Scritto in quattro anni, con la collaborazione di Daniel Vuletic e di Cheope,
questo nuovo album è composto da quattordici canzoni più due bonus track. In occasione della sua presenza a Zurigo per l’evento Energy Stars for Free, Laura Pausini ci ha concesso un’intervista, rinnovando l’appuntamento per il prossimo concerto fissato a Zurigo l’8 maggio
Laura, si può dire che nelle quattordici canzoni del nuovo lavoro ci sono i tuoi ultimi quattro anni di vita ?
Sì, assolutamente si. C’è la mia vita, ci sono le mie paure, l’amore e anche qualche momento triste, legato alla scomparsa di mia nonna. L’album ha quattro stagionalità diverse, come le stagioni dell’anno.
Un disco dalle diverse sfaccettature. Se lo confronti con “Resta in ascolto” a cosa pensi?
Non avrei mai visto la primavera se non fossi rimasta in ascolto. Sono due dischi molto sinceri, entrambi parlano in maniera trasparente di me, il primo è il riflesso di una ragazza fragile e disperata con voglia di reagire e urlare; il secondo un cammino verso uno stato d’animo più sereno, una pace interiore ed un equilibrio tanto desiderato.
“Invece no” è il singolo che ha fatto da apripista all’album. Il brano è un canto libero e sereno in cui la tua voce, come davanti ad uno specchio, racconta la consapevolezza di ciò che non c’è più e la sofferenza per averlo perso. E’ riferito alla nonna dunque ?
Sì, a lei ed anche ad un’altra persona cara di famiglia che è scomparsa poco tempo fa.
“Invece no”, tra tutte quelle che ho composto e cantato nella mia carriera, è la canzone che mi fa più paura. Ma è anche quella che mi rende più serena.
Il video di “Invece no” è stato realizzato da Alessandro D’Alatri, regista italiano tra i più apprezzati e conosciuti. Com’è stato lavorare con lui ?
Mi sono trovata benissimo e secondo me l’ottima riuscita del video è veramente da accreditare a D’Alatri, che tra l’altro qualche mese fa ha ricevuto anche il Premio Città di Trieste 2008 come riconoscimento alla sua carriera per il cinema.
L’album vanta le collaborazioni di Niccolò Agliardi, Cheope, Paolo Carta e Daniel Vuletic. La canzone “Prima che esci” è scritta da Gianluca Grignani.
Sì, ho avuto l’appoggio dei miei collaboratori, con i quali lavoro da anni, e poi anche del mio fidanzato e chitarrista della mia band, Paolo Carta, che mi ha aiutata moltissimo. Con Gianluca Grignani c’è un’amicizia grandissima e ci stimiamo molto a vicenda. Ha voluto scrivere una canzona per me, mi è piaciuta subito e l’ho cantata.
Il nuovo album pare proprio rispecchiare la felicità che stai vivendo in questo periodo, serena, innamoratissima del tuo fidanzato, Paolo Carta, appunto. E’ cosi ?
Sì, ho trovato finalmente l’equilibrio giusto. Mi trovo molto bene con lui e sono innamoratissima.
Il duetto “Primavera in anticipo (It’s my song)” è con il cantante inglese James Blunt, il quale risulta anche co-autore del brano insieme a te.
Per me è stato un grande onore cantare con lui che in più è anche co-autore, avendo lavorato attivamente al pezzo. Il fatto che una star di quel calibro abbia anche cantato in italiano e in spagnolo per me, mi riempie di gioia.
Parlavi di stagioni prima. “Invece no”, rappresenta l’inverno. Anche “Il mio beneficio?”
Sì, metaforicamente rappresenta l’inverno, il dolore, la rassegnazione, anche il vittimismo. Non sono più disposta a sentirmi vittima, non in quel modo. Quest’ultimo lavoro rappresenta una parte di me importante che non rinnego e che mi ha insegnato ad essere molto più combattiva.
“Mille braccia” ha un’energia beneaugurante, è un’autentica cascata di positività. Siamo in estate dunque ?
Direi di sì. “Mille braccia” rappresenta un momento bello, pieno di luce e positivo. Potrebbe essere anche la primavera però.
“Sorella terra” è un canto di attualità che si concentra sul rapporto intimo ed ancestrale che ci unisce al nostro pianeta. Quanto è importante la natura per te ?
Per me è importantissima. E mi rattrista il fatto che in Italia il verde venga curato molto poco. Qui in Svizzera c’è molto più rispetto per la natura. Ci sono degli obblighi da parte dei comuni e ci sono anche in Italia, ma non vengono rispettati. Questa canzone vorrei cantarla nei miei concerti, anche perchè abbiamo fatto una ricerca musicale particolare. Abbiamo riprodotto dei suoni che assomigliano ai rumori della natura, le foglie, il vento ecc.
Per questo vi siete recati anche a Londra a registrare parte dell’album ?
Anche, sì. Difatti vi sono gli archi dei celebri Abbey Road Studios di Londra (n.d.r. quelli dei Beatles), e ognuna delle 14 canzoni conserva le sue innumerevoli sfumature. E qui ci vuole grande ricerca.
Poi c’è una dichiarazione d’amore sincera in “Un fatto ovvio”….
Eh sì, questo è proprio un fatto ovvio (sorride Laura). E c’è anche un’altra ballad, molto sensuale, “Nel mondo più sincero che c’è”. Anche qui esprimo tutta la mia sincera sensibilità senza nascondere le emozioni e i sentimenti.
Oggi i grandi Festival come Sanremo sembrano aver perso appeal per i giovani cantanti che sempre più sono orientati verso trasmissioni come “X Factor” o “Amici”. Fiorella Mannoia dice che non è alle giurie che bisogna sottoporre il proprio talento ma al pubblico. Sei d’accordo?
Il pubblico è il giudice unico e decide la nostra fortuna o il nostro destino verso differenti strade. Fiorella per me è da sempre un esempio, nella sua interpretazione e nei suoi pensieri, ma penso che sia Sanremo, che X Factor, che Amici siano dei buoni passi verso il pubblico.
Come mai nascono tutti questi talent show secondo te?
Da quando, nel mondo, i famosi talent scout non esistono più, questi programmi ne fanno le veci. Purtroppo a volte cercano più lo spettacolo che la qualità o la profondità, ma è un discorso molto lungo e complicato. Secondo me parte tutto da ciò che vedono oggi i ragazzi.
La musica è tutto tranne successo… se ne sei consapevole, vivi il successo come una fortunata coincidenza e non come dipendenza.
Hai dichiarato che per sposarti aspetti ancora un po’. Quindi qual è il tuo prossimo obiettivo dopo la promozione dell’album?
Il primo obiettivo è di fare un tour di 1 anno. Non l’ho mai fatto, sono desiderosa di cantare ovunque. Anche dove non sono stata mai. Da gennaio penso che potremo annunciare le date del tour mondiale, ma posso anticipare che verrò a Zurigo e Ginevra a maggio del 2009.
Qualche altro desiderio nel cassetto?
Sì, ho un’altro desiderio a cui penso da cinque anni a questa parte e che spero un giorno di realizzare: un disco di Natale, anche se non ho ancora avuto il tempo di farlo. Quindi non mi fermerò mai finchè avrò l’entusiasmo.