Quasi il 60% della popolazione appartiene al ceto medio, che è rimasto stabile negli ultimi 15 anni
Il concetto di “ceto medio”, visto come la spina dorsale della società svizzera, è oggetto di dibattiti vivaci e fa scattare allarmismi tra i politici, che ne lamentano il rischio di scomparsa. Si percepisce da anni uno stato d’animo di malcontento e insicurezza al centro della società, ma al contrario dei tanti timori, il ceto medio svizzero è lungi da sparire dalla strutturazione delle classi sociali. Il benessere materiale è alto e il ceto medio svizzero sta meglio in confronto ad altri paesi. Dal 1998 al 2012 la sua evoluzione è rimasta ampiamente stabile e il 57% della popolazione svizzera apparteneva al ceto medio, stesso tasso del 1998. Lo indica il nuovo studio ”Il ceto medio si sta erodendo?” del Consiglio federale, che ha adempito il postulato della consigliera nazionale Susanne Leutenegger Oberholzer.
Il governo elvetico ha usato per lo studio una base economica per definire l’appartenenza al ceto medio, che si definisce anche sotto l’aspetto della formazione o della professione. Le economie domestiche che rientrano nella classe media sono, secondo il rapporto, quelle che dispongono di un reddito lordo tra il 70% e il 150% del “reddito lordo equivalente mediano”.
Tradotto in franchi, sorprende che il reddito mediamente disponibile sia aumentato del 13%, mentre nelle altre fasce di reddito (ceto basso e ceto alto) è cresciuto solo del 9%. Per le persone che vivevano sole, equivale a un reddito mensile lordo tra 3.868 e 8.289 franchi, per le coppie con due figli minori di 14 anni a un reddito tra 8.123 e 17.406 franchi. La crescita più significativa del reddito è stata registrata dai redditi elevati, che però è stata compensata dall’aumento sopra la media delle spese obbligatorie (tasse e assicurazioni sociali), mentre la ridistribuzione di imposte e tasse è rimasta stabile nel ceto medio. L’evoluzione del costo della vita può gravare sul bilancio dell’economia domestica del ceto medio. I premi standard della cassa malati sono aumentati del 4.7% l’anno, mentre i prezzi registrati in Svizzera erano superiori del 41.4% rispetto ai 15 paesi chiave dell’UE. Ad esempio una famiglia svizzera del ceto medio con due figli ha pagato tra i 225 e i 280 franchi in più al mese per prodotti alimentari.
Tirando dunque le somme del rapporto si può costatare che il ceto medio svizzero è molto stabile e si caratterizza per la sua omogeneità. Al contrario del malcontento espresso non sembrano necessarie strategie politiche mirate a suo favore. Dopo il rapporto, il dibattito si trasferisce nella campagna elettorale per le elezioni federali di ottobre, nella quale i partiti lotteranno per assicurarsi i voti del ceto medio, se sapranno offrire adeguate misure ad eliminare i malumori.