Nella prima parte di questo mio scritto, ho tentato di stimolare la riflessione su vari temi che ci riguardano da vicino, e di come la “meccanica della propaganda“ ci voglia presentare un’unica verità. In questa seconda parte la mia ricerca si concentrerà unicamente su fatti e dati reali, raccolti nelle mie letture quotidiane dalle più svariate fonti. I temi senza peccare di noioso tambureggiare sulla pandemia e le sue conseguenze, si ripetono con la stessa volontà del mainstream giornaliero, ovvero di inculcare idee e concetti secondo la mia visione dei fatti, guidato dall’uso consapevole della tastiera per fare della controinformazione positiva per noi subalterni.
L’inquinamento batte il Covid – Un recente studio realizzato dagli scienziati dell’Università di Harvard e altre università indipendenti, e pubblicata sulla rivista Environment Research, sulla “mortalità globale dall’inquinamento all’aria aperta da particolato generato da combustione fossile”: ogni anno una persona su 5 muore per colpa dell’inquinamento dovuto alla combustione di carburanti fossili (carbone, benzina e gasolio, in primis). A livello globale “10,2 milioni di morti premature ogni anno sono attribuibili alla componente dei combustibili fossili del particolato aerodisperso”. “La combustione produce particelle sottili cariche di tossine che sono abbastanza piccole da penetrare in profondità nei polmoni. I rischi derivanti dall’inalazione di queste particelle, note come PM2.5, sono ben documentati (professoressa associata dell’UCL-Eloise Marais). Si tratta di numeri ben maggiori di quelli legati alla pandemia di Covid-19, che si aggirano ad oggi sui 3,317 milioni di morti. Secondo l’American College of Physicians, il tasso di mortalità per infezione per il “coronavirus” precedentemente non isolato è dello 0,26%.
Il “GREEN PASS” già tre anni fa – Si tratta di un progetto che la UE ha esaminato e affrontato il 26.04.2018 il “Proposal for a Council Recommendation on Strengthened Cooperation against Vaccine Preventable Diseases”, varato dalla Commissione Europea. A pagina 16 si legge’: “E’ intenzione della Commissione esaminare i problemi di copertura vaccinale insufficienti causati del movimento transfrontaliero delle persone all’interno dell’UE ed esaminare le opzioni per affrontarle, tra cui lo sviluppo di una carta/passaporto comune per le vaccinazioni dei cittadini dell’UE, compatibile con i sistemi elettronici di informazione sull’immunizzazione e riconosciuti per l’uso transfrontaliero”. Nel corso dell’anno successivo, e cioè il 2019, sempre la UE ha dettagliato una precisa ‘road map’ proprio in tema di vaccini, soprattutto di tipo ‘innovativo’, come viene precisato in altri documenti. Tutto ciò ben prima che scoppiasse la pandemia, veniva già indicata nei vaccini la via maestra da seguire, snobbando del tutto le possibili cure per fronteggiare l’emergenza, favorendo l’altissimo numero di vittime: molte di quelle vite si sarebbero potute salvare con cure efficaci, tempestive, immediate. Chissà se i tribunali di competenza si pronunceranno, nonché la Corte internazionale dell’Aja per i crimini contro l’umanità?
Il business dei vaccini Covid-19. La dimostrazione più disumana del capitalismo liberista – Gli USA, l’EU e il Regno Unito si oppongono alla proposta di esenzione dei diritti di proprietà intellettuale e dei brevetti per il vaccino contro covid-19. Questa proposta presentata all’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) nell’ottobre 2020 da Sud Africa e India, a cui hanno già aderito più di 100 paesi, consiste nell’eliminazione delle barriere di proprietà intellettuale in modo che le aziende trasferiscano la loro tecnologia e conoscenza ad altri impianti di produzione per produrre in modo massiccio tutte le dosi necessarie e quindi immunizzare la popolazione mondiale il più rapidamente possibile. L’accordo sul commercio e sui diritti di proprietà intellettuale (TRIPS) firmato dai paesi membri dell’OMC non è altro che la creazione legale di monopoli nella misura in cui concedono alle multinazionali della Big Pharma l’esclusività, per anni, della produzione e commercializzazione di un bene.
