C’era una volta un imprenditore che arrivato in un paese per fare affari, decise di volere vendere la sua bottiglietta d’acqua a 2 euro. In questo paese però esistevano tante belle piazze, tutte già munite di fontane storiche e fornite di acqua pura e
buonissima dai numerosi comuni che erogavano acqua pubblica. Ciò che è gratis e pubblico, pensò non ha valore economico.
Decise così di incontrare alcuni sindaci e propose loro di comprare qualche concessione di alcune di queste fontane. Io ti pago un canone, tanto tu non ci guadagni niente argomentava ai sindaci. In seguito contattò i responsabili degli impianti di erogazione che provengono dalle varie sorgenti, e li convinse a pagamento di fare arrivare un po’ meno acqua nelle fontane pubbliche e un po’ di più in quelle sue private. Dato che la scarsità crea valore, dopo che la popolazione stanca di dovere fare la fila nelle fontane pubbliche si rivolse a quelle di sua proprietà. Meno acqua erogavano le fontane pubbliche, e più aumentava il valore delle sue. Vogliamo scommettere che quando le fontane pubbliche non erogheranno più una goccia d’acqua, voi pagherete la mia bottiglietta addirittura 4 euro pensò? Nel mondo della finanza è successo esattamente questo. La banca centrale produce moneta senza costi e rischio, facendo perdere il valore della moneta stessa. Si crea così un valore scarso perché artificiale, nel mondo del lavoro nelle imprese che producono beni e servizi e nello scambio. Invece nel mondo della finanza, fatto di depositi e derivati, questa moneta arriva in grande quantità. Chi gestisce i grandi capitali, avendo gli strumenti per muovere i prezzi e le informazioni previlegiate, trasferisce queste risorse abbondanti solo ad un certo gruppo di persone e ai gruppi finanziari che essi rappresentano, ad avere interesse che nel resto del mondo di moneta ne circoli pochissima, traendone così il massimo profitto. Il compito della banca centrale sarebbe quello di garantire la stabilità e disponibilità della moneta, per fare in modo per esempio che il prezzo di quella bottiglia sia di almeno 2 euro. Se io faccio arrivare tanta moneta nel mondo della produzione e del lavoro, aumentano gli investimenti, diminuisce la povertà, la disoccupazione, il precariato e tutti quei mali sociali che essi comportano. Investendo capitali per l’energia rinnovabile, le infrastrutture stradali, sanitarie, ricerca e istruzione.
Dunque per creare un valore artificiale che genera alti profitti per pochi, bisogna fare in modo che la liquidità sia scarsa ma non dappertutto, ignorando i trattati internazionali che le banche centrali dovrebbero garantire la stabilità della moneta. Invece assistiamo ad uno smantellamento dello stato sociale e dei servizi sempre più preoccupante. Senza le risorse necessarie la politica e i suoi rappresentanti, si riduce a pura propaganda in costante campagna elettorale che illude noi cittadini che il nostro voto possa cambiare gli eventi, mentre chi occupa le poltrone nei palazzi della politica si arricchisce sempre più, raccontandoci un sacco di balle. Anche i previlegiati dei nostri rappresentanti politici in Svizzera, sono allergici a lasciare le loro poltrone scaricando gli insuccessi sull’immobilità del governo e delle istituzioni italiane di turno, quando gli fa comodo, mentre quando il partito che loro rappresentano è al governo tacciono, o si scagliano contro le opposizioni.
Per fare l’esempio dell’ex deputato che settimanalmente occupa la prima pagina del vostro giornale, che vive ancora nel suo mondo post bellico e di immigrato di prima generazione fattosi da solo, che crede ancora nella favola dell’Europa unita dei popoli, ignorando ciò che il suo partito e tutti quelli che hanno governato l’Italia negli ultimi trent’anni a turno, hanno sistematicamente sfasciato e venduto per pochi denari.
Ovvio che se cadono i ponti, o la tua abitazione post terremoto, sia ancora sotto le macerie, se la sanità e le scuole sono in uno stato da paese in via di sviluppo, devi pagare imposte sulla tua abitazione in cui per gran parte dell’anno non vivi, il canone eccetera, a questi signori interessa poco, vivendo nel loro mondo previlegiato dove i servizi li ottengono, aprendo il loro libretto degli assegni o tramite il rimborso spese, dopo anni di stipendi statali a cinque cifre. Mentre nei loro articoli o comizi fingono di essere dalla parte dei cittadini chiedendoci il nostro voto e fiducia, smascherano così la loro ipocrisia e natura parassitaria. Ovviamente costoro sono sempre in buona fede, perché sostenuti dalla loro ideologia che difendono a spada, come i loro sostenitori ciechi della loro ottusa nullità sul piano decisionale.
Pensare che l’economia sia al centro della società è assurdo, mentre io sostengo che il capitalismo sia un’incidente della storia che potrebbe costarci molto caro. Sono oltremodo convinto che non si risolvano i problemi dell’Italia, dell’Europa e del mondo con la tecnica, ma parlando di obiettivi e non di strumenti. Sono stanco di scrivere le stesse cose da anni, e vorrei trovare un paradigma sulla finalità delle nostre azioni, usando altri strumenti come il grande sapere umanistico millenario, orientale o quantistico e certamente quello digitale ma al nostro servizio. Che senso ha avere pensato negli ultimi 30 anni, che l’unico modello vincente sia quello neoliberista, in cui tutti dobbiamo prevaricare gli altri, distruggendo il singolo, con l’illusione della libertà, sacrificando valori unici coma l’etica, la morale o la filosofia che dovrebbero essere le nostre più alte aspirazioni?
Lo scopo di fare politica o associazionismo, è fare campagne elettorali per raggiungere un maggior numero di percentuali, e proporre un programma che parla solo di tattica e buone intenzioni, ma non risolve nulla alla radice dei problemi per mancanza di risorse o potere decisionale? A noi pecorelle ammaestrate, cui è indispensabile avere sempre in mano un cellulare, consumare e a disinteressarci della politica e del sociale cosa rimane?
Solo quando verrà sanzionato ed espulso dal sistema commerciale l’imprenditore che era riuscito a vendermi la bottiglietta a 4 euro, e dovrà risarcire coloro che ha ingannato, potrò dire che siamo in un mercato libero, e che la globalizzazione, è ciò che consente anche ai paesi più deboli di crescere, senza che le multinazionali tramite i politici comprino il loro debito, e tramite la colonizzazione digitale in atto diventino i padroni e i poliziotti di tutti. Non servono l’elemosina, dei sussidi di Stato, diversamente denominate nei decenni; negli anni ’80 era il voto di scambio, poi gli 80 euro del governo Renzi, e oggi il reddito di cittadinanza.
Ribelliamoci a questi novelli Erode, che è la alta finanza speculativa, che ha creato un popolo di frustrati attraverso queste logiche finanziarie, che hanno messo in ginocchio oltre al nostro tasso di fertilità, e colpito milioni di persone in ciò che c’è di più forte che è nell’animo umano che si chiama procreazione, creando così disagio sociale e una generazione senza un animo politico e sociale. Favorendo un piano sottostante che è quello del trasferimento di enormi masse di altre persone, per creare la lotta tra i poveri. Benvenuti nel futuro che è oggi.
Mario Pluchino