A Roma arriva il settimo scudetto consecutivo, Napoli e Roma in Champions League, Lazio-Inter sfida per il quarto posto, il Milan in Europa League, verdetto per la terza retrocessione all’ultimo turno con Spal e Crotone nei guai
Sfida scudetto – Ora si può iscriverlo nella storia del calcio italiano. La Juventus vince con merito il 34° scudetto della sua storia e conferma di essere ancora il punto di riferimento del calcio italiano. È il 7° titolo consecutivo (record), il quarto della gestione Allegri e forse il più sudato, sofferto e difficile, per la lunga resistenza del Napoli, in un’appassionante sfida scudetto, riaperta con la vittoria del Napoli allo Stadium nello scontro diretto. Alla fine, lo scudetto l’ha vinto la squadra che ha fatto meno errori e che ha saputo essere più lucida nei momenti decisivi. E la Juventus ha dimostrato una superiorità psicofisica, una mentalità vincente che dura da sette anni e ha portato in bacheca sette scudetti e quattro coppe Italia di fila e a questi titoli vanno aggiunte due finali di Champions League perse contro squadre di indubbio livello: il Barcellona di Messi e il Real Madrid di Cristiano Ronaldo. Nella leggenda in Italia, alla Juventus non è riuscito anche quest’anno di coronare il sogno europeo e forse si è chiusa un’epoca. La società è già al lavoro per pianificare la prossima stagione e, a parte Buffon che (forse) smetterà, dovrà ringiovanire una rosa che in alcune gare aveva una media di età di 30 anni. Resta il rebus Allegri, il vero artefice di questi ultimi quattro anni di trionfi, che dalla contestazione al suo arrivo fino ad oggi, ha fatto meglio del suo amato predecessore Antonio Conte. La Juventus farebbe bene a tenerselo stretto, perché è bravo nella gestione (mai facile) dell’ampia rosa juventina, è capace di leggere le partite con i suoi cambi in corsa che hanno portato punti pesanti, è realista e molto pragmatico nelle difficoltà e riesce a risollevare la squadra da situazioni difficili, ad esempio dopo la sconfitta contro il Napoli vince a San Siro con l’Inter è decide la sfida scudetto. Caratteristiche che si aggiungono all’intelligenza di una persona pacata e perbene, mai un lamento o un mugugno, che sa integrarsi e capire in quale ambiente lavora. Massimiliano Allegri ha meritato un’altra chance per tentare di portare a Torino l’agognata Champions League e consacrarsi anche a livello internazionale. E pazienza se gli rinfacciano il “non gioco” nonostante nella rosa ci siano giocatori di talento, alla fine i risultati danno sempre ragione. La Juventus oggi è in vantaggio sulle avversarie a livello di rosa e se Napoli, Roma e le milanesi non diminuiranno il gap tecnico, il dominio della Juventus resterà per altre stagioni.
Corsa Champions League– Qualificate Napoli e Roma, che vorrà difendere il terzo posto, per il quarto sarà spareggio tra Lazio e Inter, con i laziali che avranno a disposizione due risultati su tre. L’Inter dovrà vincere. La squadra di Inzaghi ha sprecato la prima possibilità di chiudere il discorso Champions, che non approfitta del clamoroso scivolone in casa dei nerazzurri sconfitti dal Sassuolo, che nonostante non avesse più niente da chiedere al campionato, ha giocato seriamente e ha zittito coloro che avevano previsto una goleada dell’Inter, causa scarso impegno degli emiliani. Il 2-2 della Lazio a Crotone ha resuscitato l’Inter, che dopo la disastrosa prestazione, era sprofondata in uno stato di delusione che l’ha costretta a chiedere l’aiuto del Crotone. Non meglio la Lazio che deve recriminare per le occasioni sprecate nelle ultime gare (pesante l’assenza di Immobile) che sarebbero stati gol decisivi. Entrambe le squadre non sono apparse in ottime condizioni psicofisiche e abbastanza sotto pressione per un obiettivo da non mancare assolutamente, che sarà anche la base per costruire la squadra della prossima stagione. All’Olimpico è attesa “una finale” ad alta tensione emozionale.
Europa League e lotta retrocessione – Per il Milan è sicura la partecipazione all’Europa League, ma per il sesto posto la sfida è ancora aperta. La qualificazione è quasi scontata per l’Atalanta, che solo un miracolo calcistico le toglierebbe nei confronti della Fiorentina, che si è autoeliminata con la sconfitta interna contro il Cagliari. È questo il verdetto dell’1-1 tra Atalanta e Milan, un risultato che sembrava scontato dopo la sconfitta della Fiorentina. A Bergamo è stata invece partita vera sotto il diluvio, molto agonistica (due espulsioni). Il Milan era a pochi minuti dalla vittoria, ma la caparbietà dell’Atalanta è premiata dal gol di Masiello al 92’. Nell’ultimo turno Milan-Fiorentina (i viola dovrebbero vincere 8-0) e sperare nella sconfitta dell’Atalanta che giocherà a Cagliari, squadra che lotta per salvezza. A 90’ minuti dal termine per la terza squadra che retrocederà in Serie B è ancora bagarre con cinque squadre coinvolte. Le carte migliori ce le hanno il Cagliari, il Chievo e l’Udinese tutte vittoriose. Bella prova di carattere dei sardi, ai quali è bastato un gol di Pavoletti per tre punti pesantissimi che rianima le speranze salvezza del Cagliari. Il Chievo rimonta a Bologna e l’Udinese vince a Verona (già retrocesso). Due vittorie fondamentali che con 37 punti mettono le due squadre in una posizione vantaggiosa e con +2 su Crotone e Spal salgono le possibilità di rimanere in A. Sono nei guai invece Spal e Crotone. I ferraresi si illudono a Torino con il vantaggio di Grassi. I granata invece non regalano niente e ribaltano il risultato, confermando che il campionato non è falsato da squadre che non hanno più niente da chiedergli. La gara più difficile era quella del Crotone, che affrontava la Lazio, che la vittoria la avrebbe qualificata per l’Europa che conta. La squadra di Zenga (che si è lamentato per la stranezza delle vittorie delle concorrenti) con il pari è virtualmente in B e ha fatto un favore all’Inter, ma non ha messo in sicurezza il suo Crotone, che parte sfavorito nell’ultimo turno, dove farà visita al Napoli a caccia del suo record di punti. Le partite dell’ultimo turno saranno Chievo-Benevento, Udinese-Bologna, Cagliari-Atalanta, Spal-Sampdoria e Napoli-Crotone, con molteplici combinazioni di risultati per decretare la terza retrocessione.
G.S.
foto: Ansa