Lega: se Governo dice no si farà Referendum propositivo come in Svizzera!
Oltre 30 mila persone scandite dal colore arancione, il colore simbolo della manifestazione che ha visto partecipare uniti imprenditori, associazioni di categoria, sindacati e partiti e soprattutto tanti partiti tra cui anche Pd, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Lo slogan della manifestazione è semplice e diretto: “Sì Tav subito” e a sottofondo ‘We Will Rock You’, dei Queen. “Siamo più di trentamila, come l’altra volta”, affermano gli organizzatori dell’evento ricordando la precedente manifestazione del 10 novembre.
“Per la seconda volta i cittadini sono in piazza. Questo è già un referendum”, affermano Patrizia Chiazza e Roberta Castellina, due delle cosiddette ‘madamin’ animatrici del flash mob con l’ex sottosegretario Mino Giachino. Non è passata inosservata la presenza della Lega. Dopotutto non è una novità che la Lega sia favorevole alla Tav. “Ci fa piacere – sottolineano Chiazza e Castellina – che molte forze politiche abbiano deciso di aderire, Lega inclusa – aggiungono -. Noi però abbiamo chiesto che non ci siano bandiere di partito, perché la Torino-Lione è un’opera di tutti”. “Siamo qui a ribadire una posizione storica della Lega, che è sempre stata a favore delle grandi opere”, afferma il segretario del Carroccio in Piemonte, e capogruppo alla Camera del Carroccio, Riccardo Molinari.
“Dimostrano questa posizione i voti, le posizioni politiche, i programmi elettorali – aggiunge – non ultimo quello con cui siamo stati eletti il 4 marzo, che per il Piemonte punta sullo sviluppo di Terzo Valico e Tav per il suo rilancio”.
E a proposito del successo della manifestazione a favore della Tav in in piazza Castello a Torino, il Vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, si esprime positivamente: “È sempre un buon segno quando gli italiani partecipano e manifestano civilmente. Non come i centri sociali che sfasciano e aggrediscono, quindi dobbiamo tenerne conto. Io penso che l’Italia abbia bisogno di andare avanti, di viaggiare di più e più velocemente”. E a proposito della proposta di referendum “se non c’è una sintesi all’interno del governo – ha continuato il leader della Lega – decidono gli italiani come è giusto che sia. Nel contratto di governo ci sono i referendum propositivi come in Svizzera, giustamente, quindi se sulla tav non c’è un accordo politico la parola passa a italiani”. E “io ho ben chiaro in testa che voterei a favore dello sviluppo e della crescita”.
“Se i cittadini chiederanno il referendum sulla Tav ben venga, ma la posizione del Movimento Cinquestelle è chiara. Il contratto dice che l’opera va ridiscussa”, ha detto in proposito Luigi Di Maio. E sulla diversa posizione intrapresa dagli alleati di governo, il Ministro del lavoro ha affermato che è dovuto al fatto che “sono due forze politiche che hanno convinzioni. Infatti per questo, come Movimento 5 Stelle, quando abbiamo iniziato il percorso di governo, abbiamo chiesto un contratto di governo perché io sapevo che ci saremmo ritrovati in queste situazioni”.