Nella 30° finale di uno Slam arriva il 20° titolo di un Major per l’intramontabile Roger Federer che alla soglia dei 37 anni resta il punto di riferimento del tennis maschile e continua a riempiere il suo invidiabile palmares. Il fuoriclasse svizzero raggiunge il traguardo dei 20 Slam che alla fine del 2016 era un miraggio. Fine dell’illusione nella Rod Laver Arena, dove in finale il numero due del mondo ha battuto in cinque set il croato Marin Cilic, numero 6 Atp, con il punteggio di 6-2 6-7 (5) 6-3 3-6 6-1 in poco più di tre ore di gioco. Per Federer si tratta del sesto successo a Melbourne, raggiunti Djokovic e … Federer iniziò la sua carriera da professionista 20 anni e grazie a una ferrea disciplina, resistenza e un meticoloso e duro lavoro, abbinato all’immenso talento ha costruito la sua leggenda. Il periodo dal 2004 al 2010 sono stati gli anni più vincenti, quando è stato quasi invincibile. Sette anni dopo Federer non sembra accusare l’età. Gioca un tennis di alto livello, forse migliore degli precedenti, si diverte e sembra non avere problemi di condizione fisica. C’è da scommettere che il viaggio di Roger continuare ancora a lungo, che il fenomeno di Basilea stupirà, che la sua favola non è ancora finita. Marin Cilic è stato un degno avversario e merita di essere da lunedì il numero tre al mondo. Il croato è riuscito a portare Federer al quinto set in una finale densa di emozioni e poteva incanalare la gara a suo favore se avesse sfruttato le due palle break nel primo game del set decisivo. Poi ha ceduto psicologicamente a un avversario più abituato a gestire le grandi sfide. Cilic è alla seconda finale persa (entrambe contro Federer), ma ha dimostrato di avere le qualità per aggiungere un altro Slam a quello del 2014 vinto a New York, battendo in semifinale proprio Federer.
G.S.
foto: Ansa