fatti nelle farmacie, negli ospedali, negli studi medici e nei centri test e anche su persone che non presentano sintomi. I test rapidi saranno inoltre integrati nei piani di protezione nelle case per anziani, negli alberghi e sul posto di lavoro.
Per quanto riguarda l’indennità per lavoro ridotto la procedura sommaria sarà prorogata fino al 31 marzo 2021. Le corrispondenti modifiche dell’ordinanza COVID-19 assicurazione contro la disoccupazione entreranno in vigore dal primo gennaio del prossimo anno.
“Il nostro Paese è forte se agiamo insieme” ha detto la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga, prima di annunciare le nuove misure e ha anche anticipato che prima della fine dell’anno, il 30 dicembre, sarà effettuato un primo bilancio e la valutazione intermedia e i primi di gennaio la decisione e la comunicazione di ulteriori restrizioni o l’allentamento di quelle preesistenti se i contagi lo permetteranno.
Inoltre i cantoni che osserveranno un’evoluzione epidemiologica favorevole possono prevedere allentamenti e decidere per esempio di aprire i ristoranti nel caso il tasso di riproduzione (R) sul loro territorio è inferiore a 1. La situazione sarà rivalutata in continuazione, anche durante i giorni festivi.