Risoluzioni ONU: “242 (1967) 3236 (1974) 446 (1979)”
Menzogne su menzogne! Israele occupa da sessant’anni territori non suoi contro ogni ragione.
Tutti i giorni assistiamo a prese di posizioni che sono puramente ideologiche e faziose. Prima dell’attacco terroristico di Hamas, non ce ne fregava niente. La violenza è ovviamente sempre condannabile perché finisce per colpire sempre innocenti. C’è però un problema, ci sono le radici della violenza, un popolo che vive sotto occupazione, sotto mille vessazioni dal 1948, poi tutto questo si è aggravato nel 1967 con la guerra dei sei giorni, che non vede nessuna via d’uscita per deliberata scelta dei potenti della terra. Ci sono le risoluzioni dell’ONU (ca.70) che dicono cosa bisogna fare e invece queste risoluzioni vengono sistematicamente disattese e ignorate. Ma, dov’è Dio? Se qualcuno si azzarda a criticare il pensiero dominante, apriti cielo. C’è un livello di malafede, di ipocrisia, di brutalità precedenti. Abbiamo visto i filmati del pestaggio dei fedeli nella Moschea Alexa, solo forze addestrate a un cinico sadismo, si accanivano con tale violenza su gente inerme ammanettata. Dove era Dio? Tutto questo vuol dire che c’è una cultura di odio, una cultura di tale disconoscimento dell’umanità di coloro verso i quali tu eserciti la brutalità e la violenza di quel genere, tipo “macelleria messicana”, proprio da cultura fascista del Sud America, questo è il paragone fattibile.
Ora l’origine di tutto questo, il nodo purulento di tutto questo, si chiama occupazione, colonizzazione segregazione, espropriazione coatta, brutalità in uno stile interminabile. Allora i governi di Israele, in particolare quelli ultra reazionari, (è molto difficile separare Netanyahu) di matrice fascista, che si accaniscono contro il popolo Palestinese perché l’hanno detto chiaro e tondo “non lo vogliono riconoscere uno Stato Palestinese a fianco dello Stato di Israele“, e questo in contraddizione a quello che dichiarano le risoluzioni internazionali che vengono ancora citate, con una retorica ipocrita. Allora quello che accade, accade per questa principale ragione. Il resto è fuffa. Finché non si muoveranno le menti dormienti per fare rispettare le leggi internazionali, si continuerà con la violenza cieca. Naturalmente Netanyahu, messo all’angolo non ha avuto reazione più ovvia «come le reazioni di Pablo» ha pensato “io adesso accendo la violenza così si dimenticheranno delle porcherie che voglio fare sul popolo Israeliano”.
È cosi che funziona da sempre! Secondo me è deliberato, programmato, perché se Netanyahu va a processo è finito. Finché Israele è uno Stato nazionalista eletto che guarda i Palestinesi non come esseri umani, titolari di diritti, devono accettare tutto quello che Israele e l’America impongono con la forza. Dio, se ci sei batti un colpo!
Franco Avantaggiato Zurigo
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