Nessuna polemica, gossip o scandalo per fare share: ecco i programmi televisivi creati con professionalità che reggono i palinsesti da anni
Spulciando tra i dati di share televisivi italiani delle ultime settimane notiamo che, mentre alcuni programmi molto pubblicizzati si dimostrano dei flop televisivi, altri tengono sempre un gradimento costante con un pubblico affezionato che premia argomenti e qualità. Parliamo, nello specifico, dei programmi di punta sia di Mediaset che della Rai dedicati alla natura e alla gastronomia italiana trasmessi da anni alla domenica nella fascia di mezzogiorno: Linea Verde e Mela Verde sono un porto sicuro per l’auditel tricolore.
Vediamo i dati: l’ultima domenica di febbraio, su Rai1, Linea Verde ha avuto ascolti eccellenti con ben tre milioni e 200 mila telespettatori facendo un ottimo 19.8% di share. Mela Verde non raggiunge la stessa percentuale ma si attesta un dignitoso 13.2%. Se compariamo questi format a “La domenica sportiva” che porta a casa solo un 8% oppure al TG2 o TG3 con percentuali basse, ne capiamo il ruolo chiave dell’intrattenimento domenicale. Gli argomenti proposti? I trattati di cucina di Leonardo da Vinci e i banchetti rinascimentali, l’allevamento di storioni, ma anche la “crema Bontalenti” il primo gelato creato a Firenze nel 1500!
Linea Verde, condotto da Daniela Ferolla e Federico Quaranta è inarrestabile e, nonostante le proposte si ripetono da tanti anni, al pubblico piace informarsi sull’agricoltura italiana e sui prodotti dei territori. Il pranzo degli italiani è accompagnato dalla trasmissione televisiva dagli anni 80 avendo, all’epoca ereditato programmi come La Tv degli agricoltori in onda dagli anni 50 agli anni 70.
Gettonata anche la coppia storica della domenica green di Mediaset impersonata dal volto femminile di Ellen Hidding e dal bonario gastronomo Edoardo Raspelli che conduce ormai da vent’anni e che dispensano informazioni e simpatia.
Le trasmissioni offrono ogni settimana un viaggio alla scoperta del territorio italiano, della biodiversità e delle eccellenze agroalimentari: dai vitigni agli oliveti, dalle masserie alle malghe alpine in tanti anni il pubblico si è affezionato a questi programmi semplici e lineari di divulgazione del nostro patrimonio naturale e artigianale. L’ultima puntata ha avuto un picco di ascolti trattando del nuovo progetto del parco nel Matese con particolare attenzione al versante campano nelle province di Caserta e Benevento ma ha fornito anche informazioni curiose (edizione di linea verde life del sabato) su come trasformare l’olio di cottura in detersivo o realizzare un semenzaio. La differenza tra i due format è minima ma Mela Verde punta anche a far scoprire non solo come nascono gli alimenti in natura ma anche come vengono trasformati nelle produzioni industriali nelle sedi di brand famosi che producono formaggi, insaccati o pasta.
Come conseguenza al successo dei format sono nati anche gli Spin-off in edizioni come Linea verde estate o Linea Blu, dedicata al mondo del mare, oppure su Rete 4, Le storie di Mela Verde. L’entusiasmo e la stima per trasmissioni e conduttori si percepiscono anche dalle pagine web in cui tanti telespettatori scrivono messaggi d’affetto come “Non è domenica senza Linea Verde” oppure “Una delle poche trasmissioni che valorizzano il territorio…bravi!” e ancora “È sempre piacevole pranzare in vostra compagnia”. Recensioni positive, dunque, e meritate!
foto: Facebook