È il titolo dell’evento organizzato dalla CAVES con il Comites di Zurigo
Il prossimo 5 di novembre 2016, alla Casa d’Italia di Zurigo, dalle ore 10.00 alle 12.30, due illustri studiosi, il Prof. Dr. Lino Guzzella e il Prof. Sandro Cattacin, parleranno su questa importante tematica che interessa i giovani, le famiglie, insegnanti e tutti quelli che si occupano di scuola e formazione.
Il lavoro è uno degli aspetti fondamentali della vita di una persona.
Il Prof. Guzzella ha raggiunto il gradino più alto in uno dei più prestigiosi istituti universitari del continente europeo, l’ETH di Zurigo, dove lui stesso ha studiato fino a diventare uno dei più qualificati ingegneri della Svizzera, come lo testimoniano i numerosi riconoscimenti internazionali ricevuti. L’ETH di Zurigo annovera nella sua storia 21 premi Nobel tra studenti e docenti. Professore ordinario di termotronica dal 1999, Lino Guzzella ha ricoperto la carica di Rettore dell’istituto dal 2012 al 2014, per essere poi nominato Presidente dal Consiglio federale.
Mi sembra importante sottolineare il fatto che il Prof. Guzzella, figlio d’immigrati italiani, è cresciuto nel quartiere Wiedikon di Zurigo e in casa ha parlato italiano fino alle elementari. All’inizio della scuola aveva qualche problema con la lingua tedesca ma, come lui stesso afferma, grazie a una maestra che lo ha seguito con dedizione è comunque riuscito ad arrivare agli attuali risultati. Questo dimostra, ancora una volta, quanto l’atteggiamento di un insegnante possa essere importante per il successo dei suoi allievi. Leggendo alcune sue interviste apparse su importanti quotidiani e riviste della Svizzera, si rimane colpiti dalle sue visioni umanistiche oltre che scientifiche. Il Prof. Giorgio Lardi, vicepreside del Liceo Freudenberg di Zurigo ha affermato: ”le sue posizioni e i suoi ragionamenti andrebbero divulgati all’interno di ogni scuola. In tal senso penso che il convegno del 5 novembre sarà un’opportunità da cogliere al volo”.
Il Prof. Cattacin è un sociologo di fama internazionale. Anche lui figlio d’immigrati italiani. Attualmente è Professore di sociologia all’Università di Ginevra e Direttore dell’Istituto di ricerche sociologiche. Il gruppo che coordina ha promosso ricerche e scritto libri sui disastri di Mattmark nel Vallese (il crollo del ghiacciaio sulle baracche degli operai) e di Marcinelle in Belgio (l’incendio nella miniera di carbone). I due relatori hanno accettato di dialogare su questa importante tematica, mettendo a disposizione le loro conoscenze alla comunità italiana. L’iniziativa è interessante anche per i nuovi arrivati in Svizzera. Dopo l’intervento dei due studiosi, giovani e insegnanti avranno la possibilità di porre domande ed esprimere le loro considerazioni.
Mercato del lavoro e aspetti sociali sono interdipendenti. Delle condizioni normali di occupazione sono il miglior antidoto contro le crisi sociali e l’emigrazione di massa. La mobilità e la flessibilità nel campo del lavoro condizionano la vita delle persone anche da un punto di vista sociologico.
A quanti temono la perdita del posto di lavoro per il sempre maggior uso dei robot, Guzzella risponde: “Non bisogna lasciarsi prendere dal panico. Il progresso tecnologico ha sempre portato alla scomparsa di certi tipi di lavoro, ma nello stesso tempo ne ha creato molti altri e soprattutto qualitativamente migliori.” Se si pensa al lavoro che veniva fatto dagli operai nelle catene di montaggio degli anni Sessanta, non si può che dargli ragione.
Il dialogo tra questi due qualificati relatori darà ai presenti al convegno delle utili indicazioni per comprendere meglio le grandi trasformazioni in atto. La qualità dei relatori e la tematica di forte attualità hanno fatto sì che anche l’Ambasciatore d’Italia in Svizzera Marco Del Panta e il Console Generale d’Italia a Zurigo Giulio Alaimo abbiano confermato la loro presenza all’evento.
Luciano Alban