La modestissima Svezia difende l’1-0 di Stoccolma e va in Russia. All’Italia non basta l’orgoglio e dopo 60 anni gli azzurri sono fuori dal Mondiale. Il calcio italiano paga gli errori di programmazione. Buffon addio in lacrime, l’allontanamento del c.t Ventura è doveroso
La mancata qualificazione a Russia 2018 non è l’apocalisse, non è neanche una tragedia. È il segnale che l’Italia calcistica deve uscire con serietà e subito dal tunnel buio in cui si è infilata per gli errori commessi a partire dal fallimento del Mondiale 2010 e dal quale non è stata capace di venirne fuori. È un’occasione per ripartire da zero, con progetti adeguati e persone competenti in tutti i settori, per ridare alla Nazionale italiana la sua identità calcistica che ha smarrito. Se l’Italia si fa eliminare da una Svezia imbarazzante sul piano tecnico, con le proprie armi (l’arte di difendere, senza scomodare il catenaccio) e non riesce a fare gol in 180 minuti agli svedesi, se l’Italia negli ultimi sette anni perde gare ufficiali ai Mondiali contro avversarie meno blasonate (Slovacchia, Costarica) e ha difficolta contro Montenegro e Albania, allora il movimento ha toccato quasi il fondo e non merita di andare al Mondiale. In causa per questi errori sono chiamati i dirigenti e i vertici federali, sinceramente incompetenti e impresentabili. Il presidente Carlo Tavecchio, inadeguato al compito, in primis dovrebbe lasciare immediatamente l’incarico. Il commissario tecnico Giampiero Ventura (un bravo allenatore), scelto dal numero 1 FIGC, è il massimo responsabile di questo fallimento, perché non è stato in grado di cambiare il suo stile di lavoro adeguandolo a quello che richiede una Nazionale. Confuso nelle scelte dei moduli, continuare con il 3-5-2 di Conte non ha pagato, il 4-2-4 contro la Spagna è stato un suicidio calcistico, mai capace di dare un’identità alla Nazionale, un gioco efficace e un equilibrio tra i reparti, Ventura ha trainato la Nazionale
in un baratro e per difendersi ha cavalcato l’onda delle scuse, quando ha capito che stava precipitando: l’arbitro contro, gli infortuni. Non ha mai ammesso i propri errori e soprattutto non ha trovato le soluzioni per uscire dalla crisi post sconfitta contro la Spagna per affrontare con successo lo spareggio che non era proibitivo. Anzi la situazione è peggiorata trasformandosi in confusione. La lite tra lo staff azzurro e De Rossi sulla sostituzione a fine gare contro la Svezia è stata la prova schiacciante che Ventura ha sbagliato proprio tutto. La scelta del suo successore sarà il primo importantissimo e delicato passo verso la rifondazione. Un tecnico di esperienza, capace di ricostruire dalle macerie e avviare il cambio generazionale. Ma non ci sono campioni in giro, la qualità tecnica è poca, il talento scarseggia e il campionato italiano non è all’altezza di quelli europei, i vivai non funzionano. Ricominciare da zero è d’obbligo e il calcio italiano dovrà avere il coraggio di intraprendere questa via radicale. L’eliminazione a Russia 2018 è l’occasione giusta, ma si dovrà lasciare da parte la presunzione e lavorare con idee concrete per non ripetere gli errori. Il calcio italiano deve dare un seno a questa disfatta e ci riuscirà solo con la scelta di persone giuste e competenti.
G.S.
foto: Ansa