Secondo il Consiglio federale la sicurezza alimentare sarebbe molto elevata e le richieste dell’iniziativa sarebbero già sancite in maniera esaustiva nella vigente Costituzione
Il 24 giugno il Consiglio federale ha licenziato il messaggio concernente l’iniziativa popolare «Per la sicurezza alimentare». L’iniziativa, lanciata il 18 febbraio del 2014 e depositata l’8 luglio 2014 con 147’812 firme valide, chiede di garantire l’approvvigionamento in derrate alimentari provenienti da una produzione indigena, sostenibile e diversificata.
Il Consiglio federale riconosce l’importanza della sicurezza alimentare, si legge in un comunicato, tuttavia respinge l’iniziativa in quanto in Svizzera la sicurezza alimentare è molto elevata e le richieste dell’iniziativa sono già sancite in maniera esaustiva nella vigente Costituzione.
L’iniziativa “Per la sicurezza alimentare” promossa dall’Unione svizzera dei contadini (USC) con l’appoggio dell’UDC propone d’inserire nella Costituzione federale un nuovo articolo 104a (Sicurezza alimentare), che prescriva misure per la riduzione della perdita di terre coltive e l’attuazione di una strategia in materia di qualità.
Il Consiglio federale condivide l’opinione degli autori dell’iniziativa, secondo cui la sicurezza alimentare è un importante tema a livello globale e nazionale. Tuttavia respinge l’iniziativa e in particolare per i seguenti motivi.
Secondo il Consiglio federale l’attuale articolo 104 Cost. gode tuttora di ampio consenso dal profilo politico. Offre un’ottima base affinché l’agricoltura, mediante la produzione, possa fornire un notevole contributo all’approvvigionamento della popolazione e contemporaneamente ulteriori prestazioni a favore della società (multifunzionalità).
In Svizzera la sicurezza alimentare è molto elevata: le derrate alimentari sono costantemente a disposizione in quantità sufficiente e i singoli consumatori sono in grado di pagarle. Inoltre la Svizzera presenta i migliori presupposti per far fronte alle sfide future e quindi garantire la sicurezza alimentare a lungo termine.
L’iniziativa mira al rafforzamento della produzione indigena. Si basa sull’ipotesi implicita che con l’attuale politica agricola la produzione agricola in Svizzera venga indebolita. Invece, secondo il Consiglio federale, non è così. La Confederazione, con i suoi strumenti di politica agricola, sostiene la produzione con circa 3,8 miliardi di franchi all’anno e l’agricoltura svizzera ha registrato una produzione a livelli da primato nella media degli ultimi tre anni.
Il Consiglio federale riconosce il fatto che la persistente perdita di terre coltive contrasta con uno sviluppo sostenibile e a lungo termine riduce il potenziale per la produzione di derrate alimentari in Svizzera. La protezione delle terre coltive è pertanto un’importante questione socio-politica peraltro già sancita in maniera esaustiva dall’articolo 75 Cost. Il legislatore, inoltre, con la prima tappa della revisione della legge sulla pianificazione del territorio appena conclusasi, ha migliorato la protezione delle terre coltive e il Consiglio federale intende potenziarla ulteriormente mediante gli strumenti di pianificazione del territorio.
In una prima fase il Consiglio federale aveva previsto di contrapporre all’iniziativa un nuovo articolo 102a Cost. come controprogetto diretto per sancire esplicitamente nella Costituzione l’importante tema della sicurezza alimentare. Conclusa la valutazione dei risultati della procedura di consultazione, il Consiglio federale ha invece proposto di sottoporre l’iniziativa popolare «Per la sicurezza alimentare» al voto del Popolo e dei Cantoni senza controprogetto diretto o indiretto, con la raccomandazione di respingerla.