La Big Pharma sostiene che i brevetti sono l’unica garanzia per incoraggiare gli investimenti in ricerca e sviluppo, mentre sono i governi che forniscono le risorse finanziarie, ed è nelle università e istituzioni pubbliche che si è sviluppata la ricerca di cui si sono appropriate le case farmaceutiche. Dei 13,9 miliardi di dollari stanziati per la ricerca sul vaccino Covid-19, i governi hanno fornito 8,6 miliardi di dollari, le organizzazioni no profit 1,9 miliardi di dollari, mentre solo 3,4 miliardi di dollari sono stati dichiarati dalle Big Pharma. Le aziende farmaceutiche private, appena il 25%. A questo bisogna aggiungere il mercato sicuro che il vaccino possiede, infatti, entro fine 2020 i governi dei cosiddetti paesi sviluppati avevano preordinato 10.380 milioni di dosi. Intanto l’amministrazione Biden ha preso posizione a favore di una sospensione straordinaria delle protezioni alla proprietà intellettuale A ruota anche vari governi europei (inclusa la Svizzera), che in nome della “solidarietà” vogliono dimostrare di poter abbandonare (dopo avere firmato per 200 mio. di vaccini e pagato le Big-Pharma), una tradizionale posizione pro-business. Confermata una volta di più il dominio totale delle corporation sulla politica.
Istat informa che in Italia nel 2020 ci sono stati 746 mila morti. Ben 105-108 mila in più rispetto alla media degli ultimi cinque anni. I morti di Covid nel 2020 sono 75 mila. Questo vuol dire, che vi è un eccesso di mortalità di 30 mila e passa, e quindi queste persone sono morte di altro. E il restante 90 per cento di cosa è morto? 400.000 persone di problemi cardio respiratorio, non da Covid. È questa la pandemia mi verrebbe da dire? Analizzando i numeri dei morti di covi di questi 75.000, quasi 55 mila sono morti da febbraio a maggio, mentre da maggio a fine anno sono stati più o meno i morti degli anni scorsi. Quindi abbiamo il 90 percento dei morti nel 2020 non da Covid. Se poi aggiungiamo 70 mila interventi chirurgici annullati e oltre 400 mila test diagnostici, i conti tornano. I motivi sono che non li abbiamo curati, ma abbandonati e questo si chiama genocidio di Stato che volutamente ha deciso di non curare i propri pazienti.
Il Gruppo dei Trenta – Parliamo di un esclusivo circolo di banchieri privati, ex ministri, accademici internazionali, governatori di banche centrali e consulenti di fondi di investimento. Tra essi personalità quali Mario Draghi, Jacob Frenkel e altri. Nel disinteresse dell’intero sistema mediatico, il Gruppo ha redatto di recente un rapporto che analizza le opportunità offerte dalla pandemia e delinea le politiche di intervento del post-emergenza. Il titolo, “Rivitalizzare e ristrutturare il settore industriale del dopo Covid – Interventi di politica pubblica “, rivela che i destinatari del discorso sono i capi di governo. Per ciò che riguarda l’Italia ed i suoi poliedrici conflitti di interessi, quindi, poteri in parte composti dalle medesime persone. I loro target sono: 1) Togliere potere agli Stati 2) Mes e Recovery fund ci porteranno al commissariamento 3) Basta ristorare le Piccole e Medie Imprese, sono solo un peso, e spingere sul darwinismo sociale. Le uniche aperture verso obiettivi di tipo sociale, che in realtà sanno di business, sono eco-compatibilità, digitalizzazione (controllo sociale), resilienza (obbediente rassegnazione) e flessibilità del mercato del lavoro (mercificazione dell’essere umano). Ai lavoratori non resterà che la speranza di essere riqualificati, magari nel settore delle consegne di cibo e di acquisti on-line, o come percettori di un reddito universale di mera sussistenza.
Il meccanismo della svalutazione dei crediti deteriorati. L’imposizione da parte della Bce della svalutazione dei crediti deteriorati di un terzo all’anno, sarà un disastro per i bilanci delle banche. Questa norma meccanica che applicata alla situazione post Covid-19 è un meccanismo che considera le inadempienze probabili da parte dei debitori come una sofferenza: “Rendi un credito semivivo in un credito morto”. Vuol dire che se voi avete uno scoperto in banca cioè dei debiti e la vostra azienda non è proprio come la vogliono loro florida e con utili, decidono loro e la banca, ha il dovere per normativa europea di chiederti di rientrare del debito. Cioè ti stanno chiedendo i soldi indietro. Il rischio è che dovranno essere ricapitalizzare le banche tra due o tre anni.
