La Juventus vince il 5° titolo consecutivo, la Roma a -2 dal secondo posto, quasi salva l’Atalanta, torna a sperare il Palermo, Verona matematicamente in B
La Juventus resta il punto di riferimento del calcio italiano. Dopo l’ennesima prova di carattere, con la vittoria sul campo della Fiorentina e grazie alla vittoria della Roma sul Napoli, i bianconeri vincono lo scudetto 2015/2016 con tre gare d’anticipo. È il quinto titolo consecutivo, il 32° della storia. La conquista di questo scudetto è stata un’impresa strepitosa. Dopo un inizio difficile e da incubo la Juventus ha inanellato una striscia positiva clamorosa conquistando 73 puti su 75, che ha permesso l’incredibile rimonta. Due i momenti chiave: lo scossone dato da Buffon (grande protagonista e leader indiscusso) dopo l’ultima sconfitta contro il Sassuolo il 29 ottobre, quando aveva definito “indegni” i compagni di squadra. Quindi lo scontro diretto con il Napoli, vinto all’ultimo minuto, che è valso il sorpasso. Conquistata la vetta, la Juventus non l’ha più ceduta. Sono diversi i fattori e i segreti che hanno portato a uno scudetto irripetibile per com’è stato raggiunto. A parte le avversarie, crollate una dopo l’altra,
dall’Inter, alla Roma e al Napoli, più deboli della Juventus, la società ha agito con saggezza sul mercato per rifondare la squadra facendo le scelte giuste con Dybala, Khedira e Mandzukic per sostituire Tevez, Pirlo e Vidal. La rosa si è anche ringiovanita e la Juventus ha posto basi solidissime per il futuro. I dirigenti sono stati sempre al fianco di Allegri, che ha potuto lavorare con tranquillità. Lo scudetto è in gran parte merito suo, con pragmatismo a rimotivato la squadra. Intorno alla solida difesa Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini è stato bravo negli innesti dei nuovi, gestendoli con prudenza, innanzitutto Dybala. Allegri prolungherà il contratto e la sua scelta è un altro tassello positivo della società. La forza della Juventus è anche il contributo del gruppo intorno ai senatori, con senso d’identità straordinario per la Juventus e che ha permesso alla squadra di essere irresistibile. Non sono tornati i conti invece in Champions League. Sarà il prossimo obiettivo, costruire una squadra per vincere quel trofeo così ingesto alla Juventus. Nell’arco di due anni, consolidando il gruppo e inserendo nuovi giocatori di alto livello in ogni reparto, si vorrà fare il grande salto. L’Italia è diventata ormai stretta.
A Roma e Napoli è rimasto il duello per il secondo posto, riaperto dalla squadra di Spalletti grazie alla vittoria di misura nello scontro diretto all’Olimpico. Un lampo di Nainggolan fa tornare improvvisamente la Roma in corsa, che ora potrà puntare decisamente al titolo di vice campione. Il Napoli è avrebbe meritato di più in questa gara, dominata a tratti, ma è mancato in concretezza evidenziate in altre gare. La squadra di Sarri è stata l’ultima squadra a tenere testa alla Juventus, ma una stagione tirata e stressata, alla fine ha pesato sul rendimento con o senza Higuain. Adesso il Napoli si ritrova a difendere faticosamente il secondo posto e sarà un finale emozionante e i partenopei dovranno rimboccarsi le mani per non rovinare un ottimo campionato. Impeto d’orgoglio dell’Inter che batte l’Udinese, ma ormai è rassegnata all’Europa League. Tra alti e bassi, sta terminando una stagione di sorrisi, ma soprattutto di rimpianti per la squadra di Mancini. Di positivo nella vittoria contro i friulani, la prima rimonta stagionale dopo uno svantaggio, la conferma di alcuni giocatori chiave da Jovetic e Kondogbia e la certezza di una rosa che permetterà di giocare per importanti obiettivi, se ci saranno gli innesti di due campioni che permettano il salto di qualità. All’Udinese mancano pochi punti per restare in A e le ultime tre partite sono abbordabili e i 6 punti di vantaggio sul Palermo rassicuranti
Non molla l’europa, il Sassuolo che vince con determinazione sul campo del Torino, fischiato dai proprio tifosi nella prima volta nello stadio Olimpico ora intitolato Grande Torino. Gli emiliani hanno da chiedere ancora un posto in Europa al campionato e la gara contro i granata è stata convincente e la vittoria meritata. Meno motivazioni per il Torino già salvo, ma la gara avrebbe meritato più impegno in memoria della squadra scomparsa a Superga nel ’49. In bilico il futuro del tecnico Ventura, mentre Di Francesco ha firmato per continuare il progetto Sassuolo. Ha lottato fino all’ultimo il Verona. Non è bastata la vittoria sul Milan a rinviare almeno di una settimana una retrocessione scritta da tempo. Con la vittoria del Carpi, i veronesi salutano la Serie A. Il Milan invece è un disastro e ora trema anche per il sesto posto, il Sassuolo è a un solo punto. Non era dunque Mihajlovic il problema. Brocchi non è riuscito a dare la svolta, a cambiare il gioco per renderlo più offensivo tramite il possesso palla, perché non si può pretendere quando non ci sono i giocatori all’altezza. Resta la Coppa Italia, ma vincerla sarà un’impresa, dati che l’avversario è la Juventus. A Milanello si sono spente le luci e nessuno sa come riaccenderle.
