Anche se in carica da pochi giorni, non è mancato il consueto discorso di fine anno del presidente del consiglio Paolo Gentiloni
A soli 15 giorni dall’insediamento del nuovo governo, si è tenuta la consueta conferenza stampa di fine anno durante la quale il premier Paolo Gentiloni ha illustrato le linee guida del suo esecutivo: “È un primato. Per quanto mi riguarda in seguito a un fatto spiacevole, il fatto che questa conferenza stampa, di solito un consuntivo delle cose fatte, capiti a 15 giorni dall’insediamento del governo. Ma è stato giusto – ha esordito Gentiloni – confermare questo appuntamento tradizionale”.
E poi ha rassicurato: “Il governo proseguirà sulla strada delle riforme: non abbiamo finito e non abbiamo scherzato e tutti devono essere consapevoli che il processo di riforme andrà avanti nel tempo che abbiamo a disposizione. Per me le parole chiave sono lavoro, Sud e giovani“.
Il Premier ha poi ribadito l’importanza di una continuità col precedente Governo Renzi soprattutto per rispondere all’esigenza di un “completamento delle riforme”. “La continuità della squadra che abbiamo appena deciso” con la conferma in larga parte anche dei sottosegretari – ha evidenziato il premier – “è considerata da alcuni un limite. Accetto la critica ma rivendico la continuità sul piano politico“. “Auspico discontinuità non sui sottosegretari ma ad esempio sulla violenza inaudita del confronto pubblico, in particolare in Rete”.
Tra le priorità assolute Gentiloni ha segnalato la ricostruzione del post terremoto per poi passare all’argomento Roma e dichiarare la propria disponibilità ad incontrare la sindaca Virginia Raggi: “Sono disponibilissimo ad incontrarla e a lavorare nell’interesse della Capitale. Non è solo un dovere istituzionale, è un fatto concreto perché il governo deve avere cura della Capitale d’Italia che è il nostro biglietto da visita” e poi “Roma ha bisogno di ambizione” con riferimento a progetti importanti, come per esempio le Olimpiadi, che sono saltate per volere della sindaca: “Quando rinuncia a progetti ambiziosi, penso alle Olimpiadi, ritengo che faccia un errore”.
Per quanto riguarda il decreto salva-risparmio, il premier assicura poi che il governo farà tutto quanto in suo potere “perché la salvaguardia dei risparmiatori sia al centro di tutto questo percorso”. Gentiloni risponde poi a chi dice che il governo “finanzia le banche” che “una parte consistente dei cittadini ha i suoi risparmi” e per questo devono essere tutelati.
Anche la questione migranti è stata al centro dell’intervento del presidente e ha affermato che “L’Italia è riuscita a gestire, spesso circondata da una fragorosa solitudine in Europa, flussi migratori consistenti con equilibrio e umanità, anche se la questione è apertissima e sarà cruciale nei prossimi mesi”. “Il governo – ha precisato – deve fare passi avanti sul tema della coesione e rivedere comunque le regole sull’accoglienza”. Gentiloni non ha dimenticato di ringraziare gli italiani per la “civiltà con cui le nostre comunità hanno affrontato un fenomeno che crea allarme”. E sul terrorismo ha affermato che “non esistono Paesi non a rischio terrorismo e di questo dobbiamo essere onestamente consapevoli e dobbiamo trasmettere questa consapevolezza ai cittadini. Possiamo dire che stiamo facendo tutto il possibile per prevenire questa minaccia”.
E mentre per il jobs act il presidente pensa che “sia un’ottima riforma del lavoro”, tra i tasti dolenti c’è la legge elettorale per la quale “non faremo una proposta di governo, penso che sia adeguato al clima che la proposta venga da un confronto tra i partiti e forze parlamentari”. “Il governo nel 2017 farà del suo meglio per migliorare la situazione del Paese. Lo farà proseguendo le riforme che sono avviate, lo farà lavorando per ricucire le tante lacerazioni che minacciano il nostro tessuto sociale e la sua storica coesione sapendo che è un elemento fondamentale per il progresso del Paese” ha così concluso il premier Paolo Gentiloni.
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