Perché gli incontri più glamour sono anche i più ridicoli? E perché le star si prestano a far parte del carrozzone del momento e sfilano in perfetto tema carnevalesco beffando sé stessi, la loro figura e persona? Eppure tra quelli che hanno partecipato al Met Gala 2015, l’incontro più atteso dell’anno
che il Metropolitan Museum organizza in collaborazione con il Costume Institute per festeggiare l’annuale mostra sul mondo della moda, c’è certamente pure chi presta la propria immagine a film di un certo spessore, campagne pubblicitarie per un certo tipo prodotti, ad azioni umanitarie, cioè, insomma tutti impegni che richiederebbero una certa dignità per essere più credibili possibile. E vada bene pure che il tema di quest’anno schiaccia l’occhio all’Oriente ed è stato richiesto un “Chinese white tie” agli ospiti……ma c’è pure chi si è presentato con le fiamme in testa! Ma andiamo per ordine e gustiamoci il meglio della parata del Met Gala 2015.
Nude Look
Hanno scelto di farsi una bella passeggiata quasi come mamme le ha fatte (e rifatte il chirurgo) tre star internazionali: una vera e propria sfida a colpi di Lato B.
Jennifer Lopez fa sempre la sua figura, anche se questa volta non è proprio una bellissima figura. Direttamente dall’atelier Versace un abito fatto di pietre preziose che riescono a coprire proprio il minimo indispensabile…. Il resto è tutto messo in bella mostra e c’è poco da dire e da immaginare. Ancor meno però si immagina quando arriva Beyoncè con un abito firmato Givenchy a dir poco volgare. Il tutto poi impreziosito da una coda altissima, al centro della testa anni ’90….peggio di così, non si riesce proprio a pensare cosa possa esserci. E invece in quel momento passa lei, Kim Kardashian, e capisci che al peggio non c’è mai fine. A primo impatto ti sembra di essere davanti al più enorme esemplare di pavone bianco, un po’ meno elegante e un po’ meno aggraziato. Quando realizzi che si tratta solo della Kardashian con un abito di Roberto Cavalli fatto di trasparenze, piume e coda, l’idillio è finito.
Esagerate!
Come detto quest’anno il Gala si lasciava ispirare dall’Oriente…ma una cosa è l’ispirazione un’altra cercare di portare sulla passerella la rappresentazione scenica del folklore orientale dall’inizio di tempi fino ai giorni nostri. Un progetto alquanto ambizioso che scade miserevolmente nel ridicolo. Come il look firmato Balenciaga di Lady Gaga che vorrebbe rendere omaggio alla tradizione giapponese dei kimono, quando l’omaggio reale alla nazione del sol levante sarebbe stato quello di fermarsi a casa quella sera. Chi ha azzeccato l’abito, sia per il tema che per la personalità è Sarah Jessica Parker con un dress monospalla H&M nero con decorazione a fascia su un lato culminante in un bel fiore. Ad un certo punto la Parker a avuto la genialata della sua vita: un cappello firmato Philip Treacy, ma non uno così, che passa inosservato, ma il cappello dei dragoni orientali, gli stessi che si vedono sfilare durante le cerimonie tradizionali. Per concludere in bellezza, non si può non accennare a quella specie di frittata, crepes, frittella gigantesca firmata Guo Pei Couture che ha portato in giro Rihanna e che solo a vederla ci viene in mente lo sterminio di uova utilizzate per doverla ricoprire….si poteva sfamare un’intera popolazione.
Sollievo!
Per fortuna c’è chi ci fa capire che non sempre stravagante significa necessariamente ridicolo, ma può anche essere eleganza. C’è stato anche chi ha portato un po’ di stile e buon gusto riuscendo comunque a colpire ed essere originali. È il caso, per esempio, di Katie Holmes con un bellissimo abito di Zac Posen, semplice ma brillante, con gonna ampia ma non eccessiva e schiena nuda. E che dire della bellissima Anne Hathaway? Una figura eterea tutta dorata, con cappuccio (elemento originale) che le incornicia il viso in un raccolto sobrio. L’abito è firmato Ralph Lauren. Altro abito dorato, meno etereo ma molto signorile e portato veramente con eleganza è quello esibito da Kate Beckinsale. Firmato Diane von Furstenberg, è un abito semplice, scivolato, gonna aderente e corpetto morbido.