Scompaiono Quota 100 e Reddito di cittadinanza. Di Maio: “I fondi ci sono”
La Legge di Bilancio del governo giallo-verde è stata depositata alla Camera lo scorso primo novembre, con 10 giorni di ritardo. Con la presentazione della Legge di Bilancio, però, stanno venendo alla luce diverse tensioni, in modo particolare tra i sostenitori del governo, per via dell’assenza di alcune manovre fondamentali, come il reddito di cittadinanza e la quota 100. Nessuno delle parti in causa afferma in maniera esplicita l’esclusione di queste due manovre. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, Di Maio afferma che pensa che potrà partire per marzo 2019. Ma tra le novità c’è che per l’assegnazione del reddito di cittadinanza varrà l’Isee, cioè sarà necessario fare il calcolo sul nucleo famigliare e non sarà individuale, come invece avevano lasciato credere in campagna elettorale. Tra i commenti più provocatori, utile per spiegare in che direzione puntano le critiche su questo punto, spicca quello di Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera, che su Twitter scrive: “Il reddito di cittadinanza sarà assegnato o meno in base all’Isee del nucleo familiare. Perché non l’hanno raccontato così in campagna elettorale, quando invece hanno promesso soldi a pioggia per tutti? Verranno travolti dalle loro bugie”.
Di Maio assicura che in Legge di bilancio i soldi per il reddito di cittadinanza e per ‘quota 100’ ci sono
“Ci sono circa due mesi per perfezionare tutti i dettagli, in modo che il 2019 possa diventare l’anno del cambiamento”, ha sottolineato il Ministro del Lavoro, assicurando che il reddito di cittadinanza partirà “tra inizio e fine marzo”.
Nel frattempo nella bozza della legge di Bilancio, nel capitolo dedicato ai ‘Fondi per l’introduzione del reddito e delle pensioni di cittadinanza e per la revisione del sistema’, non sembrano trovare spazio le due importanti manovre, anche se c’è spazio per il riferimento al denaro necessario per attuare le due riforme, ovvero 16 miliardi di euro che per qualcuno però sembrerebbero non bastare. Un’altra misura contenuta nella manovra che fa discutere molto quella che prevede la concessione di terreni gratis a chi fa il terzo figlio. I terreni che saranno concessi alle famiglie con il terzo figlio nato negli anni 2019, 2020, 2021 saranno terreni demaniali agricoli e a vocazione agricola non utilizzabili per altre finalità istituzionali o dei terreni abbandonati o incolti del Mezzogiorno e verranno “concessi gratuitamente per un periodo non inferiore a 20 anni”.
Una vera propria batosta, invece, riguarderà la cultura, per la quale il Governo ha deciso di ridurre drasticamente le agevolazioni fiscali o, più in generale, quelle misure economiche, a favore di cinema, musei, case editrici e librerie. Inoltre pare che sarà previsto anche una notevole riduzione del bonus cultura per i diciottenni, per un totale di 26 milioni di euro in meno per la cultura.
Per quanto riguarda invece i tagli alle pensioni d’oro, non esistono più nell’ultima versione della Legge di Bilancio, ma sarebbero sostituiti dal contributo di solidarietà obbligatorio e parametrato all’ammontare dell’assegno. Infine ci saranno anche degli aumenti che riguardano in particolare le tasse sulle sigarette e sui giochi d’azzardo.
foto: Ansa