Marco Tommasini, presidente del Comitato Difesa Famiglie truffate lancia ancora un appello: aiutateci a far valere i nostri diritti
pagina – Signor Tommasini, il 26 febbraio la corte d’appello cantonale di Zurigo ha confermato la sentenza in cui si condanna INCA/CGIL a risarcire (capitale, costi legali e danni morali) i pensionati che lei rappresenta.
Tommasini – Sì, il Tribunale ci ha dato ragione addossando all’INCA i costi procedurali, il risarcimento dell’intero importo delle CASSE PENSIONI e un risarcimento danni materiali e morali. E’ stato imposto di versare una cauzione di Fr. 100’000.- già pagata dall’INCA.
pagina – Ricapitoliamo per dare una quadro completo ai lettori che magari non sono al corrente della triste storia.
Tommasini – Il CDF raggrupa circa 50 danneggiati, i promotori della causa contro INCA sono 10. Non avendo i soldi necessari per pagare gli avvocati, abbiamo pensato di fare dapprima una causa pilota per poi, man mano, recuperare anche gli altri. L’ammontare del danno dei 10 danneggiati è di 5 milioni di franchi. Bisogna premettere che, grazie alle nostre battaglie, 3 casi sono stati risolti (i pensionati sono stati risarciti con la clausola della segretezza) dalle casse pensioni con un accordo amichevole.
pagina – A lei risultano altri casi, altri truffati che non sono iscritti al CDF. Quanti sono e a quanto ammonta in totale la truffa?
Tommasini – Il procuratore mi ha detto che i danneggiati sono un centinaio ed il totale (stima dello stesso procuratore) ammonta a 60 milioni di franchi svizzeri.
pagina – Dopo alcuni anni siamo ancora al muro contro muro con l’INCA. Perché, secondo lei?
Tommasini – Il nostro interesse è quello di essere aiutati dall’INCA. Abbiamo chiesto loro di portare il nostro caso alla centrale di Roma. Ma la coordinatrice, la Signora Sorrentino non ci ha dato alcuna risposta. Il muro non l’abbiamo messo noi. Sono stati loro. Noi chiediamo soltanto che le persone che si sono rivolte all’INCA in totale fiducia e perfetta buona fede, vengano risarciti. Sono i nostri genitori, gente per bene che ha lavorato duramente una vita intera ed è stata truffata. Noi chiediamo solo giustizia per loro.
pagina – I molti incontri con politici e rappresentanti locali della nostra emigrazione organizzata (console, presidente Comites ecc.) si sono dimostrati inutili. Non si vuole più tentare una soluzione “amichevole”?
Tommasini – Il Consolato di Zurigo, tramite il Ministro Fridegotto, ci ha fatto avere la somma di Fr. 60’000.-. Una miseria se si tiene conto che il costo/ora onorario di un legale a Zurigo è di Fr. 500.-. Abbiamo chiesto altri contributi ma invano.
pagina – Avete individuato una responsabilità soggettiva (Antonio Giacchetta) ed una oggettiva (INCA/CGIL). Vi sono altre responsabilità secondo lei?
Tommasini – Mi sono chiesto diverse volte: 60 milioni di franchi sono una cifra enorme. I primi casi di truffa risalgono al 2000 ed in tutti questi anni, sicuramente, all’INCA qualcuno si sarà pur chiesto il motivo di tante telefonate, di corrispondenza epistolare, di pacchi e pacchetti. E qualcuno, rispondendo alle tantissime telefonate di richiesta informazioni sulle casse pensioni si sarà pur chiesto: “Come mai ci telefoni per i soldi delle casse pensioni se noi non le gestiamo?”. Io non voglio accusare nessuno. Mi auguro solo che il procuratore faccia chiarezza. Ma chi deve fare chiarezza? Il procuratore non parla la nostra lingua, i patronati sono degli “sconosciuti” per la stessa magistratura svizzera. Abbiamo fatto causa alla Confederazione elvetica per mancanza di controllo su enti statali stranieri operanti in Svizzera e la sentenza del tribunale federale amministrativo di San Gallo è stata “Noi non abbiamo nessun obbligo di controllo”. Insomma, la Svizzera ci dice “E’ una <roba> italiana, arrangiatevi” ma l’Italia non ci può dire “E’ una <roba> svizzera, arrangiatevi”! Saremmo in una situazione in cui i patronati stanno al di sopra della legge. E c’è poi una lentezza che non capisco e che non giustifico. Da parte italiana, poi, non c’è nessuna collaborazione. I Patronati sono finanziati dallo stato italiano, le loro pratiche sono controllate dai carabinieri che ogni anno fanno verifiche.
pagina – I vostri avvocati hanno chiesto il sequestro dei beni di INCA SVIZZERA. Ma esistono dei beni da sequestrare?
Tommasini – Certo che ci sono dei beni. Quei cento mila franchi versati dall’INCA, quale cauzione, da dove sono arrivati? Li hanno tirati fuoni dall’oggi a domani. INCA Svizzera dipende da INCA ITALIA. INCA ITALIA è CGIL, CGIL vuol dire PD. Ci sono grossi interessi. Ma nessuno vuole aiutarci e risolvere questa situazione.
