L’estate 2011 segna il riscatto dell’agriturismo. Secondo Turismo Verde-Cia sono stati oltre 2 milioni i pernottamenti totali in campagna. Con un giro d’affari superiore ai 600 milioni di euro
Nell’estate che segna il riscatto dell’agriturismo dopo un 2010 da dimenticare, la settimana di Ferragosto ha rappresentato il picco della ripresa. Tra chi ha scelto la campagna per trascorrere l’intero week-end di festa e chi invece si è recato in “fattoria” solo per il pranzo dell’Assunta, le presenze negli agriturismi italiani hanno superato quota 500 mila unità nei giorni compresi tra il 10 e il 16 agosto. Con un giro d’affari per le strutture ricettive “verdi” di oltre 110 milioni di euro. Lo afferma Turismo Verde, l’associazione nazionale agrituristica della Cia-Confederazione italiana agricoltori. Ma non è solo la settimana di Ferragosto a premiare l’agriturismo: dopo il tonfo dell’8 per cento registrato dal settore lo scorso anno, l’estate 2011 sta invertendo la rotta, trasformando il segno meno in segno più: tra luglio e settembre, infatti, Turismo Verde-Cia ha stimato un incremento medio delle presenze tra il 2 e il 2,5 per cento.
Complici i prezzi rimasti invariati rispetto al 2010, la possibilità dei “last minute” e di “pacchetti” sempre più personalizzati (offerte coppia, offerte famiglia, percorsi benessere), le previsioni da qui a settembre – spiega Turismo Verde-Cia – parlano di oltre 2 milioni di pernottamenti totali, di una durata media del soggiorno in campagna di 4/5 giorni (ma si supera la settimana per le strutture con piscina o con campeggio) e di un fatturato complessivo pari a quasi 650 milioni di euro. D’altra parte, a chi sceglie ferie sostenibili e responsabili gli agriturismi offrono sempre più servizi: non solo natura ed escursionismo, birdwatching e aree benessere attrezzate, passeggiate guidate a cavallo o in bicicletta, ma la possibilità di ritemprarsi dallo stress della città imparando a fare “qualcosa” di particolare: corsi per riconoscere e utilizzare le erbe aromatiche e spontanee, corsi per preparare impacchi cosmetici naturali per la cura del corpo, corsi di cucina. E poi attività di svago pensate per i bambini, con la possibilità di partecipare alla vita agricola dell’azienda. Senza dimenticare il fondamentale aspetto enogastronomico, con una ristorazione attenta alla stagionalità dei prodotti e menù biologici legati al territorio e alle tradizioni locali.
Secondo le stime di Turismo Verde-Cia, per queste ultime settimane estive la Puglia, la Sicilia, la Liguria e la Bassa Toscana, con il mare, le città d’arte e le specialità culinarie, saranno le regioni più gettonate. Ma andranno molto bene anche il Veneto, il Piemonte, l’Emilia Romagna, il Trentino e la Campania. La scelta di fare le vacanze in agriturismo, secondo un’indagine condotta sempre da Turismo Verde-Cia, è dettata principalmente dal desiderio di stare a contatto con la natura (48 per cento), di riposarsi in assoluto relax e tranquillità (23 per cento), di gustare la cucina tradizionale e le specialità enogastronomiche locali (19 per cento), di avere vicino luoghi che hanno attrattive culturali o religiose (10 per cento). In più, dall’indagine si rivela che la scelta agrituristica ha un altro dei suoi punti di forza nell’accoglienza familiare dell’azienda, che è preferita al rapporto impersonale degli alberghi.