Delle vere icone di stile e a volte di gusto. Locali alla moda, oggetti di culto pop e prodotti che hanno fatto del Made in Italy un’eccellenza: il 2015 celebra alcuni importanti anniversari di stile!
Sessant’anni fa il nonno creò una coppa…
Se c’è un prodotto degno di essere definito iconografico per la gelateria nostrana, legata ai ricordi di tutti, alle feste, agli incontri al bar o anche ai momenti piacevoli di relax in famiglia è la famosa Coppa del Nonno. Un vero e proprio vanto per i prodotti Made in Italy. La crema al caffè nella coppetta bruna col manico, mantenendo praticamente invariata la ricetta (che comprende infuso di caffè, latte, panna e burro) è arrivata al 2015 attestandosi come il terzo gelato più venduto in Italia con 20 milioni porzioni ogni anno. Per un totale, dal 1955, di un miliardo di porzioni e 72 mila km di coppette, che potrebbero coprire per quasi due volte il giro della Terra. “Il segreto di Coppa del Nonno è l’essere rimasto sempre fedele a se stesso – dice Gustavo Stante, direttore Marketing divisione gelati di Nestlè Italia – è un mito dell’italianità”. La storia comincia nel 1955, quando Coppa del Nonno registra il suo inconfondibile logo, un simbolo di riconoscimento che è rimasto invariato in tutti questi anni. Da lì in poi, il gelato in coppetta per eccellenza entra a far parte della storia d’Italia: dal dopoguerra fino ad oggi, Coppa del Nonno è presente nella vita degli italiani e ne segue l’evoluzione e le trasformazioni, a livello individuale come sociale, diventando uno dei gelati più amati, un vero e proprio mito nella cultura del nostro Paese. Da Rossellini che la gustava sui set di Cinecittà ai due più famosi rapper di oggi, J-Ax e Fedez, che la mettono bene in rima nelle loro canzoni, Coppa del Nonno resiste alle tendenze, scavalca le mode, mette d’accordo ottantenni e adolescenti. Da 60 anni la Coppa del Nonno ci delizia e delizia tutto il mondo, un successo quello della storica coppa Motta-Nestlè festeggiato con i Nipotini, porzioni più piccole nelle 4 varianti tiramisù, caramello, caffè macchiato, caffè goloso e una campagna che punta sull’importanza delle vere interazioni in un’epoca di trionfo social. “E’ un gelato che si mangia con due mani, quindi bisogna posare il cellulare – spiega Stante -. Il nostro è un invito a socializzare e interagire con le persone come una volta”.
100 anni di Camparino in mostra
Mentre la Dolce Vita si consumava per le vie di della capitale, tra i riflessi degli zampilli della Fontana di Trevi, nella famosa Galleria Vittorio Emanuele II di Milano c’era chi consumava uno sfizioso aperitivo tra le personalità dello spettacolo più famose d’Italia. Il Camparino, lo storico locale della vita mondana milanese celebra quest’anno 100 anni di attività e celebra questo traguardo con una mostra fotografica dedicata a ‘I volti dell’aperitivo’ che aprirà i battenti il 23 giugno fino al 7 luglio durante cui, attraverso le fotografie dei volti noti che frequentavano l’iconico locale con dedica di dieci celebri frequentatori del Camparino, sarà scandita la vita milanese. Dal 1915 a oggi il locale ha ospitato infatti alcuni dei più grandi dello spettacolo italiano, come i fratelli De Filippo che non perdevano occasione di sorseggiare un Cordiale in Galleria quando le loro tournée passavano da Milano, o Vittorio De Sica che ne amava i Bitter. La storia del locale unisce personalità di ogni tempo, dalla soprano degli anni ’20 Tamaki Miura o i grandi del teatro Erminio Macario e Paola Borboni, soggetti degli scatti conservati nella Galleria Campari di Sesto San Giovanni (Milano), fino a Diego Abatantuono, Martina Colombari, Nina Zilli e Federico Russo, che hanno prestato le loro parole d’affetto e la loro immagine in occasione dell’anniversario. Il secolo del Camparino non è però solo fatto di volti glamour ma anche delle proprietà che si sono succedute negli anni, da Davide Campari che lo fondò come spin-off giovane del già rinomato Caffè Campari, agli attuali Teresa Miani e Orlando Chiari che portano avanti il progetto di rilancio del locale avviato negli anni ’60 da Guglielmo Miani. Dai padroni di casa ai più noti ospiti, ‘I volti dell’aperitivo’ sarà l’occasione per guardare all’evoluzione e alla permanenza di un’icona della vita milanese e italiana e alla storia del costume di cui il locale-simbolo nel cuore della città è stato insieme spettatore e protagonista.
Coca Cola: un secolo in bottiglia!
Fino al 1899, da ben 13 anni, la famosissima bevanda al gusto di cola, era venduta al bicchiere. Quando la fama della bevanda aumentò sempre più si decise di imbottigliare la coca cola e per questo si chiese a Earl R. Dean, della Root Glass Company di Terre Haute, in Indiana, di creare una bottiglia dal design distintivo che potesse rappresentare al meglio un prodotto che da lì a poco sarebbe diventato il più famoso del mondo! Era l’8 maggio1915 e oggi la bottiglia della famosa bevanda, detta “Contour bottle”, compie la bellezza di 100 anni!
In questi anni si è affermata come una vera e propria icona di stile, un oggetto si culto che davvero in pochissimi sconoscono. Infatti, come racconta Ted Ryan, Direttore Heritage Communication di Coca – Cola Company: ” Ispirata alle curve della fava di cacao, la contour ha conquistato lo status di icona di design. È una bottiglia dai tratti così distintivi da poter essere riconosciuta a occhi chiusi o addirittura da un suo semplice frammento”. La famosa bevanda ha avuto testimonial d’eccezione come Elvis Presley, Marilyn Monroe e Ray Charles e diversi artisti furono ispirati dalla bottiglia della Coca Cola, a cominciare dal famoso Andy Warhol che fece della bottiglia uno dei suoi soggetti preferiti, ma il primo artista pop ad immortalarla in un dipinto fu Salvador Dalì, nel suo quadro Poetry in America, nel 1913. Successivamente, anche l’artista Sir Eduardo Paolozzi utilizzò la sagoma della bottiglia alla fine del 1940. Robert Rauschenberg utilizzò delle bottiglie di Coca-Cola nella sua scultura del 1957, A Coca-Cola Plan. Tuttavia, fu l’utilizzo da parte di Warhol della bottiglia nel suo show del 1962 “The Grocery Store” a cementare il movimento della “pop art” e ad eleggere la bottiglia come uno dei soggetti preferiti per successive generazioni di artisti. Oggi il design sempre attuale della Coca Cola compie 100 anni e per celebrare questo traguardo ad Atlanta, in Georgia, la patria della Coca Cola, è stata inaugurata la mostra ‘The Coca-Cola Bottle: An American Icon at 100’, con oltre cento oggetti, compreso una quindicina di opere a tema di Andy Warhol.