Approvata definitivamente dalla Camera entra in vigore la prima legge di bilancio firmata dal governo giallo-verde. Ecco alcune delle principali voci
Cosa è successo in Italia sul fronte politica mentre gli italiani erano impegnati tra cene, vigilie e regali da scartare? Tra le cose che non possiamo trascurare c’è stata l’approvazione della Legge di Bilancio 2019. C’è stato molto fermento attorno a questa manovra, anche perché si tratta della prima firmata governo giallo-verde, il cosiddetto governo del cambiamento e soprattutto perché da questa manovra dipenderanno le sorti dei conti pubblici del 2019 e gli obiettivi finanziari da perseguire per i prossimi 3 anni. Anche per questo motivo la legge di stabilità è stata tenuta sotto controllo anche da UE e dalle agenzie di rating per i quali è importante seguire le intenzioni finanziarie italiane di uno stato per i prossimi 3 anni.
Movimento 5 Stelle e Lega hanno dovuto tribolare non poco per vedere approvata la legge di bilancio firmata governo giallo-verde e dopo l’iniziale bocciatura della Commissione Europea hanno dovuto apportare sostanziali modifiche al testo come chiesto da Bruxelles. Per trovare l’accordo con l’UE il governo ha accettato di modificare l’impianto della manovra con il deficit che è stato abbassato dal 2,4% al 2,04%. A prima vista sembrerà una roba da nulla, pochissimi punti che però tradotti in denaro significano ben 10 miliardi in meno che verranno a mancare ai cavalli di battaglia di lega e Movimento: 2 miliardi in meno per Quota 100 e altrettanti dal reddito di cittadinanza, mentre il restante della somma è arrivato da un taglio agli investimenti. L’ok dall’UE è arrivato grazie al maxiemendamento presentato come garanzia per la tenuta dei conti. Se a partire dal 2020 non si rientrerà nei conti, scatterà l’aumento dell’Iva e delle accise sui carburanti.Attenzione però, pur essendo presenti come fondi a disposizione, non sono stati inseriti nel testo i provvedimenti Quota 100 e reddito di cittadinanza che saranno oggetti di appositi ddl. Inoltre, per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, si prevede l’inserimento di alcuni requisiti precisi e ristrettivi, l’importo sarà caricato su un bancomat e gli acquisti monitorati. Inoltre, ci sarà l’obbligo di frequenza a corsi di formazione e di accettare una delle prime tre offerte di lavoro.
Ci sono anche degli aumenti in vista che riguardano in particolar modo l’Iva. Il governo giallo –verde, infatti, dovrà impegnarsi non poco a rimediare 52 miliardi per bloccare l’incremento dell’Iva. In particolare bisognerà trovare circa 30 miliardi entro il 2020 e altri 21 miliardi entro il 2021 per disinnescare le clausole e non portare l’Iva addirittura al 26,5%.
La Flat tax è fissata al 15% con regime forfettario con ricavi fino ad un massimo di 65.000 Euro. Chi versa in difficoltà economiche potrà contare sul saldo e stralcio delle cartelle tra il 2000 e 2017. I debiti potranno essere estinti pagando il 16% con Isee non superiore a 8.500 euro, il 20% con Isee da 8.500 fino a 12.500 euro e 35% con Isee oltre i 12.500 euro e fino a un massimo di 20.000 euro.
È previsto un piano di rimborso per i risparmiatori truffati coinvolti nelle crisi bancarie potranno rivolgersi direttamente al ministero dell’Economia per ottenere il rimborso. È stato istituito un fondo di indennizzo che ha una dote di 525 milioni l’anno nel triennio. Le richieste di indennizzo saranno valutate da una commissione di nove tecnici. Per quanto riguarda le famiglie, i maggiori interventi riguardano l’aumento del congedo paternità, da 4 a 5 giorni, mentre le mamme in gravidanza potranno scegliere di lavorare fino al giorno del parto. Aumenta il bonus per l’iscrizione agli asili nido pubblici o privati da 1.000 a 1.500 Euro fino al 2021. Dall’anno successivo ritorna a 1.000 Euro, mentre saranno assegnate a titolo gratuito quote dei terreni agricoli a favore delle famiglie con tre o più figli, uno dei quali sia nato negli anni 2019, 2020 e 2021 o alle società costituite da giovani imprenditori agricoli che riservano una quota del 30% della società ai nuclei familiari. Le famiglie potranno richiedere un mutuo fino a 200.000 euro, senza interessi, per l’acquisto della prima casa in prossimità del terreno assegnato.