Diamo uno sguardo agli eventi che hanno lasciato delle forti impronte nell’anno che sta per finire
Rifugiati: una crisi umanitaria senza precedenti
“Continua una strage silenziosa nel Mediterraneo, con i morti che sono più che raddoppiati nel 2015 rispetto al 2014: da 1600 a oltre 3200. Continuano le morti di bambini, dimenticate: oltre 700 dall’inizio dell’anno”. È quanto denuncia il Direttore Generale della Fondazione Migrantes, Monsignor Gian Carlo Perego.
A inizio dicembre in soli tre giorni sono state salvate 4649 vite umane a largo delle coste libiche, migranti stipati sui barconi, soccorsi in 31 operazioni coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma. Dall’inizio del 2015 fino a novembre, più di 876.000 persone sono arrivate attraverso il Mediterraneo sulle coste europee. La percentuale di donne e bambini è continuata ad aumentare a partire dall’estate. Nel mese di giugno, le donne e i bambini rappresentavano il 27%; nel mese di novembre era salita al 52%.
“L’Europa raggiungerà nel 2015 un livello senza precedenti di richiedenti asilo e rifugiati, salendo fino a un milione di procedure d’asilo”: si legge nel documento dell’Ocse sulle migrazioni presentato a Parigi, insieme a un altro rapporto sulle politiche per far fronte alla crisi dei rifugiati.
“Una stima di 350.000-450.000 persone otterrà certamente lo status di rifugiato o simile. Si tratta di una cifra superiore a qualsiasi altra crisi dei rifugiati dalla Seconda guerra mondiale – scrive ancora l’Ocse e continua – l’attuale crisi umanitaria è senza precedenti…Una caratteristica particolarmente dura e preoccupante dell’attuale crisi dei rifugiati è l’importante numero di minori non accompagnati tra i richiedenti asilo”.
La lotta contro l’Isis
Sono in corso diverse trattative tra i capi di governo mondiali per lottare contro la minaccia terroristica dell’Isis dopo che anche quest’anno sono stati diversi gli attentati rivendicati dallo Stato Islamico. Diversi attacchi terroristici hanno colpito la Francia causando oltre 100 persone, a gennaio l’attacco alla sede del giornale satirico Charlie Hebdo e a novembre esplosioni e diverse sparatorie in diversi luoghi pubblici della capitale francese Parigi.
Nell’attentato al museo nazionale del Bardo il 18 marzo a Tunisi muoiono 22 persone, a giugno sulla spiaggia di Susa uomini armati sparano sui turisti uccidendo 39 persone. Il 24 novembre muoiono dodici persone dopo che a Tunisi un kamikaze si fa esplodere su un bus. Altri attentati a Copenhagen, in Egitto, Kuwait, Afghanistan, Turchia, Libano e Stati Uniti.
Sono più di 12mila le persone rimaste uccise negli attacchi terroristici condotti dallo Stato islamico da quando, nell’aprile di due anni fa, gli uomini del califfo Al-Baghdadi hanno iniziato la loro attività sotto la bandiera nera del Califfato. Sono la Siria e soprattutto l’Iraq ad aver pagato il tributo di sangue più alto.
Mattarella al Colle
A gennaio l’undicesimo Presidente della Repubblica italiana, l’89enne Giorgio Napolitano, si è dimesso. Napolitano è stato il primo Presidente della Repubblica italiano ad essere chiamato per un secondo mandato, oltre che il più anziano al momento dell’elezione nella storia repubblicana. Inoltre è stato anche il più anziano Capo di Stato d’Europa. Sergio Mattarella è stato eletto al quarto scrutinio presidente della Repubblica con 665 voti e insediato il 3 febbraio dicendo “avverto pienamente la responsabilità del compito che mi è stato affidato. La responsabilità di rappresentare l’unità nazionale innanzitutto. L’unità che lega indissolubilmente i nostri territori, dal Nord al Mezzogiorno.”
La Grecia e Tsipras
Il secondo governo di Alexis Tsipras in Grecia ha ricevuto inizio ottobre la fiducia del Parlamento con 155 voti favorevoli su 300. Tutta l’opposizione – dai neonazisti di Alba Dorata ai socialisti del Pasok fino ai comunisti del Kke – ha votato “no”.
