Nemico della bellezza delle donne, rende la pelle opaca e rugosa
Che faccia male alla salute di tutti i fumatori, senza distinzioni di genere è ormai risaputo e provato. Un po’ meno noti sono invece gli effetti negativi, e certo secondari rispetto a quelli sulla salute, che il fumo ha sulla bellezza, soprattutto quella femminile. Le sigarette rendono infatti la pelle opaca, grigiastra e meno elastica e contribuirebbero anche a minare la salute dei capelli, indebolendoli e facendoli diventare più radi.
A dimostrare queste conseguenze, gli studi scientifici dei ricercatori che dimostrano come il fumo riduce i meccanismi di riparazione della pelle, la sintesi del collagene e dell’elastina. In sintesi, il fumo avvelena la pelle perché la nicotina e gli altri fattori tossici contenuti nei prodotti della combustione del tabacco (oltre 50 principi tossici) agiscono sulla pelle in modo complesso: riducono l’ossigenazione della cute per il danno vascolare che provocano, causando il colore “grigiastro” tipico dei forti fumatori; riducono la produzione di collagene, elastina e mucopolisaccaridi da parte dei fibroblasti, riducendo quindi il turgore e l’elasticità della cute stessa; aumentano la vulnerabilità ai danni da raggi ultravioletti. Secondo gli esperti poi, il fumo determina una vasocostrizione che rende la pelle più opaca e più irritabile. Inoltre, comporta una diminuzione delle scorte di vitamina A, necessaria ai processi riparativi della cellula del derma. Conseguentemente aumentano le borse intorno agli occhi e le rughe intorno alla bocca.
Secondo Nadia Fraone, vicedirettore della scuola di medicina estetica dell’ospedale Fatebenefratelli della capitale e consigliere Sime (Società Italiana di Medicina Estetica), “i primi danni estetici sono visibili già dopo un decennio e la degenerazione delle strutture del derma è progressiva, con effetti proporzionali al numero di sigarette fumato”. Smettere ha conseguenze positive evidenti sin dai primi mesi: si calcola che, già dopo nove mesi il volto dimostra meno anni. Mettendo da parte la questione estetica, bisogna comunque rilevare come le fumatrici oltre ai problemi cui vanno incontro tutti i fumatori, sono soggette a rischi specifici: ad esempio fra le donne che fanno uso della pillola contraccettiva il tabagismo aumenta considerevolmente il rischio di problemi vascolari. Il mix tabacco-pillola è infatti una delle cause più importanti di mortalità fra le giovani donne, in particolare a causa di problemi vascolari cerebrali.
I fumatori in Italia, secondo alcuni recenti dati, sono 11,7 milioni, circa il 22,3% della popolazione. Diminuiscono i fumatori di sesso maschile, 6 milioni nel 2017 rispetto ai 6,9 milioni del 2016; al contrario aumentano le donne fumatrici, che da 4,6 milioni del 2016 sono salite a 5,7 milioni nel 2017. Si tratta della differenza minima mai riscontrata tra percentuale di fumatori (23,9%) e percentuale di fumatrici (20,8%). Sempre secondo i dati raccolti, si fuma di più tra i 25 ed i 44 anni (il 28%), mentre nella fascia d’età più giovane, ovvero tra i 15 ed i 24 anni, fuma il 16,2%.
In media si fumano 13,6 sigarette al giorno con un picco di 14,1 sigarette sul target 45-64 anni. La maglia nera rispetto all’area geografica spetta al centro, dove i fumatori di sesso maschile sono il 26%. Al sud e nelle isole sono invece il 25,2% e al nord il 22%, ma sono proprio le regioni settentrionali ad avere la maggiore percentuale di fumatrici (24,6) rispetto a quella dei fumatori (22%).