Sfida scudetto – I due punti regalati dalla Spal il Napoli li ha subito sperperati e la Juventus a otta gare dalla fine del campionato allunga di nuovo a +4. Psicologicamente la squadra di Allegri sembra avvantaggiata sul Napoli che ha perso smalto e rallenta vistosamente non solo nei risultati ma anche nel gioco. Alcuni giocatori di Sarri, che schiera sostanzialmente la stessa formazione, sono affaticati e poco brillanti. Inoltre, gli automatismi del gioco non sono più perfetti e sotto porta è sparita l’efficacia realizzativa di Callejon e Mertens. La squadra mostra anche sintomi di nervosismo, a causa della tensione che sta schiacciando i giocatori e la poca abitudine di lottare ai massimi livelli contro un’avversaria, la Juventus, che in confronto gestisce meglio la tensione. Sarri dovrebbe responsabilizzare forze fresche che diano respiro ai titolari esausti. Matematicamente il Napoli può continuare a rincorrere il sogno scudetto fino alla fine, c’è ancora lo scontro diretto, ma da domenica contro il Chievo non sono più permessi passi falsi. Servono entusiasmo e nuove energie, per contrastare la Juventus che tiene forte in mano le redini del campionato e raramente concede altri regali o si permette passi falsi contro le piccole. Quando è in difficoltà la Juventus tira fuori spesso la giocata del campione o i cambi permetto di cambiare volta alla partita in positivo. Contro nell’ultimo il turno la squadra di Allegri non ha giocato meglio del Milan che per 75 minuti è stato superiore mettendo in difficoltà i campioni d’Italia. Allegri è capace di intervenire nei momenti di disagio e leggere bene le gare. I suoi giocatori, grazie alle qualità indubbie dei singoli e anche un po’ di fortuna, lo ripagano. Tanta personalità, la pazienza nel creare le azioni decisive e il cinismo sotto porta sono le doti che fanno la differenza con il Napoli nella corsa al settimo scudetto consecutivo.
Corsa Champions League Tutto ancora incerto per i due posti in Champions League. La Roma accusa “mentalmente” il doppio impegno (ieri si è giocata Barcellona-Roma) e frena in campionato. Ne approfittano Inter e Lazio che riducono lo svantaggio. Le due romane, impegnate anche in Europa, dovranno trovare il giusto equilibro mentale per tenere il ritmo dell’Inter. I nerazzurri (ieri il derby di Milano) di Spalletti hanno ritrovato la loro dimensione di inizio stagione uscendo dalla crisi invernale grazie ad alcuni cambiamenti del tecnico. Tre giocatori hanno conquistato un posto da titolare, Cancelo, Rafinha e Brozovic e l’Inter ha ritrovato la quadratura recuperando alla causa anche Perisic, Icardi e Candreva. Cambiamenti tattici che danno qualità al gioco ed equilibrio (nessun gol nelle ultime tre gare), ma anche la scossa decisiva sul piano psicologico. Se l’Inter tiene la compattezza e la concretezza la qualificazione alla Champions è a portata di mano. Il risultato del derby è arrivato dopo la chiusura in redazione e per il Milan è stata l’ultima occasione per continuare a sognare l’Europa che conta. La squadra di Gattuso è in un’ottima forma psico-fisica, come dimostrato contro la Juventus per 75 minuti, ma non ha ancora l’assetto tattico in attacco per risolvere il problema del gol che non arriva con regolarità. Manca un centravanti che garantisca i gol, la stoccata vincente e concretizzi le manovre d’attacco, spesso costruite sulle ripartenze, per far sperare nel miracolo del quarto posto. I complimenti per le belle prestazioni non bastano, non portano punti. Il Milan è una squadra compatta, sa difendere bene e ha un’identità che Gattuso, se dovesse firmare il rinnovo, la prossima stagione potrà perfezionare con un gioco efficace per fare il salto di qualità.
G.S.
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