Nel mese di gennaio 2021 le cifre d’affari del commercio al dettaglio corrette in base all’effetto dei giorni di vendita e dei giorni festivi sono diminuite in termini nominali dello 0,9% rispetto a gennaio 2020. Al netto delle variazioni stagionali, le cifre d’affari del commercio al dettaglio hanno presentato una diminuzione del 4,9% in termini nominali rispetto a dicembre 2020. La forza dell’impatto della pandemia sui vari rami è variabile. Questo è quanto emerge dai risultati provvisori dell’Ufficio federale di statistica USTNel mese di gennaio 2021 le cifre d’affari del commercio al dettaglio corrette in base all’effetto dei giorni di vendita e dei giorni festivi sono diminuite dello 0,5% in termini reali rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. L’andamento in termini reali tiene conto del rincaro. Rispetto al mese precedente le cifre d’affari del commercio al dettaglio destagionalizzate hanno presentato un calo del 5,3% in termini reali.
Forti perdite di cifre d’affari nel comparto non alimentare
Il commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacchi ha segnato un aumento delle cifre d’affari del 13,7% in termini nominali, mentre il comparto non alimentare ha registrato un calo del 10,4% in termini nominali. I rami maggiormente colpiti dai provvedimenti imposti dalle autorità per arginare la seconda ondata di COVID-19 sono stati: «altri prodotti (articoli di abbigliamento, medicinali, orologi e articoli di gioielleria)», «articoli culturali e ricreativi» e «altri oggetti di uso domestico in esercizi specializzati». Sono invece state registrate cifre d’affari positive nei rami «apparecchiature di informazione e comunicazione» e «bancarelle del mercato, commercio per corrispondenza e attraverso Internet».
Dopo la correzione in base all’effetto dei giorni di vendita e dei giorni festivi, nel mese di gennaio 2021 il commercio al dettaglio, distributori di benzina esclusi, ha registrato un aumento delle cifre d’affari pari all’1,0% in termini nominali rispetto a gennaio 2020. Per i distributori di benzina, invece, risulta un calo delle cifre d’affari pari al 22,2%.
Al netto delle variazioni stagionali, nel mese di gennaio 2021 il commercio al dettaglio, distributori di benzina esclusi, ha registrato una riduzione delle cifre d’affari del 5,1% in termini nominali rispetto a dicembre 2020. Nel commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacchi le cifre d’affari sono regredite dell’1,2% in termini nominali, nel comparto non alimentare hanno presentato una diminuzione dell’11,0%.
UST