È una donna il nuovo capo di Scotland Yard di Londra dove il gentil sesso occupa ruoli di grande potere
Per la prima volta nella storia Scotland Yard può vantare un capo donna. Infatti l’istituzione simbolo della lotta contro il crimine della città di Londra, ha proclamato Cressida Dick, 56 anni, a capo della celebre polizia metropolitana. La donna, anzi la ‘super poliziotta’, è subentrata a sir Bernard Hogan-Howe, pronto alla pensione dopo aver a lungo servito la causa delle lanterne blu. Dick ha alle spalle una importante carriera nell’ambito della polizia inglese e ha sempre ricoperto diversi ruoli sempre più importanti come nell’ufficio di coordinamento nazionale anti terrorismo.
Poi aveva lasciato la Metropolitan Police per un incarico al Foreign Office e infine approda a Scotland Yard. Dick si dice “entusiasta e onorata” della nomina. “È una grande responsabilità ed una fantastica opportunità”, ha commentato la Dick, dicendosi pronta a “proteggere e servire i cittadini di Londra”.
La sua nomina non è stata neanche fermata dal tragico errore commesso durante un’operazione della polizia quando Cressida Dick era il commissario responsabile, nel luglio del 2005, dopo gli attentati di Londra. Durante quell’operazione era morto il giovane brasiliano Jean Charles de Menezes raggiunto da sette proiettili alla testa sparati dalla polizia perché il 27enne era stato scambiato con Hussain Osman, uno degli uomini che avevano tentato senza successo di farsi esplodere il giorno precedente. Nel corso dell’inchiesta giudiziaria in ottobre 2008, Cressida Dick dichiarò quasi in lacrime che la morte del giovane brasiliano 27enne era stata “una tragedia, una orribile tragedia”. L’errore però non fu fatale per la sua carriera e per la sua reputazione: “Cressida Dick è un capo eccezionale, ha una visione chiara per il futuro della polizia metropolitana”, ha dichiarato la ministra dell’Interno Amber Rudd. “Occupa ormai uno dei posti più importanti nella polizia britannica in un contesto di allerta terrorista accresciuta e di crescenti minacce che si tratti di frode o di cybercriminalità”, ha aggiunto.
Ma non è la prima volta che in Gran Bretagna il genere femminile ricopre ruoli di una certa importanza, anzi pare proprio che la donna detenga proprio lo scettro del comando a cominciare dalla regina Elisabetta. La Queen è la regnante più longeva del Regno Unito con 63 anni di regno, ma non è l’unico record perché è anche la monarca più anziana regnante e sicuramente una figura molto forte e molto amata dai sudditi.
Dopo la regina, la Gran Bretagna vanta anche la premier Theresa May, la ministra dell’Interno Amber Rudd e nell’esecutivo si contano ben 8 donne su 23. Se da un lato la Gran Bretagna sembra favorire le donne per quel che riguarda i ruoli di potere e di responsabilità, dall’altro lato, invece, non mancano importanti aspetti negativi sulla donna che sembra essere la vittima prediletta di violenza, in modo particolare di quella in casa, infatti risulta che proprio la Gran Bretagna è uno dei Paesi con più alto tasso di violenza domestica sulle donne.
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foto: Ansa