Dopo 77 anni è finita l’attesa della Gran Bretagna di vedere un proprio tennista trionfare sull’erba londinese
Wimbledon – Storico Andy Murray. Lo scozzese è il nuovo campione del più prestigioso torneo del Grande Slam. Sull’erba del Centre Court di Wimbledon si aggiudica la finale 2013 battendo in tre set il numero 1 mondiale, il serbo Novak Djokovic per 6-4 7-5 6-4 in un’ora e 15’. L’ultimo britannico a riuscirci è stato Fred Perry nel lontano 1936. La vittoria di Murray è meritata e lo scozzese l’ha dedicata al suo allenatore Ivan Lendl, che in questo stadio ha disputato due finali perdendole entrambi. Djokovic non ha giocato il suo miglior tennis e non è apparso all’altezza delle migliori giornate. Il serbo si è complimentato con l’avversario soprattutto per essere riuscito a superare la grande pressione di un’intera nazione. Il 26enne Murray ha conquistato il secondo Slam in carriera, dopo gli Us Open dello scorso anno.
Nel 2012 aveva perso contro Federer in finale a Wimbledon, ma il successo alle Olimpiadi londinesi gli ha fatto fare il salto di maturità. Murray aveva i favori del pronostico e stavolta ha retto bene alla pressione. La finale contro Djokovic è stata più dura di quanto dica il risultato. Entrambi i tennisti fanno gioco da fondocampo e prediligono la difesa. Questo ha portato a interminabili scambi, ha affaticato i protagonisti. Murray ha interpretato meglio la partita dimostrandosi un muro insuperabile e infaticabile maratoneta in un match sinceramente deludente dal punto di vista dello spettacolo. Emblematico ed emozionante il decimo e decisivo gioco del terzo set. Murray serviva per il match sul 40-0, Djokovic, mai domo, ha però annullato i tre match point e si è procurato anche tre palle break. Lo scozzese ha poi chiuso al quarto tentativo scoppiando in lacrime per la gioia della Gran Bretagna.
Singolare femminile – Nella finale inedita femminile la francese Marion Bartoli ha sconfitto la giovane tedesca Sabine Lisicki in due set 6-1 6-4. Una partita senza storia in cui la tedesca non ha retto alla tensione ed è scoppiata in lacrime durante il match dopo l’ennesimo errore gratuito. La nuova regina di Wimbledon ha conquistato nel torneo più prestigioso il primo Slam della carriera. La Bartoli ha vinto il torneo con pieno merito senza perdere un set. La francese è alta 1,70 per 65 kg e fisicamente non possente, ha vinto giocando con intelligenza, senso tattico e molta determinazione. Una risposta al tennis tutto muscoli giocato dalla Sharapova o dalla Williams. Deludente la prova di Lisicki dopo le belle gare giocate con Williams (ottavi) e Radwanska (semifinale). La tedesca, troppo tesa per le aspettative (prima tedesca in finale dopo Steffi Graf) ed emozionata, ha vinto il primo game e ha impensierito la Bartoli verso la fine del secondo recuperando fino al 4-5 dopo averle annullato tre match point.
Vittoria italiana tra gli juniores – L’Italia torna a vincere un torneo juniores a un Grand Slam con Gianluigi Quinzi. Il 17enne di Porto San Giorgio ha vinto il torneo di categoria sull’erba di Wimbledon battendo in finale il coreano Chung per 7-5 7-6. L’ultima impresa a un azzurro era riuscita 26 anni fa a Diego Nargiso. Quinzi ha vinto il torneo senza perdere un set e in finale ha dimostrato grandi qualità caratteriali. Nel primo set è andato sotto 3-5, ma è poi uscito dalla difficile situazione infilando quattro giochi di seguito. Il secondo set è stato più equilibrato e Quinzi l’ha chiuso al tie-break 7-2 sfruttando il primo match point. In passato il torneo delle premesse ha incoronato campioni del calibro di Bjorn Borg, Stefan Edberg e Roger Federer. Per il talento marchigiano è un trampolino di lancio, premesso che si continui a svolgere il lavoro impeccabile per fargli raggiungere traguardi più ambiziosi, ai quali il 17enne talento tiene molto: “Non voglio bruciare le tappe, continuerò passo dopo passo.”