Nel maggio 2017 i cittadini svizzeri avevano promosso il progetto “Strategia energetica 2050” elaborato dal Governo, scegliendo la via energetica senza nucleare e adeguandosi ai cambiamenti nel mondo sui modi di produrre energia. La prima fase del progetto prevede di sostituire il terzo
dell’elettricità nucleare consumata in Svizzera con le nuove energie rinnovabili quali vento, sole, acqua o biomassa e di puntare sull’aumento dell’efficienza energetica e la riduzione del consumo di energie medio pro capite del 43% entro il 2035 con varie misure. Attualmente in Svizzera circa due terzi dell’elettricità prodotta da fonti rinnovabili derivano dalle centrali idriche. Sulle nuove energie rinnovabili la Confederazione si muove però molto più lentamente rispetto a diversi altri paesi europei. Ma la trasformazione dell’approvvigionamento energetico svizzero fa piccoli passi in avanti. I nuovi dati riguardanti l’etichettatura dell’elettricità nel 2017 hanno rivelato un leggero aumento del consumo di energia elettrica proveniente da energie rinnovabili.
La quota proveniente da fonti rinnovabili è salita al 68 per cento, 6 per cento in più rispetto al 2016. Le grandi centrali idroelettriche restano la fonte principale con il 60.5 per cento (+4.6), ma scende all’80 per cento (-5.9) l’energia idroelettrica di origine svizzera. È aumentata anche la percentuale dei nuovi vettori energetici rinnovabili da energia solare (crescita più cospicua), eolico (aumento modesto per la mancanza di nuove ubicazioni), piccole centrali idroelettriche e biomassa. La quota è passata al 7.2 per cento (+1.3) con il 91 per cento prodotto in Svizzera. Diminuiscono parallelamente l’elettricità fornita derivata da centrali nucleari e quella proveniente da vettori energetici non omologabili. Dalle centrali nucleari, i cinque impianti svizzeri resteranno in funzione fino a quando soddisferanno le norme di sicurezza, proviene il 15.1 per cento (-1.8) con il 93.6 per cento (+1.8) prodotto in Svizzera. È del 16.1 per cento (-3.3) la quota di elettricità acquistata sul mercato europeo da imprese ad elevato consumo. Energia di origine fossile e nucleare senza le relative garanzie di origine. Dai rifiuti (0.8 per cento) e da vettori energetici fossili (0.4 per cento) proviene solo una piccola parte. I dati confermano che in tutti i settori sulla via della strategia energetica gli obiettivi per il 2020 sono stati raggiunti o quasi. Per le prospettive di sviluppo delle energie rinnovabili in Svizzera entro il 2050 si è sviluppata la necessaria dinamica.
Gaetano Scopelliti