Ritorna in TV con un nuovo programma Daniele Luttazzi, in questi giorni l’incontro con Freccero
I corridoi di Viale Mazzini non vedono da tempo i passi dei comici politici, allontananti o, per dirla più modernamente, bannati da chi la satira non la digerisce. Eppure la comicità è sempre stata apprezzata dal pubblico ma, a quanto pare, il gradimento non era abbastanza per riuscire a stipendiare artisti di indiscutibile vena comica come Maurizio Crozza a cui viene concesso un breve spazio ospite da uno stipendiatissimo Fazio a Che tempo che fa. Crozza per ora da’ il meglio di sé nel suo spettacolo su La nove (le repliche sono visibili sul sito web del canale) ma ricordate i fischi che ebbe la sua imitazione di Berlusconi al Festival di Sanremo qualche anno fa? Per il comico genovese fu una débâcle clamorosa eppure ha proseguito: il “suo” Silvio di adesso è invecchiato e ha tutti i sintomi della demenza senile ma i tempi sono cambiati e nessuno si sente offeso per questa imitazione. Nessuna polemica neanche per le imitazioni di Renzi con i denti a criceto e neanche per un “pilotato” Di Maio. A La nove, Crozza non infastidisce nessuno anche se non le manda a dire: nel mirino ora c’è un Salvini provinciale e godereccio ma anche una versione del governatore campano De Luca o del ministro Tria che riescono sempre a far sorridere mentre la performance di Grillo è caduta nell’oblio complice della poca visibilità del personaggio reale stesso. E a proposito di quest’ultimo ci si domanda se sono forse finiti i tempi bui in cui un comico veniva cacciato dalla Rai per una battuta sui socialisti nel lontano 1986. A quanto pare si.
Infatti proprio nei corridoi Rai si mormora di un clamoroso ritorno fortemente voluto dal direttore di Rai2 Carlo Freccero: il prossimo autunno Daniele Luttazzi ritornerà con un nuovo programma per vivacizzare il palinsesto televisivo. I media riportano la notizia che il conduttore si sia presentato in viale Mazzini con tanto di avvocato al seguito a conferma che è sempre meglio tutelarsi visti i precedenti. Anche se i precedenti non risalgono a ieri ma a diciotto anni fa, quando con il suo programma Satyricon, Luttazzi venne allontanato dalla televisione con quel famoso “editto bulgaro” che lo esiliò da ogni comparsa televisiva seguito da Biagi e Santoro. Freccero, a sua volta colpito dalla falce berlusconiana di quell’epoca, tiene molto a questo rientro e alla stampa ha dichiarato: “Voi sapete che ho perso una rete per colpa, anzi, per merito di Luttazzi e ne sono orgoglioso, però voglio avere un controllo editoriale. Il mio primo obiettivo è quello di ridare visibilità alla rete. Farla ridiventare centrale nell’agenda mediatica, far sì che la programmazione crei polemica, esca dall’anonimato. Per farlo deve scompaginare, andare oltre l’ovvio”.
E se il direttore cerca la polemica significa che da Luttazzi ci si aspetta che dia voce a 18 anni di silenzio. In fondo, come diceva Nanni Moretti, la satira non ha padroni, quindi sta bene sotto ogni padrone.
Gloria Bressan
foto: Ansa