Lo scorso ventitré settembre, ho avuto il grande privilegio di partecipare alla suggestiva cerimonia di apertura dell’anno scolastico 2013-2014 nel cortile d’onore del Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza. Infatti, per la prima volta, anche le Scuole Statali all’estero sono state invitate a partecipare alla manifestazione.
Roma ci ha accolto con il suo meraviglioso scenario inondato dal sole di una splendida giornata ancora estiva. L’organizzazione del Ministero dell’Istruzione si è dimostrata sin dall’inizio impeccabile e attenta alle esigenze dei partecipanti.
Rispetto alle altre rappresentanze provenienti dall’estero, quella di Zurigo si è rivelata la più numerosa, sia per la particolare articolazione del Polo Scolastico Italo-Svizzero sia per la presenza nel territorio di un Liceo Svizzero-Italiano oggetto di uno specifico accordo internazionale tra i due Paesi.
La delegazione da me guidata era formata da: Giuseppe Canna, Direttore S.G.A. della Scuola Primaria e dell’Infanzia Statale “Casa d’Italia”; Giuliana Tedesco, Presidente ANSEF, ossia dell’Ente gestore della Scuola Secondaria di Primo Grado Paritaria “Enrico Fermi”; Gerardo Passannante, Preside del Liceo Linguistico-Scientifico Paritario “P.M. Vermigli” e da Markus Fischer, Preside del Liceo Artistico “Freudenberg”. I veri protagonisti, però, sono stati Emanuela Elefante, Aniello Ruotolo e Sara Isabella Screpanti, studenti del Liceo Vermigli, che con la loro entusiastica presenza hanno animato il gruppo e stretto nuove amicizie con i ragazzi provenienti da Atene, Istanbul e Parigi.
La nostra partecipazione è stata possibile grazie ad un’intesa tra il Ministero degli Affari Esteri e quello dell’Istruzione volta a stimolare la collaborazione tra gli istituti scolastici all’estero e quelli operanti in territorio metropolitano. Si è trattato di un piccolo passo, estremamente significativo, per far entrare in contatto due realtà parallele che tendono a non incontrarsi, perché dipendono da differenti dicasteri.
Le scuole statali al di fuori del territorio nazionale, oltre ad occuparsi della formazione dei propri allievi, svolgono anche un importante ruolo nella promozione della lingua e della cultura italiana all’estero. Nel caso specifico di Zurigo tale obiettivo viene perseguito attraverso il bilinguismo che si è rivelato uno strumento vincente sia nel processo educativo degli alunni, sia per l’integrazione della nostra struttura nel tessuto scolastico cantonale.
La manifestazione si è aperta con l’Inno nazionale eseguito dal coro di allievi di alcune scuole militari accompagnato dall’Orchestra dei Conservatori Italiani diretta dal Maestro Leonardo De Amicis, che ha suscitato una certa commozione in tutti noi, anche per la bellezza austera del cortile d’onore.
Fabrizio Frizzi ha condotto l’evento con sobrietà alternando ai momenti più impegnativi e solenni, altri più leggeri di svago e divertimento. Tutti gli studenti che si sono esibiti sul palco hanno animato il pomeriggio con esibizioni gradevoli e ben eseguite. I temi affrontati sono stati vari: la Costituzione, la legalità, l’intercultura, l’integrazione, le scienze, l’arte e lo sport.
Erano presenti vari esponenti del mondo politico, istituzionale, accademico, dello spettacolo e dello sport.
In particolare abbiamo visto: il Presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso; il Vice Presidente della Camera dei Deputati, Luigi Di Maio; i Ministri Beatrice Lorenzin, Mario Mauro, Enzo Moavero, Filippo Patroni Griffi, Carlo Trigilia e Flavio Zanonato. C’erano anche i ricercatori dell’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica (TIGET) Alessandro Aiuti, Alessandra Biffie Luigi Naldini; il Presidente del CONI, Giovanni Malagò con le atlete Tania Cagnotto, Arianna Errigo, Laura Milani, Elisabetta Sancassani, Simona Scocchetti; gli attori Flavio Insinna e Luca Zingaretti; i cantanti Claudio Baglioni e Chiara.
Ovviamente c’era molta attesa sia per il saluto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sia per il messaggio del Capo dello Stato.
Il Ministro Carrozza, nel suo appassionato discorso, ha evidenziato che, attualmente, la Scuola è l’istituzione che più unisce gli italiani ed è il luogo principe in cui si impara l’integrazione e ad orientarsi nel mondo globale. Ha sottolineato l’importanza del rafforzamento della presenza dello Stato nella formazione di una nuova generazione di cittadini che abbia in sé i valori della solidarietà, del senso civico e della legalità. Il Ministro ha aggiunto che la Cittadinanza e la Costituzione vanno di pari passo e vengono rafforzate, se dai programmi scolastici sono in grado di trasferirsi nella capacità quotidiana di ribellarsi ai soprusi e all’illegalità. Poi il Ministro, rivolgendosi direttamente al Presidente della Repubblica, ha manifestato il proprio sogno che l’Italia diventi uno Stato dove le istituzioni prestino costantemente attenzione all’istruzione e le risorse utilizzate siano considerate come investimento e non come spesa. Ha concluso il suo intervento dicendo: “Vorrei che avessimo il coraggio di costruire una scuola di creatività, esteticamente bella, che risponda ad una visione olistica della persona e del sapere. Dobbiamo smettere di separare, di dividere e riprendere una prospettiva unificante e creativa di studio, cultura e sviluppo economico. Qual è la risposta di oggi alla diffusa domanda di una nuova politica economica credibile? È l’istruzione, che deve essere il cuore pulsante del nuovo rinascimento di questo Paese”.
Il Presidente della Repubblica ha constatato con rammarico che la scuola, negli ultimi anni, ha particolarmente patito le ristrettezze dovute alla crisi generale, anche per incomprensioni e miopie, rifiuti e tagli alla cieca da parte dei responsabili della cosa pubblica.
Tuttavia, si sta finalmente comprendendo che bisogna cambiare strada sul modo di affrontare la crisi generale dell’istruzione italiana, come emerge dai recenti provvedimenti adottati dal governo, finalizzati al potenziamento del sistema scolastico a partire dagli edifici divenuti antiquati ed insicuri. Infine, il Presidente ha affermato che la presenza di studenti di origine immigrata è un’occasione imperdibile per consentire alla nostra scuola di far entrare il mondo nelle sue aule.
Questo viaggio è stato per me anche l’occasione di incontrare il Capo dell’Ufficio V del Ministero degli Affari Esteri Roberto Nocella e dei suoi più stretti collaboratori. Il dott. Nocella, pur rappresentandomi le difficoltà che l’Amministrazione sta affrontando per i tagli imposti dalla “spending review”, mi ha incoraggiato nel proseguire l’importante opera di promozione della lingua e cultura italiana che le istituzioni scolastiche italiane all’estero conducono.
Maria Stella Giuffrida
Dirigente Scolastico
Polo Scolastico Italo-Svizzero di Zurigo