L’Atalanta è quasi salva (manca un punto) dopo la vittoria di misura sul Chievo, in cui è bastato un gol di Gomez. La squadra di Reja non ha ancora raggiunto matematicamente l’obiettivo fissato della stagione, per la possibilità di una classifica avulsa con Udinese e Palermo a 41 punti, che condannerebbe i bergamaschi. Hanno fatto però un grande passo avanti in una partita che si è animata nel secondo tempo dopo la rete di Borriello, con l’Atalanta che non riesce a chiudere la gara e con il Chievo (che non perdeva da sei gare) che negli ultimi 20 minuti mette sotto pressione la difesa nerazzurra, che concede però pochissimo. Festa rinviata per l’Atalanta che giocherà presumibilmente ancora in A, come il Chievo, che continua la sua Favola e affronterà la nona stagione consecutiva nella massima serie. La Sampdoria di Montella è a un passo dalla salvezza dopo la vittori interna sulla Lazio. Una prova di carattere, determinazione e un grande Viviano in porta permettono ai blucerchiati di ribaltare il gol Djordevic arrivato dopo solo 4 minuti. Alla Lazio è finito l’effetto Inzaghi e sono svanite le speranze Europa. La squadra avrà bisogna di una radicale rivoluzione.
Il Palermo riacciuffa per i capelli la Serie A. Lo scontro diretto contro il Frosinone lo vincono i siciliani, una vittoria che vale il sorpasso in classifica sui laziali. Sono i veterani a tenere a galla il Palermo: Il portiere Sorrentino è decisivo a salvare il vantaggio siglato da Gilardino. Il Frosinone, anche sfortunato, non si è arreso fino alla fine, ma il pari non è arrivato. In svantaggio negli scontri diretti e con un calendario difficile, il Frosinone probabilmente saluterà la A, almeno di un miracolo clamoroso. Il Palermo, dalla stagione turbolenta, può giocarsi la salvezza con il Carpi fino all’ultimo respiro. Fondamentale la vittoria del Carpi sull’Empoli. Tre punti che tengono a distanza il Palermo e staccano il Frosinone. È stata una vittoria sofferta arrivata solo nel finale con Lasagna dopo un secondo tempo giocato in superiorità numerica. L’1-0 è un successo probabilmente determinante per la salvezza. Si rilancia il Bologna, che non vinceva da nove giornate, battendo il Genoa, apparso rilassato dopo la conquista della salvezza. Manca poco alla salvezza aritmetica del Bologna, neopromossa e uscita con Donadoni da un fase di difficoltà. Per entrambe le società iniziano le valutazioni sul programma della prossima stagione e il primo nodo da sciogliere sono le conferme degli allenatori.
35° Giornata
Inter-Udinese 3-1, Frosinone-Palermo 0-2, Atalanta-Chievo 1-0, Bologna-Genoa 2-0, Sampdoria-Lazio 2-1, Torino-Sassuolo 1-3, Fiorentina-Juventus 1-2, Roma-Napoli 1-0, Verona-Milan 2-1, Carpi-Empoli 1-0
G.S.
foto: Askanews/ANSA