Sostegno forte della popolazione all’esercito, ma il Consiglio federale limita il finanziamento alla difesa
Il mancato acquisto dei 22 Gripen, bocciati in votazione popolare il 18 maggio, ha lasciato un punto interrogativo sul ruolo dell’esercito e sui compiti che deve assumere. Ad animare il dibattito contribuisce lo studio “Sicurezza 2014” dell’istituto Isopublic su incarico del Politecnico federale di Zurigo (ETH), dal quale risulta un apprezzamento elevato degli svizzeri verso l’esercito, ma anche verso l’importanza della neutralità e autonomia elvetica. Dai risultati si potrebbe dedurre, che il mancato acquisto degli aeri da combattimento non è stato un voto contro l’esercito. Secondo lo studio l’80% degli interpellati ritiene l’esercito uno strumento necessario per difendere il Paese dalle minacce. Si tratta del dato più alto rispetto al 1983 e 8 punti in più rispetto al 2013. In generale gli svizzeri si sentono sicuri (90%) e poco minacciati e sono ottimisti per il futuro del Paese. La politica di sicurezza andrebbe orientata verso le forme di minaccia come i cyberattacchi, la criminalità e la migrazione e dovrebbe intervenire per proteggere le frontiere dal flusso di profughi, mentre al di sotto della media, ci sono il timore di attacchi terroristici e di minacce militari. Inoltre gli interpellati ribadiscono la loro predilezione per un esercito di milizia (61%), mentre il 33% appoggia un esercito di professionisti.
Comunque il 64% è del parere che la Svizzera non sarebbe in grado di difendere se stessa e di conseguenza questo dato conferma il crescente appoggio all’esercito. Tibor Szvircsev Tresch, docente di sociologia militare presso l’Accademia militare (ACCAMIL) dell’ETH, ne deduce che “con l’esercito gli svizzeri si sentono più sicuri e protetti”. Questo permette di mantenere l’autonomia (per l’80%) dal punto di vista economico, politico e militare e la neutralità (96%), una triade di valori a se connessi, che gli svizzeri desiderano assolutamente preservare.
Nonostante il deciso apprezzamento alle forze armate per Il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) arriva una seconda brutta notizia. Il Consiglio federale ha deciso di ridurre il limite di spesa per il periodo 2014-2016 onde evitare residui di credito. Il Il ministro Ueli Maurer aveva espresso il desiderio di mantenere il budget di 5 miliardi, dei quali 300 milioni annui erano previsti per i Gripen, così come deciso dal Parlamento. Il Governo, che invece aveva limitato a 4.7 miliardi il budget, ha deciso diversamente e questo permette di mettere 800 milioni di franchi a disposizione di altri dipartimenti, che potranno portare avanti progetti prioritari. Per lo sviluppo dell’esercito Maurer è stato incaricato di sottoporre un progetto a riguardo per il periodo 2016-2018 entro l’autunno, che permetterà all’esecutivo di decidere sul limite di spesa. I partiti borghesi sostengono un esercito più caro, mentre la sinistra vuole risparmiare. La discussione sui costi dell’esercito si muoverà tra i 4.7 e i 5 miliardi di franchi.