Punto d’oro della capolista a Napoli, la Roma riduce lo svantaggio, bene Lazio e Atalanta per l’Europa League, perdono terreno Inter e Milan, si riaccende la speranza salvezza per il Crotone
Un bel Napoli non basta a sconfiggere una Juventus deludente, rinunciataria e con insolita poca personalità. Il pari del San Paolo, che ha esagerato con i fischi all’ex Higuain molto in ombra, fa un po’ comodo alla Roma, ma non cambia quasi nulla sulla questione scudetto. La squadra di Allegri inizia a fare calcoli in questa fase della stagione decisiva e di stress e alla fine si è accontenta del pari, tenendo a bada un Napoli superiore sul piano del gioco. Strameritato il punto del Napoli, che avrebbe potuto ottenere anche la vittoria se Insigne e Mertens fossero stati più precisi nelle loro conclusioni. Sarri non ha fatto calcoli nel gestire le due gare contro la Juventus nell’arco di 72 ore, ma nella semifinale di Coppa Italia ci vorrà più cinismo e concretezza per ribaltare l’1-3 dell’andata. Il razionale Allegri non si fa problemi nel giocare “all’italiana” e spiega che “”i campionati si vincono anche con questi risultati”. Dopo il fulmineo vantaggio di Khedira la Juventus si è rinchiusa in difesa con tutti gli uomini dietro la linea del pallone, al cospetto di una grande capacità difensiva, ma non sono riusciti a impostare alcun contropiede per chiudere la gara. L’umiltà non potrebbe bastare per i prossimi impegni ma Allegri ha avuto conferma della solidità della squadra che continua a non perdere e supera un’altra tappa nella marcia verso lo scudetto. Da rilevare l’ottimo arbitraggio di Orsato che ha lasciato giocare le squadre e ha diretto con autorità una gara finita senza polemiche.
Non si distrae la Roma dal compitino Empoli e risolve la pratica con due gol di Dzeko (33 gol stagionali, record nel club) e il minimo sforzo. Sorride anche la classifica in questo turno, nel quale la Roma recupera due punti sulla capolista e aumenta il vantaggio sul Napoli, rafforzando il secondo posto. Non ha brillato la squadra di Spalletti, ma ha sempre tenuto il controllo della gara e si è permessa il lusso di risparmiare energie in vista del derby nella semifinale di Coppa Italia contro la Lazio, dove servirà ben altra motivazione e cattiveria agonistica. L’Empoli ha fatto il suo dovere, ma resta il problema del gol. Da sei giornate i toscani non fanno punti e l’astinenza anche in questa giornata, stavolta ha fatto avvicinare il Crotone (a -5) vittorioso sul campo del Chievo. I calabresi sono finalmente premiati con tre punti per la loro prestazione di orgoglio e carattere e il gran gol di Falcinelli regala al Crotone la possibilità di sognare ancora una miracolosa salvezza. Continua a non approfittare dei continui passi falsi dell’Empoli il Palermo. L’ennesima sconfitta, dopo il solito gol illusione, arriva in casa contro il Cagliari. I rosanero sono ormai a un passo dalla retrocessione aritmetica. A un buon primo il Palermo, che non ha avuto la forza di chiudere la gara, è seguita una ripresa da incubo con i siciliani che sono crollati sotto la pressione di un Cagliari, che non ha più nulla da chiedere al campionato.
Per i posti in Europa League continua a dettare il ritmo, la Lazio, vittoriosa con qualche sofferenza sul campo del Sassuolo. Le prestazioni esterne della Lazio sono il fiore all’occhiello di questa stagione che potrebbe regalare l’Europa. Lontano dall’Olimpico ha conquistato 28 punti, gli ultimi tre a Reggio Emilia, grazie a un ottima tenuta mentale, tanta determinazione e un pizzico di fortuna: gol decisivo su autogol. Il Sassuolo ha giocato meglio in alcune fasi, tenendo lontano dalla propria porta la Lazio, ma ha creato poco ed è stato sfortunato nel finale alla ricerca del pari.
Sfuma definitivamente l’obiettivo Champions dell’Inter dopo la sconfitta interna contro la Sampdoria e anche la rincorsa all’Europa League subisce una brusca battuta d’arresto. I nerazzurri terminano in vantaggio un primo tempo ben giocato. Nella ripresa si rivedono gli errori d’inizio stagione, la squadra si disunisce e permette alla Sampdoria di ribaltare il risultato. I meriti vanno anche alla squadra di Giampaolo che ha un gioco fluido e giusta aggressività per mettere in difficoltà gli uomini di Pioli e a punirli a ogni minima sbavatura: Schick e Quagliarella su rigore regalano la seconda vittoria in questa stagione sull’Inter. Neanche quest’anno l’Inter è stata capace di fare il salto di qualità, nonostante Pioli abbia fatto un ottimo lavoro e la sconfitta potrebbe essere il segnale che porterà all’ennesima rifondazione estiva. Continua a credere nell’Europa l’Atalanta che ha umiliato con cinque gol il Genoa a Marassi. Troppo facile la gara per gli atalantini che dominano a piacere un Genoa che ha toccato il fondo ed è atteso da un futuro buio e indecifrabile con la contestazione e gli insulti al presidente Preziosi, che potrebbe lasciare a fine stagione. Emozionante e felice il ritorno a Marassi di Gasperini, l’ex tecnico tanto amato dai tifosi del Genoa, ora sulla panchina dei bergamaschi. L’Atalanta aumenta il vantaggio a +4 sul Milan fermato dal Pescara sul pari. Si allontana l’Europa League per la squadra di Montella, che resta però fiducioso. Il Milan a Pescara non ha dato invece l’impressione di avere i mezzi per conquistarla, prestazione mediocre contro l’ultima della classe, che nella ripresa ha avuto un atteggiamento poco zemaniano, ritirandosi in difesa del pareggio. Il pari non solo potrebbe bloccare psicologicamente la squadra, ma fa riaffiorare i problemi in tutti i reparti, soprattutto a centrocampo dove mancano le idee per impostare il gioco e servire gli attaccanti che restano inoperosi e neanche gli esterni riescono a fare più la differenza. Le assenze pesano come un macigno, se i sostituti non sono in grado di non farli rimpiazzarli adeguatamente per battere il modesto Pescara. Tempi cupi e confusi attendono il Milan.
Senza motivazioni di classifica e obiettivi Torino-Udinese finisce 2-2 e Fiorentina-Bologna 1-0. A Torino il pubblico ha visto una gara divertente dopo una mezz’ora di noia. L’Udinese nella ripresa concretizza la sua tattica guardinga con due reti che illudono, poi rimonta il Torino che reagisce con veemenza, carattere e personalità. Protagonista neanche a dirlo Belotti che pareggia grazie al 23° gol in campionato nella sua 100° presenza in Serie A. Resta l’ultima motivazione dei granata fare vincere la classifica di capocannoniere al suo attaccante, oltre alla valorizzazione di alcuni giovani come Lyanco o Lukic. L’altra gara al Franchi è più un’amichevole che partita vera. La Fiorentina, davanti a uno stadio semivuoto, vince di misura senza dannarsi l’anima, con il gol al 52’ di Babacar entrato a inizio ripresa. Il tecnico Sousa prova ancora a dare un senso a una stagione buttata via, chissà il sesto posto, ma nel dopo partita accenna indirettamente (desidero lasciare un buon ricordo) al suo addio. Il Bologna non è esisto proprio sul campo e non ha abbozzato neanche un contropiede degno. Sarà difficile pianificare le ultime otto gare nelle mediocrità del calcio italiano.
G.S.
foto: Ansa