Il voto conclude tre giorni di dibattito senza una vera sfida parlamentare, in considerazione del fatto che la nuova tabella di marcia del governo è già definita dall’accordo raggiunto il 13 luglio fra Tsipras e i creditori di Atene, Unione europea e Fondo monetario internazionale. Prima del voto, Tsipras ha ribadito che il suo “obiettivo primario” è quello di rispettare senza indugi gli impegni assunti con i creditori, ottenendo a novembre il via libera “per concludere, entro la fine dell’anno, la ricapitalizzazione delle banche e iniziare la discussione per una riduzione del debito” del Paese.
Una Svizzera più destra
Il 18 ottobre gli svizzeri hanno eletto il nuovo parlamento svizzero. Trionfa soprattutto un partito: l’UDC resta il primo partito svizzero rafforzandosi oltre le previsioni, mandando 11 deputati in più per la nuova legislatura. Il presidente del partito, Toni Brunner, dopo questo trionfo ha commentato: “il flusso migratorio verso l’Europa, la politica d’asilo e i rapporti con l’UE, dossier che coinvolgono da vicino la cittadinanza”. L’UDC sarebbe riuscita ad apparire con un’immagine meno aggressiva e cattiva che ha fatto breccia soprattutto tra i giovani. In crescita anche i voti per il PLR, mentre ha mantenuto la sua base il PS.
Nuovo Consiglio federale
L’Assemblea federale, il 9 dicembre ha rieletto tutti i sei consiglieri federali candidati alla loro propria successione. Non si è ripresentata alle elezioni Eveline Widmer-Schlumpf, a fine ottobre aveva annunciato “il momento giusto per lasciare”. Così l’Assemblea federale ha eletto Guy Parmelin quale nuovo consigliere federale. Johann N. Schneider-Ammann è stato eletto presidente della Confederazione 2016 e Doris Leuthard sarà vicepresidente. Inoltre l’Assemblea federale ha eletto Walter Thurnherr quale nuovo cancelliere federale. Il nuovo Consiglio federale confermerà ufficialmente la ripartizione nella sua seduta del 13 gennaio 2016.
Terremoto in Nepal
Il 25 aprile, il Nepal è stato devastato da un violento terremoto, seguito da diverse scosse di assestamento. Il sisma ha causato la distruzione di abitazioni, edifici e infrastrutture pubbliche come ospedali, centri sanitari e scuole. Centinaia di migliaia di bambini hanno perso le loro case e sono stati costretti ad andare avanti con poco cibo e con un accesso limitato all’acqua potabile e agli impianti sanitari.
Tre mesi dopo il devastante terremoto in Nepal, l’UNICEF stima che circa un milione di bambini continuano ad avere urgente bisogno di aiuto. Oltre 10 000 bambini soffrono di malnutrizione, più di mille di una forma acuta. Seicento piccoli hanno perso uno o entrambi i genitori, duecento di loro non hanno più alcuna persona di riferimento.
Expo a Milano
Si è chiusa a fine ottobre, dopo sei mesi, l’Esposizione Universale di Milano, con successo: oltre 21,5 milioni di visitatori hanno visitato l’Expo, oltre alle centinaia di capi di Stato, ministri, reali, vip e personalità da tutto il mondo. Iniziata a maggio, dopo valanghe di polemiche, inchieste, arresti, cantieri aperti, dubbi e le criticità del ‘pre’ che avevano fatto temere addirittura che il tanto cercato e temuto debutto ci sarebbe stato.
E poi? Tutto ha funzionato. I paesi di tutto il Mondo si sono messi in mostra. Decine, centinaia di dibattiti hanno affrontato il tema del cibo e della fame nel mondo in ogni sua sfaccettatura concedendo, al contempo, uno spazio alla cucina d’alto livello, alla qualità, al made in Italy più prezioso.
Dieselgate
A settembre scoppia lo scandalo intorno alla Volkswagen, l’agenzia per la protezione ambientale statunitense ha comunicato che la casa automobilistica ha illegalmente installato un software di manipolazione progettato per aggirare le normative ambientali sulle emissioni. Sono coinvolti oltre 11 milioni di autovetture: tra cui quelli a marchio Volkswagen, Audi, Skoda e Seat, più i veicoli commerciali.
Trionfo italiano all’Us Open
Flavia Pennetta torna tra le top ten dopo oltre cinque anni grazie allo storico trionfo all’Us Open. La brindisina, regina del major statunitense dopo la vittoria nel derby azzurro contro Roberta Vinci in finale, guadagna ben 18 posizioni e sale fino al numero 8 del mondo facendo così registrare un nuovo ‘best ranking’ in carriera. Alle sue spalle la Vinci di posizioni ne guadagna addirittura 24 risalendo al numero 19.
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