Catherine Austin Fitts ex funzionario USA dichiara che i lockdown sembrano essere più uno strumento economico che un piano di mitigazione dei virus. “Questa è una guerra economica, ed ha avuto un grande successo. La classe capitalista globale (e non dovrei chiamarlo capitalismo, si tratta di totalitarismo economico) da aprile 2020 ha aumentato il suo patrimonio del 27%. Sono stati in grado di consolidare quantità fantastiche di ricchezza economica, non solo eliminando il reddito della classe media e consolidandolo nelle loro aziende, ma aumentando significativamente la ricchezza e il potere dei più grandi paesi del G7 e della Cina nei confronti dei mercati emergenti. I Paesi con la tecnologia più avanzata, accesso all’intelligenza artificiale, a sistemi digitali, e anche allo spazio, stanno consolidando drammaticamente il potere economico nei confronti delle nazioni più deboli. Stiamo quindi assistendo a un consolidamento della centralizzazione del potere economico nelle nazioni più ricche e più potenti e nell’uno per cento delle persone che le controlla”.
Ricchi sempre più ricchi e morti di fame sempre più morti! Dall’inizio della pandemia 100 grandi corporation globaliste sono cresciute in borsa di oltre 3.000 miliardi di dollari e i patrimoni dei 25 superricchi hanno registrato un incremento di circa 255 miliardi di dollari, nei primi tre mei della pandemia. Il rapporto di Oxfam evidenzia come alcune multinazionali abbiano contribuito ad aggravare l’impatto economico del coronavirus, destinando utili stratosferici agli azionisti invece di investirli in posti di lavoro di qualità, tecnologie climatiche o riconversione dei processi produttivi. Più di 305 milioni di posti di lavoro sono andati perduti e 121 milioni di persone in più nel 2020 (rispetto all’anno precedente) si sono trovate senza cibo a causa della pandemia. Persone destinate a morire ovviamente. Chiedete ai giovani quali sono i loro marchi preferiti, e capirete che il nichilismo passivo ormai dilaga.
Quanto dura l’immunità da vaccino? Riguardo alla durata dell’immunità indotta da vaccino, la scarsità di dati non permette ancora di fare previsioni, non perché i vaccini siano meno efficaci ma perché occorrerà aspettare del tempo. Ad oggi però le premesse perché i vaccini producano una risposta immunitaria duratura ci sono tutte. In uno studio pubblicato recentemente sul New England Journal of Medicine, gli sperimentatori del vaccino a mRNA Moderna approvato in Europa, hanno mostrato che il vaccino è in grado di stimolare la produzione di anticorpi neutralizzanti che risulta robusta e stabile a tre mesi dalla seconda iniezione di vaccino. Valutare l’immunità naturale e quella da vaccino è fondamentale per capire la durata della protezione, che ad oggi è documentata in almeno otto mesi dopo l’infezione naturale. E in futuro dovremmo vaccinare l’intero pianeta ogni anno, dato che i virus continueranno ad ‘esistere? Chi pagherà la ricerca, la distribuzione e verrà potenziato il sistema sanitario oggi insufficiente e chi lo finanzierà? Le risposte deleghiamole alla memoria immunologica, che si instaura in seguito all’infezione naturale ed è ancora presente nella maggior parte delle persone, ma purtroppo lentamente va attenuandosi con l’avanzare dell’età.
Vorrei poter essere più ottimista, e magari offrire una sorta di piano d’azione, ma per gli adulatori del culto del Covid, questi fatti reali sono irrilevanti, essendo più facile cedere al pensiero della maggioranza e non esporsi con nome e cognome pubblicamente. Come già descritto nel suo libro “The Great Reset”, Klaus Schwab, quello che stiamo vivendo attualmente non è altro che il crollo forzato dell’economia e della società. Coloro che sono stati finora alla guida del potere rischiano di perderlo, per due motivi: Il sistema monetario nella sua forma attuale ha raggiunto la sua fine storica e non può più essere sostenuto con una prospettiva a lungo termine. Secondo, siamo nel bel mezzo della quarta rivoluzione industriale, nella quale milioni di posti di lavoro spariranno per sempre attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale. Le due cose insieme significano che le strutture economiche e sociali del passato hanno fatto il loro tempo e devono essere sostituite da nuove strutture. Geniale e fatale l’idea di gonfiare una crisi socioeconomica di proporzioni epiche mediante il controllo selettivo dei fatti. Milioni di persone in tutto il mondo muoiono ogni anno a causa di una varietà di malattie, alcune contagiose come il presunto “coronavirus”. Ma non abbiamo mai “spento” la nostra economia e le nostre vite per questo motivo, non abbiamo mai indossato pannolini sul viso, non ci siamo mai iniettati cocktail non testati che cambiano le cellule o addirittura sacrificato le nostre libertà a causa di ciò. Non serve smascherare la narrativa, dato che i fatti sono tutti disponibili, da siti ufficiali ed esperti medici o dal CDC (Centers for Disease Control and Prevention). Lo ripeto: Quelli che vogliono toglierci la nostra autodeterminazione in queste faccende sono la vera minaccia; Non è “Covid-19”.
Mario Pluchino