L’accanimento dell’Europa su gli immobili degli italiani si ripresenta con le solite raccomandazioni, ma questa volta ci sono i soldi dei fondi Pnrr sotto ricatto, un modo che la UE utilizza per condizionare nella fattispecie la politica italiana. Su alcuni punti si può essere anche essere d’accordo, vedi la riforma della giustizia – l’alleggerimento della burocrazia e la regolamentazioni delle norme sugli appalti – ma l’UE vuole spostare le tasse sugli immobili, che sono stati da sempre il bene rifugio degli italiani. Il Commissario Gentiloni, burattino nelle mani dell’UE, si sforza a smentire il tutto, ma basti leggere le richieste avanzate dall’UE per capire che trattasi di una manovra sistematica volta in un’unica direzione, tassare le rendite immobiliari, tagliare tutte le semplificazioni fiscali, ovvero cancellare tutte le agevolazioni, le cedolari secche, con un unico risultato, aumentare le tasse. Non si tratta di essere anti europeisti, ma di tutelare i propri beni e relativi diritti ottenuti con lavoro e fatica. Tutta questa manovra orchestrata per un solo ed unico scopo: incentivare la vendita degli immobili e far sì che l’individuo investa in attività finanziarie, ovvero tutti quei bei prodotti che le banche offrono ai propri clienti, sostanzialmente trattasi esclusivamente di trattazioni nella quale la banca non rischia nulla sia che il cliente guadagni o perda, la banca ha sempre la sua commissione assicurata a rischio zero.
Dr. Paolo Gasparini