Sarà l’anno delle comete visibili: ben sette passeranno sulle nostre teste
Il 2017 porta con sé una serie di eventi astronomici rari e affascinanti: avremo l’opportunità di assistere al passaggio di ben 7 comete, una delle quali visibile addirittura ad occhio nudo. Naso all’insù quindi ad aspettare il passaggio delle ‘magnifiche 7’: a farci una ‘fugace visitina’ alcune vecchie ‘conoscenze’, ovvero comete periodiche che ad intervalli più o meno regolari invadano il nostro cielo, ed altre che si muovono su orbite aperte, diverse da quelle ellittiche che costringono a visitare periodicamente il Sole.
Sei di queste comete saranno visibili con semplici strumenti come il binocolo; una settima invece, sperando nella sua luminosità, sarà visibile anche ad occhio nudo. Dalla seconda metà di dicembre è visibile la cometa 45P/Honda-Mrkos-Pajdusakova, che circa ogni cinque anni passa accanto a noi, raggiungendo la distanza minima dalla Terra l’11 febbraio, quando si troverà a 13 milioni di chilometri circa. Puntando un binocolo verso Est poco prima dell’alba, è possibile già in questi giorni ammirare C/2016 U1 U1Neowise. Con un pizzico di fortuna accanto alla cometa si potrebbero vedere le stelle cadenti d’inverno, le Quadrantidi. Alta nel cielo nelle prime ore del mattino, è ben visibile poi C/20015 V2 Johnson, che si potrà osservare fino alla metà del 2017.
Ottima visibilità a febbraio per la cometa 2/P Encke, ben visibile dall’emisfero boreale prima che in marzo raggiunga il punto più vicino al Sole e diventi impossibile vederla. Per ritrovarla nel cielo si dovranno attendere poco più di tre anni: tanto dura la sua orbita; 2/P Encke è la cometa più rapida mai osservata delle circa 4.000 finora note, e la più frequente visitatrice, come ha dichiarato l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope.
Alla fine di marzo saluterà la Terra 41P/Tuttle-Giacobini-Kresak che potrebbe essere visibile addirittura a occhio nudo, come sostiene l’esperto. Molto bassa sull’orizzonte invece la cometa C/2015 Er61 Pan-Starrs (per vederla, con l’aiuto di un binocolo, bisognerà attendere l’estate). Infine 96/P Machholz, che sfortunatamente non si potrà ammirare dall’Italia in quanto visibile solo dall’emisfero Sud. “E’ un fenomeno piuttosto raro che in un anno le comete visibili siano così numerose”, ha concluso l’astrofisico.