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21 November 2024
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La salute vien leggendo!

La culla della civiltà

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Siamo la patria della Dieta Mediterranea eppure, insieme alla Grecia, condividiamo un triste record: l’obesità infantile

La notizia è stata pubblicata a maggio di quest’anno, ma ne scrivo solo ora, perché ci ho messo un po’ a riprendermi dallo shock: i bambini italiani sono tra i più grassi d’Europa, secondo i dati raccolti dallo studio COSI (Childhood Obesity Surveillance Initiative) promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e condotto nel triennio 2015-2017. Come noi, solo Grecia, Cipro e Spagna. Esatto: proprio il bacino del Mediterraneo, culla della civiltà occidentale e patria della Dieta Mediterranea, il regime alimentare che, unico al mondo, è stato riconosciuto per la sua efficacia nel promuovere salute e forma fisica e mentale. 

Vuol dire forse che la Dieta Mediterranea ha perso in efficacia? proprio per niente: significa solo che abbiamo smesso di seguirla. Cereali integrali e legumi sostituiti da pasta e pane raffinati, frutta sostituita da succhi, semi oleosi sostituiti da barrette energetiche e giochi all’aperto sostituiti da videogiochi. Suona familiare?

Per fortuna, genitori e pediatri si sono accorti che qualcosa non va e si sono già attivate le misure per cercare di invertire questo infausto sviluppo e sono già n atto diverse iniziative per promuovere il consumo di frutta e verdura e per limitare il consumo di merendine e bevande dolci. 

E in Svizzera? Gli ultimi dati, pubblicati nel 2018, riguardano l’intera popolazione a partire dai 15 anni, quindi non è possibile identificare lo stato di forma dei bambini in età scolare. Complessivamente, però, non si può stare molto allegri: un uomo su due e una donna su tre sono sovrappeso o obesi.

Insomma, la strada da fare per tornare in forma è tanta. Speriamo di tornare ad essere di esempio ed ispirazione per gli altri, invece di restare l’ultima ruota del carro.

Prospettici saluti dalla vostra consulente nutrizionale Tatiana Gaudimonte

#loveyoubody #loveyourself

Fonti:

1) Ufficio federale di statistica UST – Comunicato stampa del 30.10.2018 – sez. 14 “Salute”

2) WHO – COSI FACTSHEET Childhood Obesity Surveillance Initiative – HIGHLIGHTS 2015-17

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