Numerosi Paesi dell’Africa occidentale sono attualmente colpiti da un’epidemia di Ebola di cui non si conosce ancora la portata. Particolarmente colpite sono la Guinea, la Liberia e la Sierra Leone. Le Nazioni Unite hanno chiesto alla Svizzera e ad altri Stati membri di fornire un contributo alla missione ONU per l’emergenza ebola (UNMEER). La Svizzera fornirà, nei limiti delle sue possibilità, le proprie competenze e appoggio umanitario a favore della popolazione delle regioni colpite dall’epidemia. A tale scopo, lo scorso mercoledì, il Consiglio federale ha deciso di esaminare l’appoggio da parte dell’Esercito svizzero alla missione ONU per l’emergenza ebola. In stretta collaborazione con la Dipartimento Federale degli Affari Esteri (DFAE), l’esercito potrebbe mettere a disposizione esperti, materiale, nonché elicotteri. Il contributo svizzero si concentrerebbe principalmente in Liberia. La ricognizione necessaria è prevista per fine ottobre. Il DDPS ha ordinato una ricognizione per valutare la possibilità di inviare distaccamenti non armati.
Per la missione possono essere impiegati unicamente volontari (militari e civili). La preparazione specifica all’impiego avverrà in collaborazione con la DFAE. In seguito agli esiti della ricognizione si valuterà se sia possibile impiegare un contingente per fornire le prestazioni richieste. Nel caso di una valutazione positiva sarà presentata una proposta al Consiglio federale. Un primo contingente sarebbe ipotizzabile per metà novembre. Finora la Svizzera ha dato il contributo di nove milioni di franchi per la lotta contro l’epidemia ebola, ora sarebbe un team di dodici persone a valutare sul luogo se un’operazione più grande è possibile. La grande paura del virus suscita anche riflessioni da parte dei politici su un’operazione svizzera, anche se l’impedimento, ora che la valutazione è partita, sarà grande. Walter Müller, dei Liberali, ad esempio ha dichiarato di guardare ad un intervento in Liberia con “qualche riserva – pensando al fatto che – la malattia ebola nel 50 al 90% è mortale”. Dalla parte dell’UDC ci si aspetta resistenza, il Consigliere nazionale Hans Fehr ad esempio sostiene che il Consiglio federale agisce “irresponsabilmente, sia perché l’infezione ebola nonostante tutti i provvedimenti di sicurezza è possibile, sia perché in generale non dovremmo inviare soldati all’estero”.
Piccolissimo box oppure messo in grassetto a fine articolo…..
“A pagina SALUTE puoi leggere tutti i dettagli del virus Ebola”