Messa a punto dai ricercatori dell’Università del Texas identifica i tumori e distingue il tessuto sano da quello malato
‘MasSpec’: è questo il nome del nuovo strumento, una penna, in grado di analizzare i tessuti biologici e identificare un tumore in una decina di secondi e con una precisione del 96%. Sperimentata nei topi, la penna ha dimostrato di essere 150 volte più veloce rispetto alle attuali tecnologie, tanto che i ricercatori contano di sperimentarla nell’uomo a partire dal 2018. A mettere a punto questo nuovo strumento un team di ricerca dell’Università del Texas di Austin, guidato dalla brasiliana Livia Schiavinato Eberlin. Grandissimo vantaggio di questo nuovo e promettente strumento è la sua velocità: fornisce infatti risultati più rapidamente rispetto ai metodi diagnostici tradizionali, con notevoli benefici per i pazienti sottoposti ad un intervento oncologico.
Tale rapidità consente i informazioni diagnostiche precise e in tempo reale su quale tessuto rimuovere o conservare, migliorando la terapia e riducendo le probabilità di recidive. “Quando parliamo con i pazienti affetti da tumore dopo l’intervento chirurgico, una delle prime cose che molti indicano è la speranza che il chirurgo abbia rimosso tutto il cancro”, ha sottolineato la dottoressa Eberlin. Riuscire ad identificare correttamente la differenza tra tessuto sano e tessuto malato è una procedura complessa e invasiva, e talvolta per precauzione si ha anche la rimozione di parti sane con effetti negativi sulla qualità della vita quando non, nei casi più gravi, la perdita di alcune funzioni biologiche. MasSpec, caratterizzata da una punta in plastica biocompatibile stampata in 3D, si inserisce proprio in questa delicatissima fase: oltre a determinare il tipo di tumore, infatti, riesce anche a fornire un’esatta mappa sulla distribuzione delle cellule malate. La penna, che rilascia una gocciolina d’acqua sul tessuto da analizzare, è collegata a uno spettrometro di massa in grado di verificare i cosiddetti metaboliti, molecole prodotte da tutti i tipi di cellule (anche quelle malate) che ne costituiscono una vera e propria firma biologica.
Attraverso questa firma la penna identifica con precisione il tumore e la sua estensione, inviando un messaggio sul monitor.
La penna, oltre ad essere poco invasiva per il paziente, è anche di facilissimo uso per il medico. Il dispositivo, palmare e monouso richiede per funzionare una semplice pressione della penna sul tessuto del paziente.
Con un pedale si attiva l’analisi e in pochi secondi arriva il risultato. “Durante la progettazione della penna MasSpec ci siamo assicurati che il tessuto rimanesse intatto entrando in contatto solo con l’acqua e con la punta plastica della penna.
Il risultato è un dispositivo medico biocompatibile e automatizzato a cui vogliamo dare un uso clinico al più presto”, ha chiarito Jialing Zhang, ricercatore associato dell’Eberlin Lab all’Università di Austin.
La ‘penna magica’, come in molti l’hanno definita, è stata testata anche su topi viventi, riuscendo ad identificare i tumori in modo affidabile e senza danneggiare i tessuti sani. MasSpec è stata testata con successo sui tessuti di 253 pazienti affetti da varie neoplasie; tra esse tumori ai polmoni, alle ovaie, al seno e alla tiroide.
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foto: Ansa