Cari amici, parenti, conoscenti e persone interessate,
proprio martedì sera (13.10) ho votato per il SENATO Svizzero.
Sono italiano, residente in Svizzera (Cantone di Neuchâtel) ed in quanto italiano, mi si vuole impedire di votare per il parlamento Italiano!
Un “senato” di nominati, con potere legislativo ridotto, ma immunità parlamentare integra?
Non grazie.
Il parlamento BICAMERALE svizzero produce circa il medesimo numero di leggi di quello Italiano (60 l’anno circa)… ma lo fa IN UN QUARTO DEL TEMPO! (Infatti si riuniscono solo durante delle “sessioni” per non più di 3 mesi complessivi all’anno: i parlamentari non sono “professionisti”).
Fare leggi per pochi milioni di persone non è più facile che per più milioni. Tanto più che nel parlamento svizzero si parlano 4 lingue… Teniamo conto che qui LA LEGGE ELETTORALE È PROPORZIONALE. Ed i governi sono STABILI.
Le opere pubbliche (metropolitane … ferrovie … strade …) costano mediamente la METÀ (o anche UN TERZO. Lo ha riferito Gerardo Colombo in un conferenza qui in Svizzera) che non in Italia. Infatti, e non a caso, il debito pubblico è il 38% del PIL … bel problema per i tangentari!
Il libro: “La democrazia diretta vista da vicino” fornisce più dettagli, pratici e di “vita vissuta” sul sistema politico svizzero. Il quale, intendiamoci, non è perfetto ma un po’ migliore.
Per finire: con i “Bollettini elettorali” (libretto giallo nella foto), potevo votare (udite udite):
a) con le PREFERENZE (…da non credere, vero?)
b) attribuendo PREFERENZE A CANDIDATI DI LISTE DIVERSE
Cari saluti
Leonello Zaquini