Le ultime prestazioni del girone contro Macedonia e Albania sono state mediocre. L’Italia va allo spareggio per Russia 2018 da testa di serie e spera in un’urna benevola
L’Italia rischia seriamente di non partecipare al mondiale in Russia nel 2018. Queste sensazioni negative arrivano dopo il fine settimana che ha chiuso il Girone G con gli azzurri al secondo posto, ma senza aver lasciato l’impressione di essere una Nazionale con un minimo senso di squadra collaudata, solida e convinta dei propri mezzi per lo spareggio di novembre (il sorteggio avverrà a Zurigo il 17 ottobre).
Dopo il pareggio scialbo contro la Macedonia, l’Italia di Ventura si è riscattata con uno stretto 0-1 sull’Albania, senza impressionare. Tra le due gare ci sono stati i fischi di disappunto dell’Olimpico di Torino, le poco convincenti spiegazioni del c.t. nel difendere il lavoro fatto fin qui e la riunione del gruppo intorno ai senatori per ricompattare la squadra. Sul campo dello stadio di Scutari in Albania si sono visti pochissimi progressi e il gol da tre punti di Candreva ha solamente attenuato i giudizi negativi sullo stato negativo della Nazionale. La pesante sconfitta contro la Spagna sembra aver tolto all’Italia quel minimo di certezza che si era costruita fino alla lezione di Madrid. Ventura ha tentato di cambiare il modulo con un 4-2-4 offensivo, che ha creato più confusione che vantaggi. Modulo che Ventura ha riproposto ostinatamente, senza capire che la preoccupazione della Nazionale è l’enorme difficoltà di creare gioco, di vincere con disinvoltura, neanche quando l’Albania, sbilanciandosi, ha concesso maggiori spazi.
Le poche note positive sono in difesa, ma toccano solo Chiellini e in parte Buffon. Altrimenti è una squadra abulica, nella quale anche i giocatori (Insigne irriconoscibile e Immobile molto impreciso) che in campionato eccellono, diventano mediocri. Ventura non tira fuori il meglio dai suoi giocatori, che giocano a ritmi soporifici e senza fiducia nei propri mezzi.
L’Italia va allo spareggio con tante incertezze e da testa di serie grazie alla vittoria sull’Albania e può così sperare in un’urna benevola che le sorteggi un avversario abbordabile. Ma con questa costellazione non fa differenza, perché gli azzurri vanno in sofferenza sia con le grandi sia con le piccole. L’augurio è di qualificarsi per il mondiale e avendo fiducia nelle parole post partita contro l’Albania del c.t., “Abbiamo fatto un piccolo passo in avanti, ora la vedo meno drammatica”, il primo passo dovrebbe riuscire, anche grazie al recupero degli infortunati, che sono in gran parte centrocampisti. Sarà poi capace Ventura di riportare quello spirito vincente ai giocatori e dare alla Nazionale un’identità, un gioco e un equilibrio tra i reparti per affrontare con più autostima gli avversari ben più temibili al mondiale? L’Italia di Ventura ha ampi margini di miglioramento e i giocatori adatti per raggiungerli. È solo suo il compito di trovare la quadratura del cerchio, avendo anche il coraggio di fare scelte impopolari nella gestione del cambio generazionale.
G.S.
foto: Ansa