Ecco due studi scientifici recenti interessanti
Muoversi per imparare meglio
Di sicuro non è una novità se vi diciamo che muoversi fa bene, questo non significa che non ci possano essere novità a riguardo. Infatti, l’argomento è stato oggetto di uno studio degli scienziati del centro per la scienza dello sport dell’Università di Vienna, che sostengono che per i bambini muoversi sarebbe buono non solo durante il tempo libero, ma anche durante le lezioni. Durante lo studio, gli scienziati hanno analizzato bambini e adolescenti con la possibilità di eseguire esercizi psicomotorie durante le lezioni. Sono state coinvolte diverse classi, messe a paragone, mentre alcune frequentavano le lezioni includendo esercizi di movimento, e altre seguivano il programma classico. Gli scienziati hanno scoperto che effettivamente il movimento durante le lezioni porta a risultati migliori. Secondo il capo del team Otmar Weiss gli alunni avrebbero avuto meno difficoltà a memorizzare nuove informazioni, inoltre sarebbero stati generalmente più interessati e anche più motivati ad apprendere nuove cose.
Per Weiss il motivo di questo risultato è semplice: “Se si rispettano le esigenze dei bambini – e ne fa parte l’impulso di muoversi – si cambia anche il rapporto tra insegnanti e bambini”.
Bere del tè troppo caldo è pericoloso
Gli scienziati del team intorno a Farhad Islami dell’Università di Scienze Mediche a Teheran, In Iran, hanno confermato ciò che da tempo si sospettava: bere del tè troppo caldo può causare cancro all’esofago. Già l’Organizzazione mondiale della sanità OMS avvisa da tempo che “bere bevande molto calde oltre i 65 gradi potrebbe essere cancerogeno”, l’avviso lo sostiene anche il centro tedesco di ricerca di cancro.
È la prima volta che viene presentato uno studio basato su una base di dati molto ampia. Per la ricerca sono stati coinvolti oltre 50’000 persone della provincia iraniana Golestan tra il 2004 e il 2017. Lo stato dei partecipanti è stato osservato nella media per ben dieci anni. Inoltre i ricercatori hanno fatto caso anche a dati come abitudini di alimentazione o socioeconomici. Ai partecipanti, inoltre, non veniva solo chiesta la temperatura del tè che preferivano consumare, come era successo negli studi finora, ma collaboratori dello studio si sono recati nelle case dei partecipanti per misurare con un termometro i tè consumati, questo per evitare risultati falsi.
Tra i partecipanti sono stati registrati 317 casi di carcinoma a cellule squamose, uno dei più diffusi cancri all’esofago. Secondo i ricercatori, che hanno considerato anche fattori come fumare o consumo di alcol, c’è un evidente rapporto tra la temperatura del tè consumato e il rischio di cancro. Per quanto riguarda il motivo, gli scienziati scrivono nello studio, pubblicato sull’”International Journal of Cancer”, che le bevande calde possono causare delle ferite che possono portare ad infiammazioni del tessuto dell’esofago, questi mutamenti delle cellule potrebbero causare cancro.