Da Burano a La Havana visitiamo case e negozi intonacati con più originalità scoprendone le ragioni
Interi villaggi colorati con un’unica tonalità oppure decine di sfumature color arcobaleno: scopriamo insieme quali sono i paesi più pittoreschi del mondo.
Iniziamo dall’Italia con la bellissima Burano, l’isola a soli 40 minuti in traghetto da Venezia. Nella nebbiosa laguna i pescatori dipingevano le loro case di colori vivaci accesi, dal blu lavanda al rosa shocking, al giallo limone per trovare meglio la rotta di ritorno dai loro commerci. Le botteghe vendono oggetti di vetro soffiato (della vicina Murano) e di merletti tipici della tradizione veneziana. Un luogo, insieme alla rinomata Venezia, unico al mondo.
In Spagna, in Andalucia, invece sono tipici i pueblos di un bianco immacolato; tranne uno: Juzcar, un minuscolo villaggio di montagna è diventato famoso dopo essere stato interamente dipinto dalla Sony Pictures in una tonalità di azzurro per promuovere il film sui Puffi. Finite le riprese gli abitanti hanno deciso di lasciare il colore deciso dalla Major e di diventare il paese più “puffoso” di tutti.
Parliamo ancora di blu ma in questo caso della elegantissima gradazione cobalto della città sacra Chefchaouen in Marocco. Nel cuore delle sontuose montagne dell’Atlante c’è un labirinto di scale e case dove predomina questa tinta fredda. La “ville” fondata nel 1700 da ebrei fuggiti dalla Spagna fu dipinta di questo colore per simboleggiare il mare e il cielo; ma anche, praticamente, per respingere zanzare e moscerini…
Sempre nel continente africano c’è anche Bo-Kaap in Sudafrica, un quartiere di Città del Capo. Le sfavillanti casette dai toni fluorescenti sono la testimonianza di una storia drammatica: il quartiere è popolato da etnie indiane, malesi, africane e dopo l’abolizione della schiavitù gli schiavi ridipinsero le loro abitazioni con tinte vivaci per esprimere la fine di una vita grigia e la nascita della loro libertà.
Trasferiamoci nell’America del sud a Buenos Aires, esattamente a La Boca. È una ex baraccopoli alla periferia della grande città dove i residenti hanno colorato le loro case, fatte di assi di legno, con le rimanenze gratuite delle latte di colore trovate nei cantieri navali. Affreschi, installazioni artistiche e le melodie dei musicisti di strada e dei passi dei ballerini di tango argentino donano un’atmosfera particolare.
Rimanendo sempre in America Latina troviamo anche La Havana a Cuba. La capitale offre immagini da cartolina color pastello tra le vie della città vecchia. Le case sono colorate di diverse tonalità per trasmettere energia e completano il paesaggio le old mobile, le auto d’epoca, degli anni ’50 altrettanto vivaci. Una tappa alla Bodeguita del Medio per bere un Mojito in stile Hemingway è fondamentale!
Concludiamo con Jodhpur in India dove nel Rajasthan troviamo ancora il colore blu. Gli abitanti dipinsero le case nel 1600 con pitture costose per sottolineare la loro appartenenza ad una casta elevata e differenziarsi dai ceti umili. È soprannominata la città del sole perché il tempo è sereno tutto l’anno, il fascino dell’India completa l’innegabile magia di questo luogo.