Sui milioni che arrivano ai Patronati in Svizzera non c’è nessuna trasparenza. In più c’è la prova evidente che truffano anche i loro assistiti, li abbandonano… Basta! Siamo andati all’INCA più volte, abbiamo chiesto: “Mettiamoci ad un tavolo, ci sono delle persone in una situazione terribile e tragica, cerchiamo di aiutarle, mettiamo i nostri avvocati insieme ai vostri e aiutamoli”. No, non vogliono. Abbiamo insistito: “Siamo in una situazione disperata, non abbiamo soldi per pagare gli avvocati. Dateci un supporto finanziario per andare contro le casse pensioni. Ogni causa che vinciamo contro le casse pensioni è a vostro favore”. Son due mesi che aspetto risposta. Cosa dobbiamo fare? Non sappiamo più a quale santo appellarci. Viviamo in Svizzera, ci troviamo in una situazione privilegiata, una fortuna incredibile, abbiamo il massimo della rappresentanza politica d’emigrazione: 3 deputati, un senatore, Comites, CGIE, il responsabile della Stampa Italiana nel mondo (Giangi Cretti, presidente FUSIE, direttore del Mensile della Camera di Commercio Zurigo, membro Comites e CGIE). Nessuno ha fatto NIENTE! Siamo stati abbandonati da tutti!
L’appello ai lettori de LA PAGINA
Inviate una Mail all’On. Bersani, alla Camusso
ed alla responsabile INCA Italia
[email protected]; [email protected]; [email protected]; c.c. [email protected]
TESTO:
Pier Luigi Bersani, segretario PD – Susanna Camusso, segretaria generale CGIL, Morena Piccinini, segretaria confederale INCA/ CGIL,
Perché l’ INCA/ CGIL abbandona i propri assistiti a Zurigo ? Restituite ai nostri cittadini italiani residenti a Zurigo il maltolto e fate seguito alle Vs. parole e promesse!
3 commenti
Ringrazio la redazione di “La Pagina” per la pubblicazione e la simpatia nei confronti di noi connazionali capitato involontariamente in un vortice tragico.
In questo vortice poteva precipitare chiunque che aveva fiducia nelle istituzioni italiane che siano esse: Patronati, Comites, Consolato, CGIE etc. Ci poteVi capitare anche Te che in questo momento leggi queste poche righe.
Sono il primo dei primi a difendere le istituzioni italiane ma non con la negligenza attuale nell’ operare verso noi connazionali sia in Italia che all’ estero.
Per questo esorto a chiunque preme migliorare il presente di dare una mano alla nostra lotta silenziosa. Se il patronato un domani risarcirà le vittime sarà una vittoria di tutta l’emigrazione che per UNA VOLTA si è opposta contro l’oppressione istituzionale. Un segno deciso e concreto che “SI PUO FARE”
Copia e incolla l’appello e invialo agli vertici PD, CGIL ed INCA in modo che sappiano che c’è un limite ad ogni sopruso.
Ti ringraziamo, ma di più Ti ringrazieranno un domani i Tuoi Figli e i Tuoi Nipoti
CDF, il presidente
Marco Tommasini
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c.a. [email protected]; [email protected]; [email protected];
c.c. [email protected]
Pier Luigi Bersani, segretario PD – Susanna Camusso, segretaria generale CGIL, Morena Piccinini, segretaria confederale INCA/ CGIL,
Perché l’ INCA/ CGIL abbandona i propri assistiti a Zurigo ? Restituite ai nostri cittadini italiani residenti a Zurigo il maltolto e fate seguito alle Vs. parole e promesse!
Distinti Saluti
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Altro che miseria, uno scandalo! Ma é possibile che anche doppo tutti questi anni nessuno ha rimorsi di coscienza. Tanto fanno quello che gli pare! E chi li ferma! Ci servirebbe un miracolo.
Comunque speriamo che non vi succederà mai una situazione del genere. No la truffa… Essere stati abbandonati
Trovo vergognoso che l’ INCA si comporta cosi. Ma dopo 4 anni che l’ INCA mi ride in faccia e se ne sbatte pienamente di me ormai non mi meraviglio piu di niente. Spero con tutto il cuore che con i soldi che mi hanno rubato, se li prendano tutti di medicine…!! Auguro a tutti quelli che hanno a che vedere con l’ INCA le peggiori malattie di questo mondo. A loro e tutti i loro cari… tanto a me non mi rimangono molti anni ancora da vivere… L’ INCA non ha rovinato solo me. Ma ha rovinato anche mia moglie e i miei figli…. e se devo morire di dolore per colpa del INCA allora non voglio essere da solo…!!
Tutta una combriccola quelli del INCA… Tutti a pararsi il culo uno con l’altro…. VERGOGNATEVI… Non scrivo pienamente quello che penso sull INCA e i suoi impiegati perche un po di educazione anche con gente come loro mi è rimasta.
Un grazie alla PAGINA per l interesse sul nostro caso. Se ci fossero piu giornali disposti a darci una mano, forse adesso eravamo un po piu avanti contro la truffa dell ‘INCA.
FATE IN MODO CHE I PATRONATI ALL’ ESTRO VENGANO CHIUSI. ANCHE IN GERMANIA L’ INCA HA RUBATO I SOLDI DELLE PENSIONI DI PERSONE CHE SI SONO RIVOLTI A LORO PER DELLE PRATICHE. IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO.
QUESTI PRENDONO PAGHE ALTISSIME E POI DERUBBANO LE PERSONE POVERE. INGORDI…!! BASTA…. !!! CHE COSA DEVE SUCCERE ANCORA FINCHE SI PRENDANO DEI PROVEDIMENTI? POI NON CI LAMENTIAMO SE CONTINUANO A RUBARE… OGGI È TOCCATO A ME… DOMANI PUO TOCCARE A TE O A UN TUO CARO. TOGLIAMO LA POSSIBILITA DI CREARE ANCORA DEI DANNI.